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IL BIANCO E IL NERO/ "VERITA´: RIDICOLIZZATA, CONTESTATA E POI ACCETTATA"

Pubblicato da: Categoria: SCACCHI

5
APR
2018

Il filosofo Arthur Schopenhauer descrive così le tre fasi che attraversa ogni forma di verità. Sicuramente le deviazioni nel lungo percorso della conoscenza sono due: o non partire affatto o non arrivare sino in fondo.

social network, quando se ne fa buon uso, possono offrire preziosi spunti di riflessione. Giorni fa mi sono imbattuta in una frase, appartenente al Mahatma Gandhi, che recita: “Molte persone, specialmente quelle ignoranti, ti vogliono punire per aver detto la verità, per essere stato leale e per essere te stesso. Non scusarti mai per essere stato leale o per essere anni avanti al tuo tempo. Se sei nel giusto, e se lo sai, parla liberamente. Dì quello che pensi. Anche se sei l’unico rappresentante di una minoranza, la verità è ancora la verità.”

Questo pensiero mi ha ricordato l’augurio del mio amico Leo. Non appena fu deliberata ufficialmente la mia iscrizione all’albo dei giornalisti, mi augurò una eccellente carriera, da svolgere sempre alla ricerca della verità. Ebbene, probabilmente perché mi conosce, ha centrato perfettamente il mio obiettivo non solo professionale ma anche umano.

Ho sempre ritenuto che la sincerità renda l’uomo libero, anche quando costa sacrificio o dolore o richieda enorme coraggio. Questi ultimi saranno dei passaggi obbligati a volte, però sarà sempre preferibile al fardello di bugie, rimpianti e rimorsi che, in caso contrario, si devono sopportare per tutta la vita. Bisogna, inoltre, tenere presente che, se la menzogna corre avanti veloce, la verità sarà sempre alle sue calcagna e pronta a raggiungerla.

Chi di noi nella vita non è mai stato oggetto di falsità o calunnie? Se, però, esiste qualcosa di certo e a volte strabiliante, per le modalità nelle quali avviene e per la imprevedibilità delle circostanze, è che ciò che è vero emerge prima o poi. In questo ho sempre creduto fermamente ed è l’unico baluardo che ci permetta di andare avanti nel dolore o nella rabbia, provocati dalla bieca menzogna.

L’attività giornalistica, così come quella di educatrice nell’ambito del Nobil Gioco, mi responsabilizzano nei confronti soprattutto dei giovani, affinché prendano esempio dai comportamenti più che dalle parole. Non si tratta di “moralismo” in senso stretto o inteso nell’accezione negativa, ma di principi nei quali credo con convinzione da sempre. 

Purtroppo tutti possono sbagliare nella vita, a volte per eccesso di amore, talvolta per gelosia o per invidia o per stupidità; ciò che conta è prendere coscienza ed essere sinceri, per poter andare avanti sempre con dignità. Una persona non sarà mai fermata dalla sincerità, mentre il bugiardo sarà arrestato dalla menzogna. 

“La maggior parte delle persone non crede nella verità, ma in ciò che desidera sia la verità. Per quanto questa gente possa tenere gli occhi bene aperti, in realtà non vede niente” scrive giustamente Haruki Murakami. Purtroppo molti amano credere in una realtà che esiste solo nella propria mente, perché quella tangibile è difficile o scomoda o dolorosa da accettare. Crede di avere tutta la situazione sotto controllo, ma non è così.

La verità, pertanto, viene rifiutata e ridicolizzata, come se fosse necessario raccontarla per difendere quelli che la conoscono e non per convincere coloro che non la conoscono e non la possono o vogliono accettare. La maggior parte della gente si ferma a questo primo stadio e preferisce scappare dinanzi all’evidenza dei fatti.

Altri, invece, si spingono fino alla contestazione perché, scientemente o no, per non soffrire preferiscono ignorare e disconoscere il vero.

Infine ci sono coloro che riescono a raggiungere l’ultimo gradino, ovvero l’accettazione, perché hanno l’equilibrio e l’intelligenza di comprendere che per guarire, per vivere, bisogna partire proprio dalla verità. Qualsiasi essa sia, brutta o bella, potrà rappresentare un nuovo punto di partenza, una maggiore consapevolezza di se stessi e potrà aiutare a sentirsi vivi e reali. Anche se costa dolore, bisogna e si deve ricominciare anche cento, mille volte e sempre e solo dalla verità.

Ci sono uomini che vivono una vita finta, costruita su una montagna di bugie e calunnie. I vantaggi che traggono da un’esistenza basata sulla menzogna sono la comodità e l’apparire diversi da chi si è veramente. Tutto ciò nutre l’ego e la vanità, ma spoglia della dignità di “Uomo”.

Non credo di detenere la Verità assoluta, nessuno la possiede, però ho sempre cercato di essere obiettiva e di perseguire la nobiltà del gioco degli Scacchi in qualità di educatrice e di esprimere opinioni autentiche come giornalista, ad ogni costo, anche della censura!

Scrittori, filosofi e pensatori di ogni tempo hanno cercato di descrivere il concetto di Verità secondo la propria cultura e la propria esperienza. Qualcuno si sarà anche interessato di fornire gli strumenti per distinguere il vero dalla menzogna, ma questa è un’altra storia. 

Concludo con una affermazione di Lila Schon, che dovrebbe indurre tutti a riflettere: “La verità è un quadro astratto. Prendi una bugia invece, ha dettagli talmente nitidi che la scambi per una fotografia.”



Marika Chirulli Presidente
A.D. Itria Scacchi
Sede: Via Pergolesi n° 48
Presso Associazione Arma Aeronautica
Telefono: 339-1606512
e-mail: itriascacchi@libero.it
Sito: www.facebook.com/itriascacchisegreteria
Pagina Facebook: AD Itria Scacchi

 



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