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IL BIANCO E IL NERO/ LARGO AI GIOVANI SCACCHISTI MARTINESI

Pubblicato da: Categoria: SCACCHI

22
MAR
2017

Un folto gruppo di piccoli atleti della scacchiera non ha mancato l’appuntamento annuale con il Trofeo Scacchi a Scuola. Circa duecento studenti provenienti dai vari istituti della provincia di Taranto si sono incontrati presso l’ITIS Amaldi a Statte e si sono dilettati nella più “nobile e incruenta battaglia” che due esseri umani possano combattere: una partita a scacchi!

Mesi e mesi di preparazione, lezioni, esercizi, partite e finalmente anche in questo 2017 come ogni anno è giunto il fatidico giorno! Sabato scorso 18 Marzo si è disputato il Trofeo Scacchi a Scuola nella sua Fase Provinciale, presso l’ITIS Amaldi a Statte.
Quest’anno il regolamento ha subito delle variazioni di natura tecnica sulle quali non mi soffermerò, potrei tediare il lettore e distogliere l’attenzione dai reali protagonisti della competizione scolastica: i nostri amati ragazzi. Mi piacerebbe, invece, per quanto possibile farvi vivere le emozioni, la trepidazione e la gioia che hanno caratterizzato la giornata di sabato e che hanno provato non solo i giovani scacchisti ma anche gli accompagnatori e tutti coloro che sono rimasti a casa ad attendere.
Gli Istruttori Federali dell’Itria Scacchi, nell’arco di questa prima parte del 2017, sono stati impegnati nei corsi in ben sei scuole del territorio martinese. Purtroppo il numero di esperti in materia è esiguo, infatti, due di loro hanno addirittura tenuto lezioni in due scuole contemporaneamente, pur di soddisfare l’aumentata richiesta rispetto allo scorso anno.
I primi attesissimi risultati ci sono giunti verso le 11,00 di mattina e già facevano presagire il grande successo che avremmo riportato a fine competizione. Ebbene sì, tutte le squadre martinesi allenate dall’Itria Scacchi si sono qualificate alle Fasi Regionali!
L’IC Chiarelli, allenato da Deborah Colucci, ha ottenuto un ottimo piazzamento con i suoi bambini delle elementari, guadagnando un meritatissimo secondo posto su ben quindici squadre competitrici. Tutti i piccoli si sono impegnati tantissimo allenandosi a scuola e al circolo, svolgendo esercizi e giocando partite assiduamente. Un plauso va anche ai docenti e ai genitori che hanno ben compreso l’importanza didattica e formativa del Nobil Gioco, uno sport a tutti gli effetti. Come tale necessita di allenamento continuo e costante e non si può esaurire con il corso a scuola che dura un periodo limitato. I piccoli atleti dell’IC Chiarelli hanno colto questo aspetto e hanno adottato una mentalità di lavoro e sacrificio che ha prodotto puntualmente ottimi risultati. Tra loro si possono elencare: Christian Castellana, Francesco Montanaro, Mattia e Martino Marangi e Anthony Lanzillotta.
Altro buon piazzamento è stato raggiunto dall’IC Giovanni XXIII, allenato sempre dall’instancabile Deborah Colucci e da Giuseppe Dell’Aquila, che ha ottenuto la qualifica alle Fasi Regionali con la squadra dei ragazzi delle Medie.
La Scuola Media Aosta, allenata da Valerio Sprecacenere, ha guadagnato la promozione sia con lo schieramento maschile che con le due squadre femminili. Tra le fila delle tre formazioni si possono annoverare i nostri: Gioele Serio, Alessandro Castagna e Valentina Di Bartolo.
L’ITIS Majorana, addestrato dal nostro Direttore Tecnico Maurizio Carrieri e dal Prof. Dario Levantino, socio e nuovo istruttore, ha avuto tra i giocatori protagonisti alcuni assidui frequentatori del nostro circolo: Daniel Miola, Claudio Basile e Gianluca Grassi. I risultati sono stati schiaccianti e hanno regalato enormi soddisfazioni sia ai preparatori che all’associazione.
I ragazzi hanno disputato questa competizione in modo eccellente. Le aule dell’ITIS Amaldi scelte per il Trofeo Scacchi a Scuola consentivano una visuale bellissima; lo scorcio di panorama che si intravedeva nella soleggiata giornata di sabato avrebbe caricato chiunque e i nostri atleti, sicuramente, nelle pause avranno goduto di cotanta bellezza.
La fatica che precede e che caratterizza questa competizione tanto attesa è davvero notevole, ma le gioie che ne seguono sono impagabili. Il Nobil Gioco, durante il Trofeo Scacchi a Scuola, ottiene la giusta pubblicità e visibilità giacché molti ragazzi che hanno partecipato desiderano proseguire questo percorso anche al termine della fase dei Giochi Studenteschi.
Al di là dell’aspetto meramente competitivo, gli Scacchi sono davvero lo “sport della mente” ed io aggiungerei dell’”amicizia”. La necessità di svolgere esercizi, di seguire i corsi e di confrontarsi sull’esito di una partita spinge i giocatori ad interfacciarsi e creare quasi inevitabilmente quello spirito di gruppo e di squadra che fa di una Associazione, nella fattispecie dell’AD Itria Scacchi, una grande famiglia.
Un particolare ringraziamento va rivolto agli Istruttori Federali che si sono impegnati tanto, a titolo totalmente gratuito, nella formazione dei piccoli atleti non solo dal punto di vista della preparazione tecnica ma anche sotto il profilo umano ed educativo. Si plasmano i “cervelli” ma anche il carattere dei futuri “uomini” e delle future “donne”, affinché costituiscano un saldo ed esemplare pilastro della società futura. In seno alla nostra Associazione hanno modo di confrontarsi con persone di tutte le età avendo la fortuna di poter imparare tanto, ecco perché chi frequenta con assiduità non riesce a perdere nemmeno un appuntamento, è come una “sana droga”. Si arricchisce il numero degli amici, si migliorano le prestazioni scolastiche, si impara a stare in gruppo e ad accettare le sconfitte, le vittorie si condividono con i compagni e non si vivono in solitaria.          
Concludo con il seguente pensiero di Orrin Hudson: “Nei miei 23 anni d'esperienza con gli Scacchi ho scoperto che gli allievi che imparano a scuola questo gioco riescono meglio nei loro studi. Gli scacchi aiutano i bambini a migliorare in matematica, fisica e nel compimento delle loro ricerche. Essi aiutano anche i giovani a sviluppare il buon senso e la concentrazione, a pianificare la loro vita ed a seguire le leggi, dando altresì loro confidenza in altre aree di abilità per tutta la vita.”

















 



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