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Tempo scaduto /«Qui si muore, agite in fretta»

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

21
NOV
2014
«La questione Ilva è una ferita troppo profonda per Taranto». L’Ugl Taranto dichiara lo stato di agitazione del settore logistica e viabilità e del comparto metalmeccanici ionici
 
Le aziende dell’indotto sono in gravissimo deficit economico e di conseguenza, chi ne paga le spese per primi sono i lavoratori. Gli 81 milioni di euro in arrivo per pagamento stipendi e tredicesime sono solo per il personale diretto dell’azienda, invece per gli altri, per i lavoratori esterni quale scenario si prospetta? Di certo c’è che di questo passo, le aziende fornitrici chiuderanno tutte. Il Governo pare non abbia la minima idea di come venir fuori da questa “storia”, così intanto, la gente muore di malattia e tra pochissimo morirà anche di fame. 
La mancanza di lavoro è diventata una questione sociale, con migliaia di famiglie prive di ogni reddito, di assistenza e prospettive per il futuro. Abbiamo un tasso di inoccupati tra i giovani tra il più alto in assoluto, anche il livello dei disoccupati tra i 45 e i 55 anni è in fortissimo aumento. E come si può pensare di ricollocare questi lavoratori in un mercato oramai inesistente? Il tempo delle “guerre” tra partiti, governi e poteri forti deve finire. Se un piano industriale non arriverà entro dicembre, se non si sceglierà veramente cosa fare dell’Ilva, allora vuol dire che si è già deciso, che Taranto deve morire in un modo o in un altro.
Appare chiaro che in questo momento il “caso Taranto” rappresenta il punto cruciale di ogni campagna elettorale, il bacino di voti dei disperati che chiedono aiuto, un aiuto vero, reale e concreto, che non sia solo per il loro immediato ma per il futuro dei loro figli. Taranto è prima di tutto una città fatta di persone, di lavoratori, di gente onesta e operosa, di maestranze qualificate e riconosciute in tutto il mondo, non è un posto per spietati speculatori. Qui si gioca con la vita, il lavoro e la salute. Ma ci rendiamo conto che le soluzioni possibili ci sono? E quand’anche fossero onerose, si devono comunque attuare per salvare la vita, il lavoro, la città e la gente. Si deve intervenire rapidamente e nel migliore dei modi. Dalle bonifiche alla riqualificazione, dalla logistica al turismo, dallo sviluppo urbano all’urbanistica a misura di famiglia; si può e si deve fare tanto. Il tempo delle attese per noi è ormai scaduto, bisogna agire in fretta: per questo in accordo con i segretari ionici di categoria Martino Greco e Nicola Vitale, l’Ugl Taranto dichiara lo stato di agitazione del settore logistica e viabilità e del comparto metalmeccanici per tutti gli iscritti alla sigla che in forma diretta o indiretta, lavorano per l’Ilva e per le aziende dell’indotto.
*Segretario Generale Ugl Taranto 
 


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