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Piero Basile/La corsa giusta

Pubblicato da: Categoria: SPORT

19
DIC
2014
Torna a sedere sul treno della serie A il tecnico martinese dopo esser stato fermo ai box per questo inizio di stagione. Dopo le eccellenti stagioni a Putignano e Martina, Basile ha preso le redini del Latina in cui milita fedele Arellano 
L'aveva più volte rimarcato anche su queste pagine "tornerò solo in serie A e in una piazza solida". Finalmente è arrivato quel momento e possiamo essere ben lieti di tornare a vantare un tecnico martinese nel massimo campionato di calcio a 5 italiano. Piero Basile, infatti, dopo aver fatto le fortune di Putignano e soprattutto Martina è tornato a guidare un team di serie A: il Latina del presidente La Starza. Dopo aver rifiutato altre panchine importanti, Basile non ha potuto rifiutare l'offerta di un club che da subito l'ha voluto e ne ha assecondato richieste economiche. Con il tecnico nerazzurro analizziamo questa prima fase di ambientamento in terra laziale.
Sei tornato a sedere su una panchina di Serie A da circa un mese, prendendo le redini del Latina. Mister Basile, quali sono le tue sensazioni dopo questo primo periodo? 
«Le sensazioni non possono che essere fantastiche, torno ad allenare in A, in una grande società, in una bellissima città e per questo colgo l'occasione per ringraziare il presidente La Starza e il ds Marteddu perché hanno dimostrato sin dal primo contatto la voglia di portarmi a Latina».
Cosa ti ha spinto ad accettare l'offerta della società laziale? 
«È stato facile accettare perché il Latina calcioa5 è considerata da tutti una società solida composta da gente con grande cultura sportiva. Inoltre, come ho sempre ribadito in altre occasioni, sarei andato via da casa per allenare in A e in una società che avrebbe soddisfatto le mie esigenze tecniche ed economiche». 
Come procede il tuo ambientamento nella nuova realtà nerazzurra? 
«Come ogni scelta di vita questo provoca dei cambiamenti a volte bruschi, ma qui società e giocatori mi hanno fatto sentire come a casa sin dal primo giorno e non potevo trovare approccio e ambiente più congeniale».
A Latina hai ritrovato Arellano, capitano della LC dei record e prima ancora faro del Putignano. Quanto ha influito la sua presenza in squadra per il tuo approdo sulla panchina laziale? 
«Latina è una società di alto livello, di conseguenza prima di scegliere il suo allenatore avrà esaminato nei minimi dettagli tutte le situazioni ed eventuali opzioni e questo non fa che rendermi orgoglioso di essere stato scelto. Sono felice di ritornare subito a lavorare con un grande come Arellano: dopo sei anni insieme, il destino ha voluto che propria la sua squadra mi chiamasse per allenare...».
Come hai vissuto il periodo lontano dalla quotidianità degli allenamenti e dal clima partita? 
«Ti assicuro che non è stato affatto facile, ma sono rimasto fermo sulla mia posizione: rimanere senza squadra per aspettare una grande opportunità perché la mia volontà era quella di allenare in A. Sia quando alleno che quando sono in vacanza la mia quotidianità è stata è e sarà sempre futsal. Latina è la corsa che aspettavo». 
Campionato di A diverso da quello scorso. Quale ruolo può interpretare il Latina?
«Rispetto allo scorsa stagione ci sarà grande lotta per non retrocedere quindi per il Latina il primo obbiettivo sarà la salvezza ma come ho sempre pensato pongo davanti a me stesso e alla squadra il traguardo massimo e cioè l'ingresso nei play off e noi faremo l'impossibile per tagliarlo. È un campionato avvincente, ricco di sorprese. A proposito, colgo l’occasione per mandare un abbraccio a Giuseppe Micoli che si sta affermando alla grande da numero uno del Rieti».
Quali formazioni vedi più accreditate per la conquista dei trofei in palio? 
«Ormai con le nuove regole sull'utilizzo degli italiani le squadre possono schierare massimo 6 italo quindi di conseguenza il campionato è diventato equilibratissimo ma in ogni modo, dopo il mercato di dicembre credo che l'Asti sia la favorita ma Acqua&Sapone, Pescara, Lazio e Luparense hanno tutte le carte in regola per conquistare il titolo». 
C'è un augurio particolare che vuoi rivolgere ai tuoi sostenitori? 
«Latina è una città che vive di sport. Nella mia prima gara in casa erano presenti 1200 spettatori, questo non può che farci felici ma allo stesso tempo ci riempie di grandi responsabilità. Quello che posso promettere è che lavoreremo al massimo delle nostre capacità per portare Latina sempre più in alto nel panorama del futsal italiano. L'augurio è quello di un sereno Natale a tutti i tifosi nerazzurri. Il mio ultimo pensiero va alle persone che in questo periodo mi sono state vicine, mia moglie e la mia famiglia ma soprattutto ai bambini e ai genitori della Martina futsal academy per la disponibilità che hanno dimostrato nei miei confronti. A loro posso solo assicurare che lavoreremo al massimo per migliorarci giorno dopo giorno e ricambiare la serietà e la fedeltà che ci stanno dimostrando. In questo periodo persone con mancanza di cultura e di rispetto stanno mettendo in atto un vero e proprio atto di sciacallaggio ma questo non fa che accrescere il legame che c'è tra noi e i nostri bambini. Buon Natale bambini, siete la mia forza».
 
 


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