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Vita da cani/La logica del branco…

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

5
SET
2014
Il fenomeno del randagismo a Taranto ha raggiunto livelli allarmanti: a distanza di un anno sono raddoppiati gli abbandoni dei cani, che vanno a provocare seri danni ai cittadini
Durante l’estate sono giunte diverse segnalazioni riguardanti il grave fenomeno del randagismo in alcune zone del sud Italia; lo riportano le segnalazioni in radio, i Comuni e soprattutto lo attesta l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali). In particolare lungo la litoranea che da Taranto porta a Maruggio ci è stato riferito che la situazione dei cani randagi è alquanto drammatica: gruppi di cani abbandonati radunati in branco che vagano affamati nell'indifferenza generale.  Alcuni di questi cani addirittura, risultano ricoperti di piaghe e ridotti a pelle e ossa a causa della fame e disidratati allo stremo. 
Tutto questo avviene in Italia in piena violazione della “Legge Nazionale 281/1991 sulla prevenzione del randagismo”.
Ricordiamo che stando al DPR n. 320/1954 “Regolamento di Polizia Veterinaria” e alla già citata Legge 281/91, il Sindaco deve farsi carico del mantenimento dei cani randagi, provvedendo alla loro cattura e idonea collocazione presso un canile municipale o convenzionato.
Ben consci della situazione in cui versano molti canili in Italia, l’OIPA auspica che perlomeno si faccia fronte a questa situazione intervenendo con dei programmi di sterilizzazioni e di cura e assistenza per gli animali bisognosi, così come previsto dalla Legge Regionale Puglia n. 12 del 1995 che prevede che “i cani che vivono nei caseggiati, quartieri o rioni in cui gruppi di persone, coordinate da un tutore responsabile, dichiarino di accettare l'animale e provvedano a fornirgli mantenimento, assistenza e quant' altro necessario al suo benessere nel rispetto di quanto previsto dal regolamento di Polizia veterinaria DPR 8 febbraio 1954, n. 320, e dall' art. 672 del Codice penale; tali cani devono possedere i requisiti di salubrità, essere sterilizzati e iscritti all'anagrafe a nome del tutore responsabile, che assume tutti gli obblighi del proprietario ai fini della presente legge”. Il problema è che tale legge non sempre viene applicata e purtroppo quasi nessuno si fa carico della situazione, a parte qualche singolo cittadino, cercando di ottemperare attraverso le collette per sterilizzare le femmine, per esempio. Cosa succede a Taranto quindi? Nonostante ci siano state diverse segnalazioni in passato, che riportavano episodi spiacevoli accaduti nelle periferie della città e nonostante l’Amministrazione comunale sia stata allertata più volte, tali episodi continuano ad accadere anche nel traffico cittadino. Solo qualche giorno fa una donna, mentre camminava in pieno giorno in via Alto Adige, è stata aggredita da un branco di cani; i cani incattiviti per fame o chissà, perché abbandonati e maltrattati in passato, le si sono avvinghiati ai polpacci provocandole ferite importanti. Nessuno è intervenuto, o meglio, nessuno ha potuto far nulla, è bastato un attimo. I cani poi hanno continuato a circolare liberi, senza che l’ente preposto sia intervenuto per allontanarli e magari trovare loro rifugio nei canili addetti.  «Purtroppo anche questo lassismo sul randagismo è Taranto» ha dichiarato la donna vittima dell’aggressione. Il problema come sappiamo è a monte, i canili sono pieni e sopprimere i cani è ovviamente da tenere fuori considerazione. 
L’OIPA chiede alla Provincia di Taranto e alla Regione Puglia di intervenire per far fronte al grave fenomeno del randagismo esistente sul proprio territorio e noi di Extra Magazine ci associamo all’Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
 



Commenti:

Maria 9/GEN/2015

Lui ha pensato a fare qualcosa contro il randagismo:http://www.liquida.it/tiziano-motti/?coolbox=0_99_0_31768451#?coolbox=0_99_0_32083820

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