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DR JEKYLL O MR HYDE?

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

28
FEB
2014
Una settimana fa, da queste colonne, avevo ribadito l’auspicio che l’arrivo del ciclone Renzi, sebbene in forme deprecabili dal punto di vista costituzionale, nel panorama asfittico e depresso dei Premier che si sono succeduti negli ultimi tre anni potesse portare beneficio alla politica italiana e soprattutto alla qualità della vita degli italiani. Confesso di essere disorientato e confuso dopo i primi atti ufficiali del guascone toscano. Le dichiarazioni programmatiche del nuovo capo del governo, fatte al Senato e alla Camera in occasione del voto di fiducia, rientrano perfettamente nello stile comunicativo molto irrituale del nuovo inquilino di palazzo Chigi e, soprattutto, danno continuità al progetto di cambiamento della macchina dello Stato che Matteo sta portando avanti con buona perseveranza fin dai tempi ormai lontani, novembre 2010, della prima Leopolda. Entusiasmante, per quel che mi riguarda, il fatto che per la prima volta forse nella storia repubblicana, un Presidente del Consiglio indichi nella Scuola la priorità assoluta del suo governo, parlandone in termini di investimenti strutturali ma anche di carattere etico. Interventi strutturali di alcuni miliardi di euro per ridare dignità di accoglienza ad edifici spesso fatiscenti e pericolosi per studenti e docenti; interventi di carattere etico per ridare dignità a un corpo docente che nel corso degli ultimi decenni è stato umiliato da trattamenti economici indegni di un paese civile ed esposto alla gogna di studenti e famiglie che hanno smarrito il senso della misura e del rispetto che si deve a chi, giorno dopo giorno, si occupa di formare le coscienze degli uomini e delle donne di domani. Diversi altri passaggi del discorso programmatico non possono non essere condivisi, dalle questioni del lavoro al pagamento dei debiti dello stato nei confronti delle imprese, dalla lotta all’eccesso di burocrazia che strozza imprese e famiglie, dal sostegno concreto alle famiglie in difficoltà alla creazione di opportunità per i giovani e via di questo passo. Molti si sono affrettati a criticare aspramente i contenuti del programma accusando Renzi di aver fatto un elenco di buone intenzioni senza dare sostanza al come e dove reperire le risorse economiche per realizzarle. Critica banale. Sfido chiunque a ricordarmi un discorso programmatico di uno dei Premier che si sono succeduti nelle legislature della Repubblica che contenesse numeri e cifre certe. Quel che invece mi provoca sconcerto è la deludente compagine ministeriale presentata da Renzi, questa si inappropriata a realizzare l’ambizioso programma enunciato. Personaggi mediocri come Angelino Alfano, Lupi, Orlando, Franceschini (uomo per tutte le stagioni e per tutte le bandiere) sono privi delle qualità intellettuali ed anche morali per affrontare il processo di rigenerazione delle istituzioni e della macchina statale che sono l’obiettivo primario di Renzi. Ma il peggio che potesse capitarci è stata la nomina a ministro dell’economia di Padoan. Con questa nomina è stata garantita la perfetta continuità con tutti i macabri personaggi che ci hanno portato alla bancarotta e parlo di Ciampi, Prodi, Monti, Fornero, Letta e compagnia cantante. Con questa nomina abbiamo ribadito la sudditanza economica e finanziaria alla Germania, alla becera tecnocrazia dell’Unione Europea, alla Banca Centrale Europea (per buona pace di Draghi!), al Fondo Monetario Internazionale, alle organizzazioni per delinquere rappresentate dalle società di rating, alla Trilaterale di Rockefeller e al Gruppo Bilderberg. Come pensi Presidente Renzi di poter realizzare il tuo programma di riforme se le chiavi della borsa le hai consegnate a tutti i poteri forti che spadroneggiano in Europa dalla famigerata e maledetta data dell’introduzione della moneta unica? Allora mi chiedo, disorientato e confuso, chi sei davvero Presidente Renzi? Chi si nasconde in realtà sotto il sorriso accattivante e la battuta salace, il buon Dr jekyll o il perfido Mr Hyde?
 


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