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Sporting Martina VIVAIO DI TALENTI

Pubblicato da: Categoria: SPORT

31
AGO
2012

 

Con Vito Basile, dirigente della giovanissima società martinese, facciamo un bilancio dei primi stage tecnici svolti tra luglio e agosto. L’ultimo ha visto la presenza di un ospite illustre: scoprite di chi stiamo parlando…
 
Al suo secondo anno di attività, l’ASD Sporting Martina  di Joao Correia brucia le tappe e inizia la preparazione atletica – e tecnica – mentre tutti sono in vacanza. Infatti, tra luglio e agosto, si sono svolti nella sede sociale, il Centro Sportivo “AIA Club” di Martina Franca, alcuni stage aperti a tutti. La  ripresa delle attività ha visto, accanto al martinportoghese Joao Correia, l’ingresso in società di alcune figure tecniche come Vito Basile, pronto a dare il suo contributo alla causa dello Sporting Martina.      
Basile, partenza di stagione per lo Sporting Martina con la visita del professor Rui Pacheco, personalità di spessore per ciò che attiene il calcio giovanile. Non si poteva cominciare meglio.
«Proprio così. Non è mai facile avere esperti di questo calibro nelle scuole calcio. Il professor Pacheco è un punto di riferimento nell’ambito del calcio giovanile a livello internazionale. Il suo curriculum parla da solo: ha collaborato con le migliori società del calcio portoghese. Attualmente è responsabile della “Escola de Futebol Hernâni Gonçalves”, scuola calcio da lui stesso fondata dieci anni fa e di cui noi facciamo parte. La sua presenza ha dato prestigio alla nostra realtà e, allo stesso tempo, innalzato l’attuale livello tecnico».
Come si è sviluppata la settimana in cui il professor Pacheco è stato ospite in Valle d’Itria?
«Ci sono state diverse sedute di allenamento in cui Pacheco ha illustrato al meglio come svolgere la fase difensiva e la fase offensiva, ma soprattutto ha dato la giusta importanza al “gioco di squadra”. In una settimana è stato fatto tanto, ma ancora molto può essere fatto; nella prossima stagione, lavoreremo in parallelo con lui, seguendo i vari aggiornamenti del settore. Per lavorare con i ragazzi, è necessaria una particolare preparazione, in quanto nulla può essere lasciato al caso. Pertanto si è trattata della prima di una lunga serie di visite».
Cosa ha portato con sé dal Portogallo il professor Pacheco?
«Un grande carisma. Mi ha sorpreso molto la sua sensibilità, oltre che l’indiscusso bagaglio tecnico. Nel suo messaggio di saluto ha incoraggiato i ragazzi a non arrendersi nei momenti di difficoltà, ma di continuare a lottare. Il percorso non è semplice, ma il lavoro sodo e l’impegno costante ripagano sempre».
Qual è stato il riscontro dei ragazzi?
«I ragazzi sono stati carichi e partecipi, sin dai primi due stage organizzati a luglio. Molti ragazzi hanno deciso di ritornare dopo essersi trovati bene nella passata stagione, altri se ne sono aggiunti. La società non sceglie i giocatori, bensì è formata da ragazzi che vogliono divertirsi. Contiamo di incrementare il numero degli iscritti. Anche i partner commerciali crescono, e questo non può che inorgoglirci».
 


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