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Circo, un passo di civiltà

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

16
NOV
2017

Gli animali ci piace vederli liberi nel loro contesto e non dietro le sbarre di una gabbia o costretti a esibirsi contro natura. Per questo siamo felici di un risultato legislativo che porterà - si spera - a spettacoli di soli artisti

«Dopo decenni di silenzio sul tema da parte di Governo e Parlamento, salutiamo positivamente la trasformazione in legge di questo impegno, un importante passo in avanti verso la tutela degli animali e il rilancio di uno spettacolo davvero umano», commenta la Lega Antivivisezione.
La nuova legge sullo spettacolo  che prevede il progressivo superamento degli spettacoli circensi con le esibizioni degli animali ha ricevuto una prima approvazione al Senato con 265 voti, e 13 no. Per adesso si tratterebbe solo di un ‘graduale superamento’ non un divieto con data certa, non avendo indicato un termine temporale entro cui tutto questo dovrebbe accadere. Si teme dunque che ciò possa non concretizzarsi e tramutarsi in legge. Questo significherebbe che i circhi potranno continuare a percepire i fondi erogati dal Ministero dei beni culturali e che molte specie animali vengano adoperate per fini ludici non rispettando il loro essere animale.
Le Associazioni animaliste esultano, ma solo parzialmente poiché si teme per l’appunto che l’Italia non faccia il salto di qualità tanto atteso ormai da anni eliminando gli animali nelle attività ludiche.
Cosa ne pensano invece i circensi? Secondo l’Ente Circhi l’eliminazione di animali dagli spettacoli circensi toglierebbe lustro all’Italia, che a livello internazionale, nel tempo, ha ottenuto riconoscimenti nelle discipline dell’ammaestramento; in aggiunta, sempre secondo la nota dell’Ente associazione circhi, verrà meno un volume d’affari di 15 milioni di euro l’anno e migliaia di posti di lavoro verranno persi. Ciò che si legge sempre nella medesima nota è il concetto poco velato di quanto un’animale abbia meno valore rispetto all’uomo: “si preferisce salvare 1500 animali e far morire di fame ottomila addetti al settore che trovano nel circo la loro ragione di vita e di sostentamento?”.
Al Governo adesso spetta la decisione definitiva. Ciò che si chiede, così come afferma la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, è di allineare l’Italia con gli altri 50 Paesi che già hanno eliminato gli animali dai circhi e di tenere conto della stragrande maggioranza degli italiani, ben il 71% dei quali chiede un provvedimento di civiltà.



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