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Categoria: SPORT
Nell’anno in cui Martina Franca saluta il calcio professionistico per tornare nei dilettanti, c’è un altro calcio che fa parlare di sé, e anche bene. E’ il mondo dei settori giovanili, spesso dimenticato o peggio trascurato e trattato con superficialità da chi lo vede come un costo e non come un serbatoio di risorse e di opportunità.
Accedendo ai sedicesimi di finale nazionali professionisti, i giovanissimi dell’As Martina hanno scritto una pagina di storia importante proprio in un’annata calcistica contrassegnata dal bollino nero. Mai nessuna squadra giovanile tarantina era riuscita a qualificarsi alle fasi finali di una categoria che vede la partecipazione anche di squadre di serie A e B. Una stagione caratterizzata dai risultati sportivi e individuali, come la convocazione in nazionale di Battista e Romanazzo, e condita da complimenti e attenzioni da parte dei soliti addetti ai lavori. La favola dei ragazzi di mister Boccadamo si è interrotta con la sconfitta nel doppio confronto contro l’Empoli. Ma per molti di quei giovani riprenderà presto, magari con qualche altra maglia o magari proprio con quella del Martina, se i futuri vertici della società decideranno di riservargli la giusta attenzione, non solo a livello economico. Smantellare i gruppi e il lavoro fatto in questi anni sarebbe come regalare un’eccellenza creata dal nulla, su cui si è investito tempo, soldi e passione.
Malgrado l’endemica carenza di campi sportivi moderni e all’altezza, nel sottobosco del calcio giovanile locale si muovono scuole calcio all’avanguardia nella formazione tecnica e motoria dei giovani che si avvicinano al calcio.
E’ notizia di questi giorni che l’Asd Cristo Re ha stretto un accordo di collaborazione con la società Hellas Verona. Rispetto ai gemellaggi vecchia maniera, che non andavano molto oltre uno stemma sulla maglia, la novità è la particolare attenzione da parte delle società maggiori, non solo alle capacità dei ragazzi, ma anche alla preparazione dei tecnici. Oltre al Cristo Re altre società si stanno muovendo nella stessa direzione, tra cui Soccer Monopoli, Mottola e Diavoli Rossi.
Il Cristo Re contribuirà poi ad uno studio sulla casistica delle malattie cardiache tra i giovani atleti. Il progetto avviato proprio dal Verona, si basa sull’utilizzo di un apparecchio in grado di segnalare anomalie, già usato dal 118. I ragazzi del Cristo Re si sono già sottoposti ai test e nel frattempo sono impegnati su vari fronti e vari campi. Gli allievi hanno esordito ieri nel Torneo Città di Francavilla mentre i giovanissimi partiranno il prossimo 8 giugno alla volta di Parigi, dove parteciperanno ad un torneo internazionale in cui le 16 squadre partecipanti proverranno da 16 nazioni diverse e i ragazzi verranno ospitati da famiglie del posto. Tutto ciò darà vita ad un progetto interessante, basato su sport e intercultura.
Sull’altro versante della città la Red Boys lavora alacremente, ottenendo come al solito ottimi risultati. Il prossimo primo giugno i piccoli della categoria pulcini parteciperanno alle finali regionali del “Sei bravo a scuola calcio”, manifestazione sportiva che unisce tecnica calcistica e abilità motoria. Chi vincerà tra le formazioni campioni nelle rispettive provincie, si giocherà il titolo nazionale a Coverciano.
Il sei giugno comincerà invece il Torneo Città di Taranto riservato alla categoria giovanissimi (1999-2000). La Red Boys sarà in buona compagnia: Bologna, Bari, Lecce e Lazio, tra le altre, daranno vita ad un torneo snello (35’ a partita) e molto interessante sotto il profilo tecnico.
Proprio in questi giorni la società martinese festeggia il suo primo anno di gemellaggio con l’Udinese. Il progetto Academy della società friulana sposato un anno fa dalla Red Boys e il neo sancito connubio tra Cristo Re e Verona sono ottimi investimenti sul calcio giovanile martinese, contribuiranno alla sua crescita qualitativa e nel tempo daranno dei frutti, che verranno poi raccolti. Qui o altrove.
Mauro Mari
