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Le api pazienti: percorsi di apicoltura sociale

Pubblicato da: Categoria: Curiosità

9
AGO
2018

Le risorse naturali, l’alimentazione e l’agricoltura hanno il bisogno imminente di veder riconosciute e valorizzate le loro capacità attraverso una maggiore attenzione al proprio valore aggiunto, potenziando le diverse intrinseche risorse. Il riconosciuto benessere ambientale e alimentare svolto dalle api è negli ultimi anni un diffuso impegno di esperti, non solo per cercare di difendere il lavoro di questi silenziosi insetti. L’apicoltura, come contributo per migliorare le cure mediche ed offrire un servizio di eccellenza, innovazione, progresso medico, è stato l’obiettivo del progetto “Le api pazienti” svolto all’interno dell’ospedale/carcere psichiatrico irlandese “Central Mental Hospital”, attivo dal 1850. L’ospedale/carcere ospita pazienti affetti da disturbi psichiatrici e di cui l’apicoltura, insieme ad altre attività agricole svolte all’interno delle mura carcerarie, rappresenta l’attività idonea al superamento/miglioramento delle infermità mentali. L’Associazione nazionale apicoltori irlandesi ha scommesso, insieme ai medici dell’ospedale/carcere, sull’apicoltura come strumento di recupero attraverso la “paziente forza delle api” e come percorso riabilitativo e distrattivo dalle psicosi. L’impegno dei medici e degli apicoltori ha coinvolto diciassette pazienti su cento residenti nella struttura con l’obiettivo, oltre che terapeutico, anche didattico, per trasmettere un mestiere e rendere la permanenza nella struttura come un’esperienza valoriale “per la realizzazione di bisogni profondi,” come la definisce il Dr. Mohan, uno dei medici coinvolti nel progetto. “Le api pazienti” è stato finanziato attraverso una raccolta fondi che ha coinvolto famigliari e amici dei “futuri apicoltori”, mettendo in campo anche iniziative di autofinanziamento attraverso la vendita di prodotti enogastronomici artigianali. Un progetto corale, un corso per la vita con tanto di esame scritto e orale, accompagnato da una dolce ricompensa – il miele – affinché, attraverso relazioni autentiche, non giudicanti, gratificanti, si contribuisca ad un maggiore senso di sicurezza e consapevolezza dei propri limiti facendo alleati le api per riconquistare il senso di sè. Impiegare il tempo e lo spazio di un ospedale/carcere in modo produttivo è uno stimolo in più affinché la metafora della libertà racchiusa nel volo di un’ape rappresenti lo strumento per migliorare il benessere mentale e la qualità della vita. “L’attrazione per la natura è la base della nascita di un legame con l’ape” così si esprime il Dr. G. Barbiero nel suo saggio “Ecologia affettiva per la sostenibilità”. Ricomporre questo legame autentico con la natura permette di apprezzarne i suoi frutti, i suoi valori, le sue sfumature. La diffusione di queste esperienze deve aiutarci nella salvaguardia di ciò di cui siamo i maggiori custodi: la terra e le sue risorse.      



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