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AGRICOLTURA, AMBIENTE, API/CIBO CIVILE: L´INNOVAZIONE POSSIBILE

Pubblicato da: Categoria: Curiosità

16
OTT
2018

L’agricoltura e il suo legame con i temi della sostenibilità sociale rappresentano un banco di prova interessante per il dialogo tra inclusione socio-lavorativa e solidarietà. Lo sviluppo di innovazioni, che investono la formazione di una nuova coscienza collettiva, rappresenta un processo di costruzione che assicura in modo nuovo diritti ed equità, grazie al contributo delle risorse agricolo/rurali mobilizzate a vantaggio dei bisogni dei cittadini. Il consolidamento delle reti di comunità, attraverso le risorse dell’agricoltura, assicura l‘evoluzione e la continuità nel tempo di pratiche e attività, prodotto dello sforzo di cambiamento messo in atto dal mondo agricolo. Cambiamento che si sta sempre più diffondendo e realizzando a vari livelli: aziendale e territoriale, fino alla formulazione di nuovi concetti e microfiliere agro-alimentari. Le nuove pratiche vedono l’agricoltura da settore tradizionalmente assistito ad attore capace di sostenere e promuovere la l’adozione di nuovi principi e l’affermazione innovativa di diritti come l’accesso alla cultura, al cibo, al lavoro, alla salute. Il potenziale delle risorse agricolo/rurali costituisce consapevolezza comune rispetto alle sfide, alle conoscenze, ai metodi e alla cultura del lavoro e del sociale. L’agricoltura rappresenta un impegno attivo non solo capace di produrre cibo, ma anche di vincere la sfida dell’integrazione. L’azione di reti multi professionali e attoriali, meno legate a logiche di settore, può consentire un cambiamento fondato sulla responsabilità estesa e sulla capacità collettiva di organizzazione. Le reti di agricoltura sociale, gli orti sociali, le esperienze consortili e cooperativistiche, così come  le nuove filiere alimentari, rappresentano quelle ricerche azioni capaci di affermare valori che prendono il nome di “cibo civile”. Il termine individua un cibo inclusivo attento ai bisogni di comunità, in una logica di innovazione sociale. Il cibo civile mobilizza le risorse delle aziende agricole, del terzo settore, del sistema pubblico, per il consolidamento di un welfare di comunità. I sentieri innovativi di solidarietà e inclusione, a supporto della rete di protezione sociale, assicurano processi di inclusione sociale attiva e servizi di tipo co-terapeutico, accompagnati da azioni di educazione e formazione per fasce specifiche di popolazione. I diversi percorsi del cibo civile concorrono a preservare il patrimonio ambientale dei territori in cui le persone vivono e lavorano, esprimendo modelli di welfare dove attori pubblici e privati favoriscono relazioni, comunicano i suoi valori e diffondono modelli inclusivi che accrescono le opportunità sociali delle pratiche agro-alimentari. Il cibo civile non rappresenta dunque solo un’innovazione possibile, bensì un’azione già praticata e in corso di sempre maggiore diffusione.


 



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