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CON L'ANCORA-DAY, IL TARANTO SOGNA IN GRANDE E BATTE LA CAVESE

Pubblicato da: Categoria: SPORT

10
APR
2018

Un capolavoro di Taranto si mangia le mani per quanto perso nel girone d'andata. Squadra fortissima, equilibrata in tutti i reparti. Ottima dirigenza, supportata da Mister Cazzarò, uomo umile ma dal carattere tosto


“Sole sul tetto dei palazzi in costruzione, sole che batte sul campo di pallone e terra e polvere che tira vento e poi magari piove. Nino cammina che sembra un uomo, con le scarpette di gomma dura, dodici anni e il cuore pieno di paura. Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia. E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori che non hanno vinto mai, ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro… e adesso ridono dentro a un bar, e sono innamorati da dieci anni, con una donna che non hanno amato mai. Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai. Nino capì fin dal primo momento, l'allenatore sembrava contento e allora mise il cuore dentro alle scarpe e corse più veloce del vento.
Prese un pallone che sembrava stregato, accanto al piede rimaneva incollato, entrò nell'area, tirò senza guardare ed il portiere lo fece passare”.

Ascoltando le parole di un capolavoro della canzone italiana quale “lLa leva calcistica del 68” di Francesco De Gregori, ci viene in mente un viso di ragazzo con i capelli lunghi, serioso ma sorridente al momento giusto, testa bassa quando sbaglia un gol, braccia al cielo quando dà la svolta ad un match, proprio come contro la Cavese. Il trionfo del suo Taranto. Si chiama Cristiano Ancora e sogna, ancora oggi, la serie B con il Taranto. Per ora occorre uscire dall’inferno della D, per arrivare in quella serie C che fu abbandonata, inspiegabilmente, solo meno di un anno fa. Grazie Cristiano.
La partita di domenica 8 aprile. Taranto-Cavese 2-1
Nella 30^ giornata del Campionato Nazionale Serie D girone H il Taranto batte la Cavese 2-1 e raggiunge in classifica al quarto posto l'Audace Cerignola. Mister Cazzarò schiera i suoi con il collaudato 4-2-3-1 riconfermando Corbier terzino destro e rilanciando dall'inizio Cacciola; risponde la squadra di Bitetto scesa in campo con il 4-3-3 con Martiniello punta centrale e Fella-Oggiano esterni di attacco. Si fa subito vedere il Taranto dopo appena venti secondi con una staffilata da fuori area di Marsili che termina fuori dallo specchio. Replica la squadra ospite al 3' con una conclusione da fuori area di Oggiano ma Pellegrino risponde presente all'appello respingendo e distendendosi sulla sua destra. Al 5' un diagonale rasoterra di Ancora di sinistro viene respinto con i piedi da Bisogno. I metelliani si rendono pericolosi con Fella in due circostanze: al 14' una sua girata col destro finisce sull'esterno della rete alla destra di Pellegrino; al 18' il numero 10 blufoncé anticipa Pellegrino in scivolata spedendo la sfera di poco a lato. Al 21' Oggiano, dopo una serie di dribbling, conclude di potenza con la sfera che finisce fuori di poco. Al 25' Massimo raccoglie una corta respinta delle difesa rossoblù calciando di prima intenzione un rigore in movimento con la sfera che sibila accanto al palo alla sinistra di Pellegrino. Ci prova D'Agostino al 26' con un sinistro a giro che termina alto. Ghiotta occasione per gli ionici al 32': punizione di Marsili per l'accorrente Rosania che da pochi passi manda alto. Due minuti dopo Corbier in pressing riesce a sfilare la sfera alla difesa biancoblu favorendo l'inserimento di D'Agostino ma il suo tiro rasoterra viene smorzato da Lame. Al 37' D'Agostino imbecca Favetta che si accentra e conclude ma la sfera finisce fuori dallo specchio. Un minuto dopo doppia occasione per la squadra campana: Oggiano ispira il colpo di testa di Massimo, respinge Pellegrino sui piedi di Fella che in mezza girata manda la sfera a fil di palo. Al 40' un corner di Marsili trova l'incornata di Miale che finisce di poco a lato mentre poco dopo un destro a giro di D'Agostino finisce sul fondo. Nella ripresa il Taranto preme sull'acceleratore: dopo appena 50 secondi un tiro insidioso col sinistro di Lorefice impegna Bisogno che blocca distendendosi sulla sua destra. Al sesto ci prova Galdean dalla distanza ma la traiettoria è fuori misura. Al 13' cross di Marsili dalla destra per l'accorrente Favetta che colpisce in spaccata ma la sfera si impenna terminando lontano dalla porta avversaria. Al 19' azione in verticale del Taranto con Marsili che serve Lorefice che da distanza siderale colpisce la traversa. La partita è divertente e fioccano le occasioni da una parte e dall'altra. Al 22' corner di Oggiano che pesca il colpo di testa di D'Alterio ma Pellegrino è attento e smanaccia in corner. Al 23' occasione colossale per la squadra rossoblù per portarsi in vantaggio: D'Agostino imbecca Ancora che finta il tiro, rientra sul destro e manda alto da posizione favorevole. È il preludio al gol che arriva al 26': lancio lungo di Marsili a trovare Ancora che penetra in area e con un preciso piattone batte l'estremo difensore avversario. Subito dopo il gol è da libro "Cuore" l'abbraccio tra il numero 10 rossoblù e mister Cazzarò. La rete del raddoppio arriva al 34': corner di Marsili per il colpo di testa vincente sottoporta di Ancora: per l'attaccante rossoblù si tratta del quarto centro stagionale. La Cavese accorcia le distanze al 43' della ripresa con il gol realizzato da Martiniello che deposita in rete il cross rasoterra di Oggiano proveniente dalla sinistra. Dopo 5 minuti di recupero fischia la fine l'arbitro Maggio della sezione di Lodi. Il Taranto bissa così il settimo successo consecutivo allo "Iacovone": nel 2018, tra le mura amiche, la squadra rossoblù ha sempre vinto finora. Taranto F.C. 1927

Le interviste. “Non era una partita qualunque. Equilibrio o studio nel primo tempo, contro una squadra che si veniva a giocare le ultime speranze di vincere il campionato. Ma noi, in casa, siamo imbattibili.  Felice per i gol. Ma pronto a non farne più se serve a raggiungere l’obiettivo massimo. Siamo, ormai, una grande squadra”.
Un capitan Miale che sfoggia ottima cultura. Si rifà a Dante Alighieri e parla di ignavi e detrattori. Ma non si tira indietro alle critiche e afferma che, prima di tutto, in campo, occorre proteggere i più giovani. Anche a costo di prendersi un’ammonizione. “Ci resta l’amaro in bocca per la sconfitta con la Frattese. Mai digerita. Ma i miei compagni hanno compreso che è stato solo un episodio. Oggi (domenica 8 per chi legge), noi e loro, abbiamo fatto una splendida partita. E ovvio che ti viene il rammarico per quel girone d’andata quando batti le più forti e scopri che, in casa, hai sempre vinto nel girone di ritorno. Dobbiamo confermare tutto a Gragnano, domenica prossima. Non tutti amano il Taranto. Ma questo non ci importa se sappiamo chi sono”.
Mister Cazzarò. “Una grande partita, giocata per tutto il match. Sono felice. Per me, la Cavese è la squadra più forte di tutte. Felice per i due gol di Cristiano. Merita tutto  per quelle che fa sempre in campo. Abbiamo preso il gol da Martiniello perché volevamo fare il terzo. Ci sta, anche se dobbiamo ancora migliorare in difesa. Leggo di mia conferma e di compiti manageriali. Per ora aspetto che questo campionato finisca nel migliore dei modi”.

Mister Bitetto (Cavese). “Volevamo vincere ambedue. Noi abbiamo avuto tante palle gol. Non siamo stati abili a sfruttarne almeno una. Volevamo vincere, non vi è dubbio. Il Taranto ha reagito bene e vinto. Per ora continueremo a cercare il massimo obiettivo ma, ovviamente, cercheremo di farci trovare pronti se saranno play-off”.

La prossima partita. Nel prossimo turno, in programma domenica 15 aprile, la formazione ionica farà visita al Gragnano.

 



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