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Francesco Bitetto: SALTIAMOCI SU

Pubblicato da: Categoria: SPORT

11
MAG
2012

 

Battendo la Sarnese, il Martina sorpassa la formazione campana e si aggiudica il campionato di Serie D. Ecco le parole del condottiero biancazzurro, Francesco Bitetto, a pochi giorni dal successo che ha spalancato le porte della LegaPro al Martina
 
Domenica 6 maggio sarà una data che difficilmente i tifosi biancazzuri potranno dimenticare. Una domenica vissuta in ansia perché, al “Degli Ulivi” di Bitonto, il Martina si giocava la promozione diretta in Serie D contro l’ormai ex capolista Sarnese. La stadio bitontino ha portato nuovamente bene al Martina che, dopo il successo colto nello scorso campionato di Eccellenza nello spareggio-promozione contro il Cerignola, ha bissato anche in questa stagione, superando la Sarnese per due a uno, centrando così l’obiettivo LegaPro. A differenza dello scorso campionato, però, a gremire il “Degli Ulivi” di Bitonto non vi erano i tifosi biancazzurri rimasti a vedere la gara al “Tursi” (grazie al maxischermo messo a disposizione a tempo di record dalla Società) in virtù della quanto mai storica sentenza post Martina – Grottaglie, che ancora grava sulla formazione biancazzurra. Ma poco importa, l’obiettivo è stato centrato ugualmente con grinta e decisione. A qualche giorno dalla festa-promozione per il Martina, abbiamo raggiunto il tecnico biancazzurro, Francesco Bitetto, capace di trasmettere alla squadra le sue ambizioni e la sua fame di successi. Ecco le sue parole…
Mister Bitetto, il Martina è meritatamente tra i professionisti. Qual è il Suo stato d’animo dopo aver raggiunto questo prestigioso traguardo?
«Sono al settimo cielo. È il primo anno che alleno in Serie D, ed è straordinario quello che sto provando: è un sogno che si realizza. Voglio fare l’allenatore ad alti livelli e questo successo è un buon punto di partenza, considerando il valore del campionato e quello delle avversarie».
Per Lei si tratta del primo campionato vinto da allenatore. Prova delle emozioni diverse rispetto a quelle vissute da calciatore?
«Una soddisfazione in più perché sono stato capace di trasmettere ai miei giocatori il mio spirito, la mia grinta. Il gruppo rispecchia molto il mio modo di vedere il calcio: una squadra che ama divertirsi; quando deve raggiungere un obiettivo, risponde sempre alla grande».
In questa stagione il Martina ha dovuto affrontare diversi ostacoli: avversarie sul campo, direzioni arbitrali discutibili.
«Per vincere un campionato così difficile si devono sempre superare degli ostacoli, fino all’ultima gara. Nel nostro girone, vi erano diverse formazioni che puntavano alla promozione, con organici di qualità. Era prevedibile: per raggiungere traguardi importanti, bisogna sempre soffrire».
Ha mai creduto di aver perso il polso della situazione?
«Nel periodo successivo alla gara contro il Francavilla, quando mi sono reso conto che alcuni giocatori non scendevano in campo per la maglia, ma per altri interessi. Per mia fortuna, la Società ha avallato la mia richiesta di allontanare questi elementi, sostituendoli con giocatori che si sono rivelati più in linea con il progetto».
C’è stato un momento in cui ha capito che il Martina avrebbe vinto questo campionato?
«Sono un fatalista, credo molto nel destino. Segnare il gol del pareggio contro il Grottaglie, in otto contro dieci, è stato decisivo per non mollare: ci ha dato una spinta per crederci ancora di più».
Con quali aggettivi definirebbe il Suo gruppo?
«Un gruppo grandioso che restando unito è riuscito a conquistare un campionato. Una squadra consapevole della propria forza che quando ha dovuto dimostrare qualcosa, non si è tirata mai indietro».
Qual è l’emozione più bella vissuta in questa stagione?
«Ce ne sono diverse. La partita contro la Sarnese ha sintetizzato tutte le emozioni di un’intera annata».
Domenica 13 maggio, dal “Veneziani” di Monopoli (“Tursi” ancora squalificato), potrebbero giungere altre soddisfazioni: il Martina affronterà la Salernitana per la prima gara della poule scudetto, competizione che vedrà sfidarsi le vincitrici dei diversi gironi di Serie D. Che gara dovranno aspettarsi i tifosi biancazzurri?
«Sarà una gara che vedrà misurarsi due compagini che hanno conquistato il proprio campionato, pertanto lo spettacolo è garantito. Ovviamente, non ci saranno le stesse motivazioni delle ultime gare da ambo le parti».
Mister Bitetto, in conclusione, a chi vorrebbe dedicare la conquista del campionato?
«Dedico questo successo a mio figlio Nicola: lui è la mia vita, tutto quanto di più bello ho al mondo. Vorrei dedicarla anche al vicepresidente del Martina, Adriano Favia, perché è stato il primo a puntare su di me come allenatore, quando lo scorso anno mi ha affidato in corsa le redini del San Paolo Bari per tentare di raggiungere una salvezza insperata: si è rivelata un’esperienza esaltante, andata oltre le più rosee previsioni. Favia ha deciso di puntare ancora su di me, confermandomi la sua fiducia e portandomi qui a Martina. Devo ringraziare lui se oggi posso esprimere le mie qualità da allenatore. A ringraziare i miei ragazzi ci ho già pensato di persona».


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