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Curarsi con la cannabis: in Puglia ora si può

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

22
LUG
2014

 

Un passo di grande civiltà è stato mosso oggi dal Consiglio Regionale della Puglia che si è espresso favorevolmente, all’unanimità dei presenti, sulla legge che consente l'avvio di progetti pilota per la sperimentazione di medicinali da cannabinoidi.

La proposta prevede che la Regione Puglia possa sperimentare progetti pilota, in collaborazione con lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze o con altri soggetti autorizzati, per produrre medicinali cannabinoidi.

La Regione potrà inoltre attivare partnership di ricerca e valutazione con le Università di Puglia, associazioni degli utenti ed altri soggetti portatori di interesse o di competenze specifiche.

Infine, per ridurre le spese relative all'acquisto e alla preparazione di medicinali cannabinoidi, la Giunta Regionale verificherà, entro 3 mesi dall'entrata in vigore della legge, la possibilità di centralizzare acquisti, stoccaggio e distribuzione alle farmacie ospedaliere abilitate, avvalendosi di strutture regionali.

La norma consente di attivare un percorso virtuoso coerente con le politiche della Regione Puglia, tra le prime in Italia a sperimentare la somministrazione controllata, attraverso le strutture sanitarie, della cannabis a fini terapeutici, messa a regime, in particolare in tutte le farmacie della ASL di Lecce.

Grande la soddisfazione consigliere regionale e proponente della legge, Sergio Blasi:

“Con questa legge la Regione Puglia si pone all’avanguardia in Italia su un tema delicato quanto urgente: la coltivazione di cannabis destinata alla produzione di farmaci. Ciò consentirà al sistema sanitario e ai cittadini - che già hanno la possibilità di usufruire di queste cure in via sperimentale - un grande risparmio economico nell’acquisto di questi medicinali.

Questa è una legge di grande civiltà e un segnale al governo nazionale per sollecitarlo su un tema che riguarda migliaia di malati. In Puglia abbiamo scelto ancora una volta di sfidare il pregiudizio e superare le diffidenze, perché è così che la Storia avanza. Lo abbiamo fatto condividendo questo percorso con le associazioni dei malati che usano i farmaci da cannabinoidi e proprio questa scelta ha dato alla proposta di legge la pertinenza ed l’efficacia che produrranno veri benefici per chi ha bisogno di curarsi.”



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