MENU

"LA MACCHINA BATTE LA MENTE?"

Pubblicato da: Categoria: SCACCHI

1
DIC
2016
Il titolo è tratto dall’opera dello scrittore scientifico, fisico e ingegnere elettronico, Giorgio Chinnici: “Turing. L’Enigma di un genio” edito dalla Hoepli. L’interrogativo riassume l’origine di una lunga serie di speculazioni filosofiche, psicologiche, scientifiche e, talvolta, di trattazioni letterarie. 
 
 
Le macchine ed i computer, negli ultimi anni, hanno letteralmente invaso la nostra vita quotidiana. Ormai non si riesce a concepire una giornata senza l’uso del PC, del tablet o dello Smartphone e se ci fosse negato l’accesso ad internet, anche solo per poche ore, sembrerebbe di essere isolati dal resto del mondo. I ragazzi, soprattutto, hanno un atteggiamento di dipendenza dai dispositivi elettronici al punto da essere maniacale ed impedire il processo di socializzazione, giacché sono segregati nel loro “Cybermondo”.      
Al circolo, a volte, capita di vedere che i piccoli, piuttosto che giocare una partita a Scacchi o intrattenersi confrontando le conoscenze in materia di tattica e strategia, trascorrono il tempo di attesa in compagnia del telefonino. A ben poco servono i rimproveri degli educatori: la tecnologia prende il sopravvento!
Una trentina d’anni fa circa, tutto ciò era stato previsto, infatti si parlò addirittura di un’ulteriore evoluzione dal genere “Homo” specie “sapiens sapiens” al genere “technologicus”, caratterizzata da un aumento di volume della calotta cranica per via dell’incremento della massa cerebrale. Tutto questo sarebbe provocato da una specie di “ibridizzazione mente – macchina”, processo iniziato già negli anni ottanta, che condurrebbe ad un utilizzo degli arti via via inferiore, giacché verrebbero sostituiti dalla tecnologia. (“Dal sapiens sapiens all’Homo technologicus:la co-evoluzione uomo-macchina” di Alberto F. De Toni e Cinzia Battistella, rivista Multiverso n. 7 - Corpo, a cura di Marco Breschi e Anna Maria Crispino).  
Anche il mondo degli Scacchi non è risultato immune dall’informatizzazione; programmi scacchistici sono disponibili sia sul web gratuitamente che a pagamento. Tra i tanti, il più utilizzato per scopi didattici e di apprendimento è il “Chessbase”, che possiede una interfaccia grafica utile per l’insegnamento e diversi motori scacchistici che servono all’analisi delle partite, calcolando ogni singola mossa e le sue possibili varianti.
La contrapposizione “mente – macchina” e l’evoluzione del loro rapporto è stato, di recente, trattato da Giorgio Chinnici, scrittore di opere di divulgazione scientifica, nel suo ultimo libro: “Turing. L’Enigma di un genio”. Uomo dall’approccio molto gradevole, che ho avuto modo di conoscere su un noto social network. Avendo appreso dell’imminente pubblicazione di quest’opera scientifica, mi sono affrettata ad acquistarla, facendola rientrare tra le mie letture estive.
Nel testo egli compie una carrellata della vita di Alan Turing, matematico, logico e crittografo britannico, considerato uno dei padri dell’informatica, narrando della realizzazione dei suoi studi che hanno abbracciato molteplici ambiti scientifici, dalla matematica alla biologia, dall’informatica agli Scacchi, ecc… Il libro è stato redatto, come afferma l’autore stesso nell’introduzione, con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, corredato di dettagli storici e scientifici.
Parallelamente alla biografia di questo scienziato, Giorgio Chinnici ha affrontato anche l’importante tema della nascita della macchina che mima i processi cognitivi, del pensiero e della logica della mente umana. Ovviamente per realizzare l’”intelligenza artificiale” Turing ritenne necessario conoscere i reali meccanismi alla base dei processi neurobiologici. Egli, infatti, così come riferisce l’autore, scrisse un articolo dal titolo “La base chimica della morfogenesi”, nel quale espose lo studio di un modello matematico, che spiegasse la genesi e la crescita di strutture biologiche, basato sul principio di morfogenesi e sviluppo delle connessioni neuronali in dimensioni.
Alan Turing si può ritenere uno degli ideatori del computer perché è stato il primo scienziato che sia riuscito a mimare la mente umana con una macchina, definendo l‘”algoritmo”, ossia un procedimento che risolve un problema attraverso una serie di tappe elementari. Riuscì inoltre a decifrare “Enigma”, la macchina crittografica mediante la quale, durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti codificavano i loro messaggi.
Ma come si è giunti agli attuali programmi scacchistici? 
(Continua nel numero 46 di ExtraMagazine del 9 Dicembre)
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor