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COSTACURTA LANCIA UNA BOMBA SUI RIPESCAGGI DALLA D

Pubblicato da: Categoria: SPORT

16
MAG
2018

Nel prossimo campionato di Serie C saranno riempiti quanti tra i 60 posti a disposizione saranno lasciati liberi da mancate iscrizioni pescando nell'ordine una seconda squadra di A, una retrocessa dalla C e una che abbia disputato l'Interregionale, per poi ricominciare da capo con la sequenza fino ad esaurimento dei posti vacanti.

Hanno seminato il panico le dichiarazioni di Costacurta sui ripescaggi. Abbiamo cercato più informazioni possibili per cercare di capire cosa stia seriamente accadendo in Lega calcio, in merito a un cambiamento di rotta che penalizzerebbe anche il Taranto. Eccole di seguito: “Le seconde squadre che i club di A decideranno di iscrivere giocheranno in Lega Pro, occuperanno i posti dei club che non si iscrivono. Quest’anno non ci saranno ripescaggi e i “buchi” saranno occupati dai club che aderiranno al bando. Le squadre B saranno composte di calciatori under 21, con la possibilità di introdurre due fuoriquota under 23. E dovranno avere in rosa un numero minimo di giocatori convocabili per le Nazionali italiane che stiamo definendo. Le squadre parteciperanno al campionato regolarmente, potendo essere promosse o retrocedere. Con un’unica limitazione: non potranno mai giocare nel campionato della prima squadra”.   Noi affermiamo che non converrebbe a nessuno un’ipotesi del genere. Ci sono squadre, come il Taranto, che lottano per rientrare nel calcio professionistico ed altre, purtroppo, che devono, necessariamente abbandonare il professionismo. Pertanto, i rossoblu devono cercare di vincere con la Cavese la finale play-off del girone H di serie D.
Per informazione completa, vi forniamo tutte le indicazioni date dalla lega che tante squadre di D sono pronte a cercare di contrastarle con una controffensiva efficace.
‘Al via le seconde squadre dei club di Serie A nel campionato di Serie C a partire dalla prossima stagione: la delibera, apprende l'ANSA, è stata firmata dal commissario Roberto Fabbricini e prevede che dal campionato 2018-2019, in caso di "vacanze di organico" dei club di Lega Pro, le società della Lega di A possano iscrivere entro il 27 luglio prossimo squadre "con 23 calciatori, di cui 19 nati dopo il 1/o gennaio 1996", a patto che non siano inseriti nella rosa di 25 dei calciatori della prima squadra e non abbiano disputato più di 50 gare nel massimo campionato. Di questi, almeno 16 calciatori devono essere tesserati con la Figc da almeno sette stagioni sportive. Saranno possibili i passaggi dalla prima squadra alla seconda, a meno che il giocatore non raggiunga nella prossima stagione 5 presenze in prima squadra. Alle seconde squadre sarà consentita la promozione in Serie B, ma non oltre, e in caso di compresenza con la prima squadra (retrocessione di una e promozione dell'altra) sarà la seconda squadra a dover disputare il campionato inferiore.
Costacurta: "Seconde squadre per colmare il gap". È una riforma di cui il calcio italiano sentiva l'esigenza per allinearci e per provare a colmare il gap con gli altri movimenti calcistici europei'': così il vice commissario Figc, Alessandro Costacurta, commenta il via libera alle seconde squadre nella nota con la quale la Federcalcio ha annunciato la firma della delibera. Costacurta sottolinea che la riforma ''consentirà a tanti giovani calciatori di maturare e far crescere la qualità dei nostri campionati e delle Nazionali azzurre, a partire dall'Under 21".

La riforma delle seconde squadre, sottolinea la Figc nella sua nota, avverrà dal prossimo campionato "con i ripescaggi", per poi andare a regime dal campionato 2019-2020. Ovvero, per il prossimo campionato di Serie C saranno riempiti quanti tra i 60 posti a disposizione saranno lasciati liberi da mancate iscrizioni pescando nell'ordine una seconda squadra di A, una retrocessa dalla C e una che abbia disputato l'Interregionale, per poi ricominciare da capo con la sequenza fino ad esaurimento dei posti vacanti. Poi, si valuterà l'assetto definitivo dei campionati per la stagione successiva’.



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