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GONFIAMO LA RETE / IL TARANTO VINCE NEL DESERTO, FRA MILLE CONTRADDIZIONI

Pubblicato da: Categoria: SPORT

19
OTT
2017

Una buona prova contro la terza forza del campionato, il Picerno, squadra di un comune di poco più di 5000 anime, in provincia di Potenza. Si è giocato sul neutro di Brindisi, a porte chiuse, per punizione, causa i lanci di oggetti vari a Vullo, durante la partita precedente persa contro il Pomigliano

“Cerco di trovare la mia identità. Senza chiedere aiuto, ma sono lontano. Busso e non risponde neanche un’anima. Menomale che non ho paura del buio. Non ho niente per me, ma non dispero. Mangio solo pane e cattiveria or- mai. E non è un buon motivo per esserne  ero. Cammino da solo e non mi volto mai. Non posso perdere. Disposto a sbagliare solo per crescere, non soccombere. Marca l’uomo tutta l’aggressività, ma non posso privarmi del nome che porto. Ci vuole calma e sangue freddo...”. “Calma e sangue freddo”, splendida canzone di Luca Dirisio che spopolò nel 2004, periodo in cui gli italiani litigavano con l’euro senza ancora capirci molto e le banche e i commercianti sguazzavano nelle loro tasche. Luca cercava la sua identità, forse proprio come Manuel Pera, attaccante di razza del Taranto, messo in mezzo castigo dalla società per aver detto solo la verità o forse la sua verità, comunque una verità. Eppure, questo trentaduenne è sempre andato in doppia cifra di gol dal 2011. Ne ha realizzati 73 in 88 partite nelle ultime due stagioni. Possiamo tranquillamente affermare che Manuel Pera è un grandissimo realizzatore della serie D, con oltre 200 gol in carriera. Una carriera mai decollata fra i professionisti: “Fino a qualche anno fa lavoravo come operaio e non avrei mai creduto di fare del calcio una professione”- ci aveva detto. Non aveva considerato cosa volesse dire sbarcare a Taranto, dove nessuno ti perdona nulla, dove la gente si incazza alla guida di un utilitaria come se guidasse una Ferrari in un autodromo. Dove le luci si sono spente da illo tempore e si sono perse le tracce della gioia pura.

Caro Manuel, devi perdonarci ma noi siamo così, unici nel nostro genere. Lottiamo quando non sarebbe il caso, dimenticando che ci sarebbero, invece, motivi più importanti del calcio per gridare e, soprattutto, fare gruppo per sconfiggere il male, sempre presente su questa terra maledetta. Scusa lo sfogo.
La partita. Taranto-Picerno 1-0. Sul neutro del “Fanuzzi” di Brindisi e con l’assenza di pubblico sugli spalti per decisione del Giudice Sportivo, il Taranto torna al successo. Ad essere battuto è il Picerno con il punteggio di 1-0 grazie ad un gol di Bojan Aleksic al 26′ della ripresa. Meritata la vittoria rossoblù, con gli ionici che avevano s orato la marcatura in varie circostanze; clamorose le chance capitate a Galdean e Crucitti, i quali avevano colpito rispettivamente un palo ed una traversa. Il team di mister Cazzarò sale a 9 punti in classifica, frutto di 3 affermazioni e 4 sconfitte. Domenica prossima appuntamento a Francavilla in Sinni.
 
L’intervista a Bojan Aleksic, goleador di giornata.
“Abbiamo giocato una bella partita ed abbiamo meritato la vittoria. Io e Crucitti abbiamo preso i legni nel primo tempo. Avremmo meritato molto di più in fase di realizzazione. Questa è una vittoria molto importante. Giocavamo contro la terza della classe ed abbiamo fatto comprendere loro la nostra forza. E’ ora il momento di ritrovare la serenità. Questa volta siamo entrati in campo davvero concentrati ed abbiamo dimostrato, sin dalle prime battute, di essere più forti dei nostri avversari. Ora, dovrebbe essere iniziato il nostro campionato. Sono convinto della nostra forza. Questa vittoria è di tutto il gruppo che ha lottato per vincere”.
Il nuovo capitano del Taranto, Claudio Miale. “Siamo partiti col ‘cuore’ giusto ed abbiamo vinto. Ora serve continuità di risultati, soprattutto in trasferta. Non abbiamo subito gol, questo è molto importante”.


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