Bomber/L´ora di Montalto

Il mattatore assoluto del Tursi si gode la sua tripletta con un pizzico di ironia: «Se avessi festeggiato avrei sprecato le energie per i miei compagni. Ora godiamoci questa vittoria, ci regala un po’ di serenità».

Non ha attraversato un momento felice, così come tutti i suoi compagni. La classifica piangeva – anche ora, ma un po’ meno – ed è generalmente risaputo che i primi a finire sul banco tra i giocatori sono coloro che devono far gol e muovere la classifica, gli attaccanti. E questo è toccato anche ad Adriano Montalto, che ha finalmente spazzato via nubi e astinenza con un hat trick da antologia contro il malcapitato Aversa. E che gol, a partire dalla siderale bordata da fuori per l’1-0, il freddo rigore del 2-1 e la stupenda sforbiciata del 3-1.

Un repertorio variegato che sancisce la pace con la tifoseria biancazzurra. E Montalto, con ironia, dice la sua: «Diciamo che è arrivata finalmente la prima vittoria. L’aspettavamo tutti, perché già in molte partite meritavamo i tre punti, anche se poi tutti sappiamo come sono andate a finire. Sono contento, perché siamo arrivati all’obiettivo e ora possiamo vivere una settimana più tranquilla. Per me la cosa più importante è essere un punto di riferimento per i miei compagni, poi tutto il resto – critiche e quant’altro – ci stanno. Io che posso farci? Io faccio il mio lavoro sempre. Ho segnato tre gol, le altre partite non ci sono riuscito. Però l’impegno non manca mai. Il terzo gol? Carretta è stato molto bravo a mettermi quella palla – spiega Montalto - ci ho provato e mi è andata bene. Ho pensato: tanto ho fatto già due gol, stavolta se sbaglio magari non mi fischiano. Almeno mi sono portato il pallone a casa e questa è una soddisfazione». Poca voglia di esultare insomma: «Non potevo esultare troppo, altrimenti sprecavo energie da offrire ai miei compagni. Non so dire se questa vittoria può essere la svolta, non posso saperlo. Ci alleniamo duramente a ogni allenamento e se vado a vedere le precedenti partite, Salernitana a parte dove abbiamo commesso qualche svarione, abbiamo sempre imposto il nostro gioco. La classifica è bugiarda e lo sanno tutti. Se parlate con quelli dell’Ischia vi diranno che qui hanno fatto una rapina. Comunque ora godiamoci questa vittoria, ce la meritiamo».