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Categoria: ATTUALITA'
Il rapper locorotondese Gianluca Baffa emerge dallo scenario underground pugliese, “Fuori di testa” proprio come il suo ultimo singolo, un videoclip musicale che in pochissime ore aveva già superato le mille visualizzazioni
Un rapper “fuori di testa” proprio come il suo ultimo singolo, estratto dal nuovo mixtape di Dj GFK, sorprendentemente introdotto dall’affermato Tormento: un videoclip musicale che ha collezionato un numero importante di visualizzazioni: merito della grinta del cantante locorotondese Gianluca Baffa, in arte IRUSH, e delle abilità di editing del regista Domenico Maffei. Una grinta che andrebbe valorizzata e premiata a livello locale e non solo. Il giovane Irush, infatti, punta in alto e non sospende i suoi progetti musicali per nulla al mondo, nemmeno dinanzi agli svariati tipi di ostacoli che una piccola realtà paesana può predisporre con frequenza sul cammino di un artista Hardcore.
Irush procede a passo deciso, seguendo una passione che lo guida sin dall’infanzia, scrivendo e cantando i suoi pezzi, giocando la carta del web come vetrina. Ed è una carta alternativa a quella degli ormai sdoganati Talent Show.
Il nostro rapper definisce i suoi esordi come “una soddisfazione che galleggia su un mare di critiche”. E di esordi si parla sin dal 2009, quando Irush fonda con Gigman (Angelo Andrea Calella) la G-Twice Production: una vera e propria etichetta discografica indipendente che si occupa di promuovere nuovi artisti locali. Il primo singolo che emerge da questo progetto è “Viaggio fra sicari”, che farà a sua volta parte del primo album di Irush, intitolato “Transizione”. Nel 2012 viene promosso il suo street album, intitolato “Coscienza” e composto da basi edite e inedite di H.Z.O. e Gianfranco Fuso. Il disco include il singolo “Mai”, rivelatosi un videoclip di successo su You Tube quasi quanto l’ultimo “Fuori di testa”.
Ma cos’è, allora, per Gianluca Baffa il rap?
«Fondamentalmente è una forma di protesta che parte da un disagio personale che coinvolge più persone in precise situazioni. Io, personalmente, uso il rap per cercare di far partire una rivoluzione prima di tutto in noi stessi. Scrivo ciò che vedo e ciò che vivo, penso a quale sia il consiglio migliore da dare a chi mi ascolta, perché io stesso ho sempre ascoltato canzoni che in qualsiasi momento hanno saputo consigliarmi la cosa giusta da fare».
Ci sono dei pregiudizi sul vostro ambiente musicale?
«A tutti quelli che dicono che l'hip-hop è un cumulo di droga, donne e alcool, rispondo che non è così. Questo è solo quello che la società vuole farci male interpretare. Infatti lo stesso 2pac scrive pezzi contro la droga, contro lo spaccio e i soldi sporchi e ha seriamente dei sani principi. Non a caso credo che solo chi abbia davvero dei sani principi possa dare un buon messaggio; il fatto di colorirlo con parole e scene forti, poi, fa parte dell’intento di imprimere con forza tale messaggio nelle menti di chi ascolta».
Allora quali sono i tuoi valori?
«La maturità è fondamentale nel rap. L'umiltà è fondamentale. Avere coraggio è fondamentale: perché devi dire ciò che gli altri magari non hanno il coraggio di dire!
“Fuori di testa” può sembrare un motivetto simpatico e orecchiabile che richiama a una festa, in realtà è tutto l'opposto. L’espressione “fuori di testa” è riferita al fatto che si sta davvero andando fuori dagli schemi: si stanno perdendo i veri valori, si sta esagerando su tutto senza poi pensare alle conseguenze. Tutto in questa canzone ruota attorno al male che provoca piacere apparente».
Irush ci lascia col fiato sospeso, non anticipa i suoi progetti imminenti o futuri ma afferma che non mancheranno le novità. Nel frattempo prosegue i suoi concerti da Taranto a Bari e noi conterranei non possiamo far altro che augurargli tanta meritata fortuna.
