MENU

Bianco e azzurro/Quelli della curva

Pubblicato da: Categoria: SPORT

27
SET
2013
Un viaggio emozionante, tra gioie e dolori, tra ricordi di successi e delusioni, nella storia quasi trentennale del gruppo “Ultrà Martina 1986”
 
La passione senza limiti, a volte orgogliosamente esasperata, di chi si dimentica del resto del mondo per novanta, intensi minuti alla settimana. Due colori, il bianco e l’azzurro, che sposandosi alla perfezione come per magia abbagliano, catturano, assoggettano il cuore del tifoso martinese, rendendolo vittima di un fatale, ma piacevole incantesimo. La curva, la Nord del Tursi, covo sacro e inviolabile, teatro di vittorie indimenticabili e di delusioni spesso difficili da cancellare, diventata nel tempo una vera e propria seconda casa e famiglia. Una fede, quella per il bianco-azzurro, rimasta intatta nel corso degli anni, tra denunce e diffide, tra sinistre trasferte e tessere maledette e odiate, tra cori a squarciagola e coreografie da brividi.
In queste parole è racchiusa tutta la martinesità che dal 1986, anno di nascita del “Gruppo Ultrà Martina”, anima i sostenitori della compagine bianco-azzurra della Valle d’Itria; tifosi esemplari che hanno fatto dell’amore per il Martina Calcio una vera e propria religione.
Il gruppo “Ultrà Martina 1986” può davvero considerarsi uno dei punti fermi e dei movimenti più consolidati dell’intera realtà calcistica martinese. In un ultimo ventennio della società bianco-azzurra che ha visto l’avvicendarsi di diverse proprietà, di fallimenti, di retrocessioni e risalite, di sogni vicini al realizzarsi e poi svaniti, nella buona e nella cattiva sorte gli irriducibili tifosi della Nord ci sono sempre stati: certo, con i normali malcontenti di una tifoseria e di una intera città deluse dalla mancata iscrizione al campionato di C2 per la stagione 2007/2008; ma anche con la speranza di tornare ai vertici del calcio professionistico, del quale il Martina calcio era stata una delle più indiscusse protagoniste negli anni ’80 del secolo scorso e dei primi anni 2000.
Nel 2012 il Martina è ritornato nel mondo del calcio professionistico che da sempre gli compete, in seguito a quattro promozioni consecutive che hanno riportato il club nella seconda divisione della LegaPro. Nel corso della sua storia calcistica il Martina ha ricevuto sempre il costante e caloroso supporto della splendida tifoseria bianco-azzurra, che ha saputo dare il proprio importantissimo contributo anche nei momenti più difficili dell’esistenza della società. Il gruppo Ultrà Martina, alla cui guida ormai è stabile da quasi quindici anni Michelangelo Barratta, tifoso dall’animata e appassionata martinesità, irriducibile sostenitore e carismatico leader, hanno affrontato trasferte nelle diverse regioni Italiane, passando per stadi famosi anche come il San Paolo di Napoli, con l’attaccamento e la sfrenata volontà di andare al seguito della squadra che da sempre contraddistinguono la tifoseria martinese, rivelatasi nel corso degli anni una delle più calorose e rumorose dell’intero calcio pugliese.
Nell’immaginario collettivo della tifoseria bianco-azzurra sono ancora indelebili i ricordi di calciatori, anche del passato, che nel corso della loro permanenza a Martina sono stati artefici di alcuni dei più grandi successi della squadra,della quale sono diventati bandiere e intoccabili beniamini dei tifosi: calciatori come Antonio Tripepi, come i gemelli del gol Mitri e Prisciandaro, che hanno portato il Martina calcio a un passo dalla serie B nella stagione 2002/2003, sogno poi svanito nello sfortunato doppio incontro con il Pescara nella finale play-off. Sono stati numerosi i calciatori, diventati idoli,che si sono avvicendati nel cuore del tifoso martinese, il quale non ha mai smarrito il proprio compito morale di onorare i colori calcistici della città, in C1 così come in prima categoria.
Un plauso va a tutti coloro che in questi decenni di gloriosa storia del Martina calcio hanno saputo rappresentare, attraverso la propria vicinanza e il proprio attaccamento ai colori, nonostante gli alti e i bassi, la vera forza e la spinta emotiva con cui superare i momenti calcisticamente difficili e con cui assaporare i successi. Un plauso va soprattutto a loro, gli irriducibili Ultras del Martina che, nei quasi trent’anni di attività del movimento, hanno onorato e difeso i colori del loro cuore con una passione e una dedizione esemplari, portando in alto il nome della città di Martina Franca.
Come dimostra la grande storia del calcio, il tifo puro e spontaneo, che nasce direttamente dall’amore smisurato per la propria squadra, riesce a rivelarsi sempre la solida base di un successo. Con l’auspicio che il Martina possa vivere tante altre stagioni entusiasmanti, degne di quelle passate, leviamo un grido appassionato: “Lunga vita al dodicesimo uomo bianco-azzurro”.
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor