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Silvia Acquaviva/Oltre i propri limiti

Pubblicato da: Categoria: SPORT

31
DIC
2015
Si è conclusa con la “Tre Cattedrali” l’anno solare della podista martinese. Grazie alla sua tenacia e determinazione, per lei partecipazione a novembre alla Maratona di New York dopo esser diventata vicecampionessa italiana
 
Tra i 50 mila podisti (circa 2 mila italiani) che hanno preso parte lo scorso novembre alla 45esima edizione della Maratona di New York c’era l’atleta martinese Silvia Acquaviva del gruppo Marathon di Martina Franca. Per lei un anno ricco di soddisfazioni sportive, costellato da quattro maratone e titolo di vicecampionessa italiana (master 42) conquistato lo scorso 20 settembre durante la “Maratona del Piceno” (suo record personale con il tempo di 3h37’). Con Silvia abbiamo scambiato qualche piacevole battuta, dalla Grande Mela all’impegno quotidiano per “superare i propri limiti”.
 
Si conclude un 2015 pieno di soddisfazioni per te con la ciliegina sulla torta rappresentata dalla partecipazione alla maratona di New York dei primi di novembre. Silvia, come valuti il tuo 2015?
«Questo è stato il primo anno in cui ho gareggiato costantemente e posso ritenermi soddisfatta soprattutto perché mi sono divertita tanto. Sinceramente non me l’aspettavo così: avevo voglia di competere ma non immaginavo di partecipare a così tante gare. Come si dice l’appetito vien mangiando».
Com’è nata la possibilità di partecipare a un evento internazionale così importante? Come ci si prepara a una maratona di questa portata? 
«In realtà tutte le maratone comportano una preparazione notevolmente impegnativa e quindi ho eseguito degli allenamenti specifici per conseguire un’ottima preparazione. Devo molto al sostegno di Roberto Pizzigallo, mio compagno di squadra, che mi ha seguita e incoraggiata negli allenamenti».
Quali sono le emozioni che ti porterai dietro dopo l’esperienza americana? 
«Descrivere le emozioni non è mai semplice. I cittadini newyorkesi fanno la differenza, sono infatti capaci di fare il tifo in maniera incessante lungo tutti i 42 km. Quando sei ai 40 e senti le gambe che incominciano a cedere, rimanere lucidi è importantissimo e il sostegno della gente è fondamentale: e poi… New York è New York».
Quali sono stati gli ultimi appuntamenti del 2015? 
«Ho concluso il mio anno solare con la maratona delle Tre Cattedrali, competizione che parte da Barletta e giunge a Giovinazzo. È stata la mia quarta maratona dell’anno».
Ma facciamo un passo indietro. Come e quando ti sei avvicinata a questo sport? 
«Come per la maggior parte delle persone a questo sport ci si avvicina casualmente, quasi per gioco, giusto per fare un po’ di movimento; poi scatta qualcosa nella testa e la voglia di mettersi alla prova. Ed è nato tutto nella mia mente, ha prevalso la voglia di scoprire i miei limiti. Di lì a poco ho conosciuto il Gruppo Marathon di Martina Franca».
Cosa ti spinge a praticare uno sport così pieno di sacrifici? 
«Sembra strano ma quando hai obiettivi da raggiungere i sacrifici diventano piacere e stimoli».
Che consiglio vuoi dare a chi vuole intraprendere la tua stessa attività sportiva ed è indeciso?
«Non ci sono consigli che si possano dare. Chi è indeciso può avvicinarsi gradualmente a questo sport e se scatta qualcosa nella mente il gioco è fatto».
In conclusione, quale augurio vuoi inviare a tutti gli sportivi martinesi e ai lettori di Extra Magazine?
«L’augurio di una sportiva come me, non può che essere quello di trovare nello sport il giusto equilibrio psicofisico. Buon feste e buon 2016 a tutti».
 


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