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Giuseppe Micoli/Sogno diventato Real

Pubblicato da: Categoria: SPORT

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GEN
2015
Da piccolo inseguiva il gol, da grande ha imparato a evitare le reti degli avversari. Il giovane locorotondese, dopo l’eccellente esperienza nella LC Five, si sta imponendo anche in questa stagione in Serie A con i colori del Real Rieti
 
Aveva sorpreso tutti nelle scorse stagioni con la casacca della LC Five Martina dei record, tanto da guadagnarsi qualche apparizione nelle massima serie e il ruolo di numero uno della formazione Under 21. Una maglia a cui ancora è molto legato e a cui sarà sempre riconoscente per averlo fatto avvicinare a un mondo, il “futsal dei grandi”, solo sognato nei campetti di periferia. Lui è Giuseppe Micoli, locorotondese di nascita e martinese d’adozione sportiva, promessa (mantenuta) del panorama del futsal italiano e pronto a rappresentare il futuro della nazionale italiana campione d’Europa. Una evoluzione incredibile, dei passi da gigante che forse nemmeno lui si aspettava ma per cui ha lottato molto. A fine novembre ha siglato il rinnovo con il Rieti, squadra che lo ha accolto in estate dopo la mancata iscrizione in A della LC Five. Un rinnovo che Micoli si è guadagnato in questo inizio di stagione in cui è stato grande protagonista della bella partenza della squadra laziale. Un “prodotto” del buon lavoro svolto a Martina che nelle ultime stagioni ha investito molto sui settori giovanili, specie nel futsal.
 
Secondo anno in Serie A, stavolta da grande protagonista. Quali emozioni provi? 
 
«In realtà non pensavo di giocare così tanto, sono arrivato a Rieti e mi sono giocato le mie carte, sin dal primo giorno ho dato il massimo, ho lavorato duro impegnandomi ogni giorno sempre di più... Non so descrivervi l'emozione, quando il mister mi ha detto che avrei giocato io contro il Kaos ero felice, gasato e sapevo che era il momento giusto per farmi vedere, era la mia occasione e dovevo sfruttarla massimo».
 
Che tipo di atmosfera contraddistingue l'ambiente di Rieti? 
 
«Rieti è una città tranquilla ma allo stesso tempo molto calorosa, la tranquillità ci permette di allenarci con la serenità giusta per poter affrontare la partita a fine settimana e la calorosità del pubblico ci permette di entrare in campo determinati in modo tale da poter lottare per la vittoria».
 
Con quali compagni hai legato fin dall'inizio, oltre al compagno di viaggio da Martina Caio Junior? 
 
«Ho legato con tutti, e credo che questo sia il nostro punto di forza, siamo un bel gruppo siamo tutti uniti e come in ogni squadra c’è sempre l'uomo spogliatoio, qui era Chimanguinho prima che passasse all’Asti, giocatore con cui non riuscivi ad essere serio neanche per 2 minuti».
 
Quale compagno ti ha impressionato di più in allenamento e in gara? 
 
«Non c’è qualcuno che mi hai impressionato più di tutti, ognuno ha delle caratteristiche che lo differenzia. Posso posso dirti che in allenamento preferisco evitare le botte di Peric e quelle dell’ex Chimanguinho».
 
 
Rieti, formazione ostica da affrontare. Quali sono i punti di forza? 
 
«Come detto prima siamo un bel gruppo, abbiamo tante individualità, abbiamo giocatori che con una giocata improvvisa possono cambiare l'andamento della partita, sicuramente riusciamo a mettere in difficoltà i nostri avversari quando abbiamo il pivot in campo perché ci alleniamo su questo, ma se giochiamo senza non ci tiriamo certamente indietro, anzi sappiamo che dobbiamo dare molto di più».
 
Quali sono le ambizioni stagionali del Rieti? 
 
«La società si è impegnata tanto, ha creato un gruppo che può competere in tutte le manifestazioni, siamo riusciti a raggiungere le Final Eight di Coppa Italia, nostro primo obbiettivo ad inizio stagione. Puntiamo sicuramente ad arrivare alle fasi finali per lo Scudetto, noi ci vogliamo provare. Sarei ipocrita a dire il contrario e poi c’è la Winter cup e anche lì proveremo ad arrivare più in fondo possibile!».
 
Dove ti vedi tra dieci anni? 
 
«Mi vedo ancora in un campo di futsal, spero in questa categoria. Ho lottato tanto per arrivare fin qui e lotterò ancora tanto per restarci! ».
 
Sogno nel cassetto? Pensierino alla nazionale?
 
«Chi non vorrebbe andare in nazionale? Per ora non ci penso, anche perché ci sono mostri sacri come Mammarella, Putano, Miarelli, Molitierno. Ora penso a fare bene con il Rieti, però di tanto in tanto un’occhiata nel cassetto la do, non si sa mai!».
 
Quale augurio vuoi rivolgere ai tuoi sostenitori e conterranei che ti seguono con affetto?
 
«Auguro loro di realizzarsi nella vita e che possano lottare per il loro sogni, non mollate mai perché se in una cosa ci credi prima o poi arriva!». 


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