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Taranto
RICOSTRUIRE È L’UNICA STRADA POSSIBILE
Dopo la “bandiera bianca” alzata dalla società la scorsa settimana e la conseguente rinuncia al professionismo è caccia a soluzioni che potrebbero consentire la ripartenza dalla Serie D
E’ passato poco più di un mese dalla finale play off con la Pro Vercelli che ha sancito l’uscita di scena dei rossoblù dalla corsa alla Serie B. Ma quel 27 maggio sembra un triste ricordo lontano nel tempo. La delusione sarebbe forse già metabolizzata se solo ci fosse stata la luce in fondo al tunnel di una crisi che si è acuita giorno dopo giorno fino a portare la società di Enzo D’Addario ad alzare ufficialmente bandiera bianca e rinunciare all’iscrizione al prossimo campionato di Prima Divisione. Il fallimento è ormai dietro l’angolo. Bisognerà ricostruire e ripartire con una nuova società, nuovi volti e, soprattutto, gente che sia in grado di garantire al club rossoblù almeno l’iscrizione al campionato di Serie D. L’unica strada percorribile, al momento, sembra quella che porta alla Fondazione Taras che ha palesato all’amministrazione comunale l’intenzione di partecipare al capitale sociale della futura società di calcio tarantina, anche se con quote rappresentative, per imprimere i valori etici e sociali ed evitare ulteriori situazioni di criticità come quelle vissute nell’annata appena conclusa. Tutto questo al fine di stimolare l’imprenditoria tarantina e trovare soluzioni concrete per la costituzione di una nuova società sportiva.
Del “vecchio Taranto”, ormai, non resta praticamente più nulla. Giorno dopo giorno tutti i tesserati dell’AS Taranto Calcio, svincolati ufficialmente dal 1 luglio, stanno trovando sistemazione verso nuovi lidi. Ufficializzato l’approdo del tecnico Dionigi alla Reggina (seguito dallo staff tecnico composto dal vice Sibilano, il preparatore dei portieri Spagnulo e i preparatori atletici Redavid e Le Pera), a ruota è giunta la firma con il club calabrese di Vito Di Bari. Alla fine quasi tutti i protagonisti del recentissimo passato del club ionico stanno comunque conquistando quella Serie B tanto sognata dalla piazza tarantina: già detto nei giorni scorsi dell’approdo di Bremec al Grosseto, in cadetteria ci va pure Momo Coly, che ha firmato con i veneti del Cittadella. Garufo e Sabatino, invece, hanno scelto la Nocerina (club retrocesso in Lega Pro ma che spera in un ripescaggio in B). Nel secondo campionato nazionale dovrebbe giocare anche Daniele Sciaudone, conteso da Bari e Lecce. Alla fine dovrebbero averla spuntata proprio i biancorossi.
