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Piero Basile: IL FUTSAL? LA MIA VITA

Pubblicato da: Categoria: SPORT

5
MAG
2012

Mister Piero Basile, un campionato che si commenta da solo con medie da record. Si aspettava un torneo così a senso unico?
«Anche con il migliore dei pronostici, era difficile prevedere un campionato così. Nessuno di noi, nemmeno i più ottimisti, avrebbero mai immaginato di vincere ventinove gare e pareggiarne una su trenta ufficiali. Un successo che premia una squadra che sin dal primo momento ha lottato per raggiungere un altissimo livello, che si è rivelato inavvicinabile per le altre formazioni del girone: un impegno volto a crescere sia dal punto di vista tattico che fisico; sul notevole tasso tecnico nessuno aveva dubbi. Ho più volte sottolineato che il nostro orgoglio è mosso dal modo in cui abbiamo conquistato il risultato, non dal solo fatto di avere vinto».
Una stagione indimenticabile, ma c’è stato un periodo in cui la squadra ha sofferto?
«Un momento particolare lo abbiamo vissuto sul finire del girone d’andata: un periodo in cui avevamo qualche infortunio di troppo, pertanto qualcuno dei nostri non stava bene fisicamente. Le gare più complicate sono state quelle con Policoro, Monopoli e Bagheria: tre sfide fondamentali che ci hanno permesso di prendere le giuste distanze con le dirette concorrenti per il titolo. In queste partite in maniera particolare, i miei ragazzi hanno dimostrato il proprio valore, evidenziando la propria capacità di affrontare al meglio i momenti difficili».
Un vero peccato non essersi aggiudicati sul campo le Final Eight di Serie B giocate a Policoro. Con quale stato d’animo la squadra ha reagito dopo aver appreso di non poter giocarsi la finale?
«Un senso di vuoto. Avevamo una grande voglia di centrare un obiettivo così prestigioso. Non aver avuto la possibilità vivere le sensazioni che solo una finale può regalare, ci ha lasciato l’amaro in bocca. Ci rimarrà il prestigio di essere i Campioni d’Italia assieme al Vicenza. Anche se dovessimo rigiocare amichevolmente la finale a inizio del nuovo campionato, non sarebbe la stessa cosa».
L’evento è stato sospeso in seguito alla scomparsa sul campo del calciatore Piermario Morosini. Cosa sta accadendo al mondo dello sport, considerando i diversi atleti scomparsi di recente?
«La morte di Piermario Morosini, assieme ai diversi lutti occorsi di recente, hanno lasciato il mondo dello sport senza parole, con una serie di dubbi che forse mai avranno una spiegazione. Eventi del genere devono far riflettere per cercare soluzioni affinché non si ripetano più. Come tutti sanno, la Sanità in Italia ha rafforzato i controlli e credo si stia facendo il massimo per salvaguardare la salute degli sportivi».
Sulle pagine di Extra Magazine, nel post Lc-Policoro, il presidente Cosimo Scatigna promise un ulteriore salto di categoria in tre anni. Crede che sia un obiettivo alla portata del sodalizio biancoceleste?
«La Lc Five si è fatta apprezzare per serietà, correttezza e qualità. Tre caratteristiche presenti nel DNA del presidente Cosimo Scatigna e di tutti coloro che rientrano nello staff tecnico e dirigenziale. Questi presupposti sostenuti da investimenti economici importanti potrebbero portare alla conquista della serie A. Tutti noi siamo consapevoli che bisognerà lavorare con grande professionalità, ma soprattutto programmare con tanta attenzione il prossimo triennio».
Al primo anno in biancoceleste, subito la promozione in A2. La conferma per la prossima stagione sembra essere solo una formalità.
«La mia posizione è ben salda e non è mai stata in dubbio. Quando ho ricevuto l’offerta del presidente Scatigna, abbiamo da subito stabilito un accordo di almeno due anni. C’è stata una stretta di mano che tra gentiluomini vale più di mille contratti messi nero su bianco». 
Ha già programmato le vacanze o sei già proiettato alla prossima stagione, che si presenta impegnativa ma allo stesso tempo affascinante?
«Sto ancora programmando le vacanze, ma sono certo che il pensiero sarà rivolto al lavoro. Sono una persona fortunata per il semplice fatto che il futsal è la mia vita». 
In conclusione, Le piacerebbe ringraziare qualcuno in particolare?
«Non posso che ringraziare prima di tutto il mio presidente Cosimo Scatigna che con i suoi sacrifici mi permette di lavorare al massimo; tutti i dirigenti per il tempo che spendono per starci vicino; e, infine ma non perché meno importanti, mi preme ringraziare tutti i miei giocatori per la professionalità e la disponibilità dimostrata: sono loro i veri artefici di questa stagione fantastica e speriamo ripetibile».
 
 



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