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Cataldo Renna/Attenti al Sindaco!

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

31
GEN
2014
Con il Consigliere comunale di Taranto si parla di amministrazione («bocciatura totale»), Amiu («che la Corte dei Conti faccia bene i conti»), e di una sentenza storica che farà da apripista a chi subisce i veleni dell’Ilva
 
 
Consigliere Renna, come giudica l’attività amministrativa della Giunta Stefano bis?
«Attività amministrativa? Credo che questa Amministrazione comunale non sappia cosa voglia dire attività amministrativa. Per quello che mi riguarda siamo di fronte a una totale assenza di gestione della cosa pubblica, e in alcuni casi la gestione è davvero preoccupante. Se vuole un mio giudizio su questa giunta Stefano bis, io sono pienamente convinto del totale fallimento di essa. Se fossi in lui mi sarei dimesso già da ben molto tempo. Questa mia considerazione, come ben sapete, non è una affermazione personale, ma si associa perfettamente alla notizia del nostro sindaco, fanalino di coda nella lista dei migliori sindaci italiani. Quindi, per me è una bocciatura totale!».
 
Crede che la città di Taranto sia stanca di subire in continuazione delle scelte poco produttive?
«Credo che oramai la città di Taranto sia ben stufa di questi esponenti politici-istituzionali. Sono state fatte numerose scelte poco produttive, o meglio, scadenti.  Taranto ha bisogno necessariamente e urgentemente di altro, ha bisogno di persone attente al territorio e capaci di portare delle soluzioni concrete ai cittadini. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo, tutto questo non si può più accettare. Se continuiamo con questo passo, credo che la nostra città non sarà neanche più riportata nelle cartine geografiche dei siti produttivi più efficienti». 
 
Vuole dirci i problemi irrisolti da questa Amministrazione comunale? 
«Forse, impiegherei minor tempo se dicessi i problemi risolti da questa Amministrazione comunale. Uno tra tutti è il nodo ambientale. Credo che questo tema sia stato poco seguito, anzi seguito malissimo da parte degli attuali amministratori e del Sindaco in primis, tanto è che ad oggi risulta anche indagato, e ancora ahimé ancora in carica. Possiamo parlare dei tanti soldi spesi per gli incarichi esterni affidati a legali, alle scelte politiche verso l’indirizzamento di alcune somme, quando potevano benissimo essere utilizzate in altri settori più critici. La questione Amiu, con un debito di circa 20 milioni di euro, e a pagare siamo sempre noi poveri cittadini. Spero, almeno, che chi di competenza, faccia le sue verifiche e prenda provvedimenti. Scusate il gioco di parole, ma spero che la Corte dei Conti faccia bene i conti!».
 
E’ recente la notizia che il Presidente della Terza sezione civile del Tribunale di Taranto ha accolto la domanda presentata, sostenuta dall’Avv. Condemi, dal proprietario di un appartamento nel rione Tamburi, che sorge a poche centinaia di metri dallo stabilimento Ilva. Per voi questa sentenza rappresenta una vittoria?
Certo, questa è stata davvero una bella notizia. E come quando l’ultima squadra in classifica vince fuori casa contro la prima. Tutto questo è paragonabile alla vittoria della Coppa del Mondo contro la Corruzione. E’ stata una grande vittoria per Taranto e per il movimento Condemi. Nel 2010 proprio l’avvocato Condemi aveva trascinato in aula il colosso dell’acciaio, invocando il risarcimento per il suo assistito, che riceveva fumi e polveri dell’Ilva nella sua casa dei Tamburi. Dopo tre lunghi anni di battaglia, il giudice ci ha dato ragione; e ora sono già in fase di istruttoria altre 149 pratiche, con citazione già depositate a Palazzo di Giustizia». 
 
Cosa si sente di dire ai tarantini?
«Cosa dire… il 70% dei cittadini al ballottaggio ha votato per questo sindaco, cari cittadini non sbagliate più!»
 


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