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NUVOLETTE / Petrolio (e altro) in Val d´Agri

Pubblicato da: Categoria: nuvolette

9
NOV
2017

Dopo “Le Leonesse di Monteleone”, “Il Gran Ghetto” e “’O Stablmed”, arriva l’ottavo volume della collana Midi Fumetti per il Sud. Da Mattia Moro, a un anno da “Gli scogli di Taranto”, un nuovo strepitoso fumetto sul Meridione d’Italia

È uscito in edicola sabato 4 novembre (e tra due mesi anche in libreria) “La terra chiama”, il nuovo volume (l’ottavo) della collana Midi - Fumetti per il Sud, realizzata in occasione dei130 anni della Gazzetta del Mezzogiorno ed edita da Hazard.
Si tratta del nuovo lavoro (testi e disegni) di Mattia Moro, che ha già realizzato il reportage a fumetti “Gli scogli di Taranto” (uscito in volume lo scorso anno). Con questa nuova storia di 40 tavole, Moro torna ad occuparsi del Meridione d’Italia, raccontando “petrolio, terra e acqua” in Val d’Agri, zona della Basilicata recentemente alla ribalta delle cronache.
Si legge nella presentazione: “Antonio è un trentenne lucano, lavoratore precario a Milano dov’è emigrato dopo il liceo. Alla morte del padre, torna a San Martino d’Agri, il suo paese natio sulle pendici del monte Sirino, dove lo attendono molte sorprese: il padre, dal quale era sempre stato molto distante, gli ha lasciato tutta la terra di famiglia, lasciando a bocca asciutta lo zio, erede naturale, che non gli nasconde il suo risentimento. Nei giorni successivi, Antonio capisce di trovarsi nel bel mezzo di una realtà molto più grande di lui: il sottosuolo di quel territorio si è scoperto ricco di petrolio, l’ente petrolifero nazionale vuole comprare i suoi terreni a tutti i costi, e lui è messo di fronte a un difficile dilemma: vendere o non vendere? In breve, Antonio è costretto a ri-orientarsi in quel nuovo paesaggio, tra stabilimenti e trivelle, falde acquifere inquinate e picchetti degli operai, e le colonne di camion che vanno e che vengono per l’unica strada della Valle, costantemente imbottigliata”.
Mattia Moro, nato nel 1989 a Ortona (CH), vive e lavora a Bologna. Ha studiato all’École Supérieure des Arts di Saint-Luc di Bruxelles e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si è diplomato in Linguaggi del Fumetto.
È un componente del collettivo artistico Checkpoint Charly di Bologna. Suoi lavori sono apparsi su B-Comics, Delebile, Graphic News e altre realtà indipendenti. Nel 2016 ha pubblicato “Gli scogli di Taranto” (Graphic News, Bologna), un reportage a fumetti sulla Città Vecchia di Taranto, con il quale partecipa alla selezione Off del BilBOlBul (Festival Internazionale di Fumetto a Bologna). Viene nominato al Premio Micheluzzi (Napoli Comicon) come miglior webcomic e al Premio Bartoli (Roma Arf! Festival) come migliore promessa del fumetto italiano. È interessato alle storie di realtà e alle arti urbane.
“La terra chiama - Petrolio, terra e acqua in Val d’Agri”, nella solita elegante veste editoriale che contraddistingue i volumi della collana (brossura con legatura a filo refe e copertina con alette), sarà disponibile nelle edicole di Puglia e Basilicata per tutto il mese di novembre a soli 5,00 euro. Dopo il tris d’assi, costituito da “Le Leonesse di Monteleone” (volume 5), “Il Gran Ghetto” (volume 6) e “’O Stablmend” (volume 7), un nuovo strepitoso fumetto su fatti e luoghi del Mezzogliorno d’Italia. Assolutamente da non perdere.


 



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