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Pensare positivo/Come se fosse facile

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

30
AGO
2013
Può succedere che al rientro la ripresa lavorativa risulti particolarmente faticosa. Anche se si sono passate delle vacanze riposanti capita molto spesso di fare fatica a ripartire. Cosa fare? Ecco qualche consiglio per voi  
 
E’ iniziato il controesodo, per la quasi totalità del popolo vacanziero. La restante parte farà le ferie intelligenti, a settembre/ottobre, a costi inferiori e senza lunghe code in autostrada e attese interminabili al check-in.
C’è chi invece non è partito e non ha intenzione, voglia, tempo, denaro per farlo. Beh, perlomeno questi ultimi non dovranno preoccuparsi di soffrire della sindrome da rientro, una vera e propria combinazione di stati d’animo e psicofisici, caratteristica della fine delle vacanze estive. Alcuni di noi soffrono svariate settimane prima di riprendersi del tutto, con conseguenze spiacevoli per la nostra salute, altri pochi giorni smaltiscono “la sbornia”.
I sintomi della depressione da rientro, secondo gli esperti, sono facilmente riconoscibili, con alte probabilità i vacanzieri tornando a casa dalle vacanze potrebbero avvertire stati d’ansia, stato d’ansia, noia, apatia, insonnia, aggressività, malinconia! Sfido a non esserlo passando da uno stato in completo relax senza sveglia, senza i rumori assordanti della città,  con buon cibo consumato  senza a fretta, in compagnia di amici  familiari o ai parenti, risate, scherzi, sole, mare e “chi più ne ha più ne metta”. Diciamolo: il rientro non è duro, è durissimo. 
Nel mio solito sondaggio “Social”, c’è chi sostiene (come Valentina Valentina) che questi in realtà sono i sintomi, al contrario, da rientro del “ancora senza lavoro”, o di Marinella Maggi, Mariano Scarciglia, Rita Paola Maietta che di vacanze non hanno visto nemmeno l’ombra! 
Quindi mi pare di capire che con o senza lavoro siamo in ogni modo depressi e bisogna ricorrere ai ripari per non rischiare di rovinare i bei ricordi delle ultime settimane di vacanza, o magari ledere cosa c’è di buono nella nostra vita: famiglia, figli, fidanzati, cadendo in uno stato di tristezza profonda e diventando intrattabili.  E io ne solo qualcosa! 
Il rimedio? Secondo alcuni esperti (psicologi, medici, sociologi) intervistati dal Time occorre fare cose del tipo: restare a occhi chiusi per qualche minuto la mattina prima di scendere dal letto richiamando alla mente i luoghi esotici delle vacanze (se uno c’è stato!);  ricordarci i propositi fatti per migliorare la nostra vita quando eravamo ancora in vacanza, ci vorranno almeno tre settimane per metterli in pratica e poi si dovrà tirarne le somme; mettere le foto della vacanza sulla scrivania e guardarle intensamente prima di rispondere al telefono; stringere tra le mani un oggetto che ci siamo portati dalle vacanze: secondo la scienza psicometrica, aiuterebbe a far riaffiorare le sensazioni positive, meglio se tornare a casa qualche giorno prima del rientro a  lavoro. Anticipare mentalmente il vostro rientro qualche giorno prima, può aiutarvi a prepararvi al ritorno alla vita di tutti giorni affrontando la realtà per tempo. Questo non vuol dire cominciare a pensarci una settimana prima; anticipare troppo, al contrario, non vi permetterà di assaporare momento dopo momento, nel presente, la vostra vacanza. In realtà la soluzione che state leggendo adesso è irrealizzabile se siete  rientrati stanotte e il guaio è già fatto!
In questo caso cosa fare niente panico: FERMATEVI  un solo attimo, cercate di elencare per ordine di importanza e intensità i ritmi che vi hanno stressato durante gli ultimi mesi prima di andare in ferie. E’ questo il momento di cominciare bene per vivere meglio! La differenza rispetto allo scorso anno è che adesso potete farlo. Sembra vero! 
 



Commenti:

Rita 16/SET/2013

Brava Serena :-)

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