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Categoria: nuvolette
Dopo il tributo al ritorno di Nuvolette ad opera del bravissimo Walter Trono, con un inquietante Venom -acerrimo nemico di Spider-Man- che si materializza saltando fuori proprio dalle pagine di Extra, questa settimana è la volta della monotavola di un altro professionista tarantino; si tratta di Gianfranco Vitti, che in sole quattordici vignette ci racconta una delle tantissime imprevedibili sfaccettature che può avere l’amore. Un altro fumetto inedito, un altro piccolo gioiello realizzato apposta per i nostri lettori.
Tra due venerdì un’altra storia, intanto: buona lettura.
GIANFRANCO VITTI Tarantino, classe 1975, dopo aver conseguito il diploma di grafico pubblicitario nel 1994, si è laureato all’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Dopo una lunghissima pausa, durante la quale ha lavorato in ambiti totalmente differenti da quelli artistici, nel 2011 incontra Fabrizio Liuzzi e Gabriele Benefico del Labo Fumetto; da qui nasce la collaborazione che lo porterà a vincere il Lucca Project Contest nel 2012 e ad esordire, l’anno successivo, nel mondo del fumetto con “Delitto d’autunno” (Edizioni DB), prima avventura del detective privato franco-tarantino Andrè Dupin. Esordio che, nel 2014, gli vale il “Premio Nuvolette”, riconoscimento dedicato alle eccellenze del fumetto della provincia ionica. Alla fine dello stesso anno, arriva il secondo episodio della quadrilogia di Andrè Dupin legata alle stagioni dell’anno: “Un torrido inganno”; si tratta di una autoproduzione, così come “Ombre dal passato” (2015), che ci riporta ai tempi di quando Dupin arrivò per la prima volta in Italia.
