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Caso Alenia/ Chiovara chiama Chiarelli

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

16
GEN
2015
Lo stabilimento apre le porte ai rumeni e manda via gli italiani. Il consigliere comunale di Forza Italia di Grottaglie chiede al parlamentare martinese di intervenire con un’interrogazione al Ministro dell'Economia e delle Finanze
E’ polemica sullo stabilimento Alenia Aermacchi di Grottaglie, dopo il rinnovo dei contratti di somministrazione lavoro, i cosiddetti “interinali”, scaduti il 31 dicembre scorso, e rinnovati solo per i lavoratori rumeni. Infatti 40 di questi continueranno a lavorare, mentre per i 38 italiani assunti da due anni nulla da fare. Per loro nessun rinnovo.
Sul tema è intervenuto il consigliere comunale di Forza Italia grottagliese Davide Chiovara: «Ricordo a tutti che Alenia Aermacchi è una azienda di Finmeccanica, il gruppo industriale il cui maggiore azionista è il Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano, e che, soprattutto, lo stabilimento Grottaglie ha usufruito nel tempo di ingenti finanziamenti pubblici.
Personalmente non ho niente contro i lavoratori stranieri, in un mondo globalizzato non hanno senso anacronistici campanilismi e discriminazioni, ma una azienda pubblica finanziata con i soldi dei cittadini italiani, che indirettamente ne sono i maggiori azionisti, non può non avere tra i suoi obiettivi anche il mantenimento dei livelli occupazionali nazionali e, soprattutto, lo sviluppo di aree economicamente depresse come la nostra.
Purtroppo – continua Chiovara - abbiamo appreso la notizia da fonti sindacali sulla stampa, e non direttamente dal Sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese che, evidentemente, non ne era informato!
Non è una novità: già nello scorso giugno, infatti, presentai una interrogazione per sensibilizzare su questo argomento il Consiglio comunale di Grottaglie, in particolare chiedendo che, nel rispetto della normativa, fossero adottate tutte le iniziative possibili per favorire l’assunzione di nostri giovani in Alenia Aermacchi».
Dure e forte il tono del consigliere forzista, che rivendica con forza la tutela dei lavoratori italiani, e in particolar modo della nostra provincia, investendo in prima persona il primo cittadino Alabrese.
«Nel mese di settembre -  continua Chiovara - il sindaco Alabrese mi rispose in consiglio comunale condividendo la necessità di sensibilizzare l’azienda e di creare un confronto con la stessa, annunciando che, a tal fine, aveva già chiesto un incontro ad Alenia Aermacchi: dopo oltre tre mesi a tutt’oggi non abbiamo notizia di tale iniziativa, anche solo se si sia tenuta.
Grazie allo “schiaffo in faccia” alla nostra comunità, come definire altrimenti il mancato rinnovo dei contratti dei lavori italiani, il Sindaco oggi si sveglia finalmente dal suo “torpore” istituzionale e chiede nuovamente un incontro Ad Alenia Aermacchi… Al di là delle legittime polemiche politiche, questo ultimo episodio dimostra inequivocabilmente come negli anni, non solo nelle ultime settimane quindi, l’Amministrazione comunale guidata da Ciro Alabrese non sia riuscita ad accreditarsi come interlocutore istituzionale presso Alenia Aermacchi che, infatti, dovendo assumere una decisione che interessa i livelli occupazionali del territorio, non ha sentito la necessità anche solo di “comunicarla” a chi lo governa, immaginiamoci condividerla! Non essendo in grado l’Amministrazione comunale di Ciro Alabrese – conclude il consigliere di Forza Italia - di rappresentare degnamente la nostra città e i nostri lavoratori nei confronti di Alenia Aermacchi, ho deciso di investire della questione l’onorevole Gianfranco Chiarelli, preparato rappresentante parlamentare del nostro territorio, affinché possa nei modi più opportuni, in primis con una interrogazione al Ministro dell'Economia e delle Finanze, difendere a livello centrale le legittime aspirazioni dei lavoratori del nostro territorio a vedersi tutelati nei confronti di quelli stranieri.
Tra l’altro, essendo Alenia Aermacchi una azienda pubblica che dipende direttamente dallo Stato, ritengo che sia opportuno che le nostre legittime rivendicazioni vengano tutelate a livello centrale dove potranno avere risposte concrete».
 


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