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IL BIANCO E IL NERO/ CHI SIAMO? DOVE ANDIAMO?

Pubblicato da: Categoria: SCACCHI

5
OTT
2017

Questi sono i quesiti che l’uomo si pone dalla notte dei tempi, cercando di dare un senso alla propria esistenza. Nulla vieta che le stesse domande se le ponga chi dirige una Associazione Dilettantistica e cerca con il proprio lavoro di educare le giovani generazioni, affinché, in futuro, divengano membri di una società migliore.


E’ lecito, ad un certo punto del proprio percorso, porsi degli interrogativi di natura espressamente filosofica: “Chi siamo? Dove andiamo?”.
Alla prima domanda posso rispondere con certezza che, come ho già ripetuto più volte, sulla carta siamo costituiti come Associazione Dilettantistica, ma a conti fatti siamo una famiglia allargata.
Questi sentimenti vengono colti da tutti coloro che approcciano alla nostra realtà o personalmente, venendoci a trovare per trascorrere qualche ora in lieta compagnia, o attraverso questa rubrica e i miei articoli, o mediante la pagina Facebook. E’ proprio così, non c’è nulla da fare, i sacrifici, il duro lavoro, l’abnegazione e, soprattutto, il cuore producono sempre i risultati sperati.
Noi abbiamo proseguito nonostante tutto, nonostante qualche socio se ne sia andato sbattendo la porta, perché non riusciva ad accettare le regole del vivere civile e nonostante le aspre critiche che, un numero davvero esiguo di persone, ha espresso sui miei articoli, definendoli addirittura “offensivi” o “moralisti” e dimostrando di non averne affatto compreso il significato.
Ovviamente non si può piacere a tutti, ci sarà sempre qualcuno che criticherà il nostro operato, malgrado l’impegno e gli enormi sacrifici che compiamo quotidianamente. L’unico obiettivo dell’AD Itria Scacchi è quello di propagandare sul territorio martinese il Nobil Gioco, non solo con l’attività all’interno del circolo, ma anche mediante i corsi che vengono svolti ogni anno presso le scuole. Tutto ciò a titolo totalmente gratuito, ad opera di giovani ragazzi e qualche adulto, che hanno conseguito il titolo di Istruttori Federali.
Con enorme soddisfazione constato, ogni volta che ci riuniamo, che il numero dei soci o degli appassionati, che si affacciano solo per visitare il nostro circolo, è in costante aumento e questo ci rassicura circa la bontà della nostra missione. Lo spirito d’avventura e di divertimento che ci anima durante le riunioni, oltre alla passione che spinge il giovane e il nonno a ritrovarsi ai due lati della scacchiera, sono evidenti risultati che ci indicano che quella perseguita è la giusta strada. Anche i risultati ci confortano, unitamente ai riconoscimenti e ai complimenti che ci giungono da chi, esternamente, osserva i progressi dei nostri soci e le loro performance durante le competizioni ufficiali.
Tutto questo è il risultato di un lavoro compiuto in totale sinergia da tutti i soci, nulla di ciò sarebbe possibile senza la collaborazione dello staff direttivo e dei singoli, che prendono parte attiva alla vita del circolo, poiché coinvolti anche nelle varie decisioni, come si conviene ad ogni struttura democratica che si rispetti.
L’ultima vittoria della nostra Associazione è quella che abbiamo ottenuto alla Fase Regionale del Campionato Italiano a Scacchi Under 16, che ci ha permesso di qualificarci alla Fase Nazionale. Noi adulti non ci eravamo, inizialmente, resi conto dell’importanza di questo risultato, ma ci hanno pensato i nostri ragazzi a sottolinearla. Hanno chiesto di aderire al torneo e, immediatamente, la macchina organizzativa si è messa in moto alla ricerca di sponsor, con l’aiuto fondamentale dei genitori di un nostro piccolo giocatore: Alessandro Castagna.
A questo punto non resta che rispondere alla seconda domanda: “Dove andiamo?”. Per il momento, sicuramente, parteciperemo alle nazionali, premiandoci per il lavoro compiuto dallo scorso mese di Gennaio ad oggi. Senza troppe velleità, ma con la sola speranza di un miglioramento sotto il profilo scacchistico e di vivere una bella esperienza che sancisca il nostro rapporto di amicizia.
In seguito: “chi vivrà vedrà”, è tutto in divenire, “basta che funzioni”.
 



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