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Adriano Favia/CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI

Pubblicato da: Categoria: SPORT

3
AGO
2012

 

Intervista al  giovane vicepresidente biancazzurro pronto a tuffarsi nella sua seconda stagione a Martina Franca, la prima dopo il ritorno tra i professionisti, con grande determinazione e grinta da vendere
 
Vicepresidente Favia, si appresta a vivere il secondo campionato con il Martina dopo la promozione conquistata “sul campo” nella scorsa stagione. Qual è il suo stato d’animo attuale?
«Sono davvero contento di essere qui a Martina per il secondo anno e mi auguro di rimanerci ancora tanto. Ormai posso dire che Martina è la mia seconda casa, sono molto affezionato a questa città. Non vi nascondo che ancora oggi riguardo i video di quel magico 6 maggio e continuo ad avere la pelle d'oca». 
Lei è stato di recente a Sarnano, sede del preritiro biancazzurro. Quali sono state le prime sensazioni che le ha destato la squadra?
«Quest'anno è cambiato molto, per non dire quasi tutto. Ho conosciuto l'intero staff tecnico e i nuovi giocatori. È una squadra giovane con qualche elemento di esperienza. Un gruppo di ragazzi che ha lavorato – e sta lavorando - davvero tanto e a ritmi alti. Bisognerà comunque lasciare le porte del mercato aperte fino al 31 agosto». 
Quale impressione le ha fatto vedere il nuovo mister all’opera?
«Mister Ciullo si è dimostrato molto preparato e competente. Quando seguo la squadra in ritiro guardo sempre gli allenamenti mattutini e pomeridiani: posso dire che mi ha impressionato il ritmo con il quale il mister fa lavorare gli atleti. Sono certo che se riuscirà a trasmettere al gruppo tutto quello che lui vuole riusciremo a ottenere risultati importanti». 
Ritiene che ci siano punti in comune tra lo spogliatoio dello scorso anno con quello che si sta formando pian piano in questa prima fase del lavoro di preparazione?
«È tutto molto cambiato. Il gruppo ovviamente non è ancora formato, ma rispetto allo scorso anno è tutto più "placato". Siamo ancora all'inizio, pertanto risponderò a questa domanda tra qualche mese (sorride, ndr)». 
Quanto sta incidendo sul lavoro della società il non sapere a quale categoria prenderà parte, se sarà LegaPro unica o Seconda Divisione?
«Ormai sappiamo che affronteremo un campionato di Seconda Divisione però non ti nascondo che fino a qualche settimana fa eravamo in grande difficoltà».
Il mercato dovrebbe riservare altre novità. In che senso si sta muovendo la società?
«Il mercato per noi è assolutamente aperto, chiuderà il 31 agosto. Tra qualche giorno, dopo il ritiro di Sarnano, ci riuniremo con lo staff tecnico per valutare al meglio gli acquisti finora effettuati».
Si vocifera di un ritorno in Valle d’Itria di Antonio Picci. Quanto è attendibile questa indiscrezione?
«Antonio sta facendo molto bene a Brescia, sta dimostrando di meritare quest'opportunità, e – in questi giorni - ha già avuto la casacca numero sette per il prossimo campionato. Mi auguro che non torni e che possa solo continuare a far bene, ovviamente le porte del Martina per lui resteranno sempre aperte. Adesso Picci è felicemente un giocatore del Brescia».
Quali saranno le ambizioni di questo nuovo Martina?
«La prima ambizione di questo Martina sarà quella di mantenere la categoria e valorizzare i giovani. Ovviamente non ci accontenteremo...».
Sono in cantiere novità che riguardano il settore merchandising?
«Grandi novità in questo momento non ce ne sono. Siamo stati impegnati per i lavori di adeguamento del Tursi e per la costruzione della squadra. Credo che per fine agosto inizieremo a lavorare anche su questo importante punto». 
Quale messaggio vorrebbe inviare alla tifoseria biancazzurra?
«Voglio dare loro il bentornato tra i professionisti. È tutto vero, ci siamo. Più volte ho sentito tifosi lamentarsi per la categoria, quest'anno non ci sono più scuse. Abbiamo bruciato le tappe e siamo tornati dove meritavamo di essere. Tutta la società merita la fiducia della tifoseria e a chi magari si lamenta perché vede la squadra costruita “non competitiva” dico che non esiste più la regola del "più spendi e più vinci". Bisogna lottare, soffrire e poi (speriamo) gioire. Per noi sarete sempre il dodicesimo uomo in campo. Non vedo l'ora di riprendere il posto in panchina e spero che il sentimento sia reciproco. Forza Martina. Crederci sempre, arrendersi mai!».


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