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Paisiello addio/Taranto città chiusa

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

1
NOV
2013
Dopo Taranto Isola Verde anche l’Istituto Musicale  rischia  di chiudere; il mondo politico e culturale insorge ma la burocrazia non fa sconti
Dire “Istituto Musicale Paisiello” è come presentare un bigliettino da visita; l’altro giorno mi è capitato di assistere a una gara musicale in una trasmissione mattutina nazionale, in cui hanno vinto i ragazzi del Paisiello di Taranto, conosciutissimo da tutti per la sua storia e la sua formazione musicale. Con i suoi quasi novant’anni di storia, è la più antica istituzione musicale pugliese, ha attualmente circa 70 docenti e poco più di 500 studenti provenienti non solo dalla provincia ionica, ma anche da quelle limitrofe oltre che dalla Basilicata e dall’alta Calabria, coprendo di fatto un’utenza di circa un milione di abitanti. Un fiore all’occhiello per la provincia ionica, che oggi rischia seriamente di dover chiudere: più precisamente, sarà messo in liquidazione dal 1 gennaio 2014. L’ Istituto chiede a quanto pare, il trasferimento della propria gestione dalla Provincia allo Stato, come del resto prevede la legge di riforma dei Conservatori di Musica, legge 508/99. Adesso, a fronte di questa richiesta motivata del Consiglio accademico, ci si ritrova in una condizione di pre-liquidazione che mortifica anni di lotte, sacrifici e impegno di centinaia di docenti e studenti. Un'eccellenza formativa che rischia di essere cancellata da un colpo di spugna burocratico, ragionieristico, che tratta la cultura e la formazione come una qualsiasi posta di bilancio. Qualche giorno fa, è intervenuta il Consigliere Regionale Annarita Lemma, scrivendo una lettera  al Commissario straordinario della Provincia di Taranto Mario Tafaro, in cui evidenzia come non possano essere sufficienti i poteri che la legge assegna a un commissario straordinario (poteri di Giunta e Consiglio provinciale), per legittimare dal punto di vista della opportunità, una scelta così netta e fortemente penalizzante per la provincia ionica. Se così fosse,  saremmo di fronte ad una prospettiva di riduzione drastica dell'offerta formativa del Liceo musicale che passerebbe anche dalla procedura di mobilità del personale; azione che seguirebbe a ruota il taglio degli amministrativi, del personale di sorveglianza e della stessa sede. Annarita Lemma chiede apertamente al Prefetto, di soprassedere e di coinvolgere in questo percorso gli attori protagonisti di una grande storia come quella che il Paisiello vive da decenni. Docenti, studenti e rappresentanti eletti del territorio non possono restare indifferenti di fronte a una scelta che in pochi mesi annullerebbe speranze, passioni e prospettive.  Certo che sul futuro dell'Istituto Paisiello, sul quale incombe il rischio chiusura e per il quale da anni si parla di trasformazione in Conservatorio statale, se ne discute da anni; gli studenti ne sentono parlare ogni anno e sperano che possa diventare un corso di laurea universitario e che lo Stato possa sul serio sostenerlo. Anche il consigliere regionale PdL, Arnaldo Sala, ricorda che già nel 2010, la Provincia guidata da Gianni Florido, aveva l’intenzione di avviare un procedimento di statizzazione del “Paisiello”, che avrebbe fatto diventare il nostro “Paisiello” un conservatorio statale di Musica. Si ricorda a riguardo, l’intervento di qualche anno fa della consigliera provinciale Marilena Di Noi (Sd), sulla vicenda della chiusura delle sedi decentrate del Liceo musicale “Paisiello” a Martina, Grottaglie, Massafra e Laterza. Rimane ad ogni modo un velo di mistero sulla vicenda, in quanto né gli studenti, mortificati e scoraggiati da questa notizia ridondante, riescono a riportare informazioni precise, né gli insegnanti che probabilmente preferiscono non parlarne, per non rischiare di crederci troppo.
 


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