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Pene più severe/Verso una nuova sensibilità

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

6
SET
2013
A San Vito un uomo viene arrestato perché colto a picchiare la moglie. Un caso come tanti, direte voi, e invece è la prima volta che a Taranto si applica la nuova Legge Antiviolenza
 
Finalmente si ha l’intenzione di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime. Il caso in questione ha visto gli Agenti della Polizia di Stato trarre in arresto un uomo di 48 anni, perché resosi responsabile di sequestro di persona, minacce gravi, lesioni e maltrattamenti in famiglia. A san Vito, un Sovrintendente della Polizia di Stato, mentre percorreva Viale Ionio, ha notato tra gli alberi un’auto e dal lato passeggero una donna che urlava e muoveva vistosamente un braccio in segno di richiesta di aiuto. Il Sovrintendente di Polizia ha raggiunto l’auto seminascosta tra gli alberi e ha notato che l’uomo alla guida della macchina, con inaudita violenza impediva alla donna di uscire dall’auto mentre si dimenava e urlava “aiuto”. L’uomo è stato bloccato e tratto in arresto presso la Casa Circondariale di Via Magli. La donna, a causa della violenta aggressione, è stata trasportata con l’ambulanza presso l’Ospedale SS. Annunziata, dove i sanitari le hanno riscontrato un trauma cranico in policontusione ed escoriazioni su varie parti del corpo. In seguito la donna ha raccontato negli Uffici di Polizia che l’uomo è suo marito e che da anni subisce ogni tipo di maltrattamenti e violenze fisiche, anche in presenza dei loro due figli, uno dei quali già maggiorenne. Il marito inoltre, prima che fosse tratto in arresto, nel percuoterla in auto, l’ha minacciata di morte. Un episodio come tanti, che ancora spesso, passano inosservati o normali, quasi come fosse normale e legittimo per il marito picchiare la propria moglie. Probabilmente se il poliziotto non fosse intervenuto, l’episodio avrebbe avuto risvolti tragici e probabilmente la donna non avrebbe mai confessato le violenze che chissà da quanto tempo subìva, così come la maggior parte delle donne che le subiscono all’interno dell’ambiente familiare. L’arresto in questione è il primo operato ai sensi del nuovo Decreto Legge (D.L. 14.8.2013, n.93) che prevede, come in questo caso, l’arresto immediato. Finalmente un passo avanti nell’ambito di difesa dei diritti, importante per il verificarsi di azioni mirate e concrete; certo è utile il lavoro di molte associazioni che offrono sostegno legale e psicologico alle donne che subiscono violenza, ma è altrettanto notevole quante donne ancora non hanno il coraggio di reagire, ognuna  spinta dalla sua motivazione, restringendo parecchio il campo di intervento.
 


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