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Binari bollenti/I treni e i sindacati

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

16
GEN
2015
Che le Ferrovie Sud Est non abbiano la migliore gestione possibile non è un mistero. L’Ugl Taranto incalza con la sua denuncia, mirando in particolare a rapporti di agevolazione esistenti tra i dirigenti e un sindacato nello specifico
La segreteria provinciale Autoferrotranvieri Ugl Taranto continua a contestare la poca trasparenza e cattiva gestione delle Ferrovie Sud-Est. In merito ad alcuni episodi e faccende particolari, noi di Extra Magazine abbiamo ascoltato alcuni membri della segreteria che hanno già provveduto  a informare tutti i lavoratori delle F.S.E. delle difficoltà economiche, strutturali, organizzative che attanagliano l’ azienda,  il deficit creatosi negli ultimi anni si aggira ormai a svariati milioni di euro mettendo a grave rischio il posto di lavoro. Ecco le loro dichiarazioni. 
«Scomparsi uomini leggendari come i marchesi Bombrini (fondatori delle F.S.E.), i direttori Gallesi e Lamorgese che si sono prodigati e spesi a rendere grande l’ azienda, ora lo sfascio è da attribuire in pari misura a dirigenti aziendali e falsi sindacalisti  di alcune sigle sindacali, che hanno condiviso strategie ed obbiettivi miranti solo ed esclusivamente a mandare in rovina una bella e florida azienda di trasporto come erano le F.S.E. alcuni anni addietro. L’ UGL contesta un tale rapporto di agevolazione tra i dirigenti e alcune sigle sindacali, la Cisal in particolare, divenuto oramai un sindacato di comodo all’interno delle Ferrovie Sud-Est.  Fiore all’occhiello della regione Puglia, sicuro punto di riferimento per lavoratori pendolari e studenti, ha permesso con la sua regolarità e puntualità a molti pugliesi di poter lavorare e studiare e in tempi passati con il servizio ferroviario, assicurare e permettere il trasporto di merci varie fra cui pregiate derrate alimentari, come ben sanno gli operatori del settore pugliese. E’ triste in questi giorni per i rappresentanti dei lavoratori, partecipare a riunioni che dovrebbero gratificare e migliorare le loro condizioni per assistere  agli alti vertici aziendali,  che con tacito consenso e avvallo di alcune sigle sindacali, riducono il numero dei lavoratori, aumentando loro il carico di lavoro, svuotando così le loro figure professionali di ogni valore e rispetto. Per citare proprio uno degli ultimi incontri avuto il 4 dicembre  2014, si è firmato un accordo (che l’UGL non ha firmato) che lascia l’azienda arbitra di fare del personale ciò che meglio crede: per dare solo a due coordinatori ferroviari tre punti di parametro, questi dovranno sostenere un concorso con esame che potrebbe  vederli scalzati da altri aspiranti al ruolo, considerando che per diversi anni con il loro zelante lavoro e con grandi sacrifici (anche economici) hanno  permesso al servizio di funzionare con regolarità, oppure lavoratori da impiegare lontano dalle proprie residenze di servizio, oltre i 25 Km, senza riconoscere nessuna competenza economica.                              Che dire poi di quei lavoratori che dovrebbero essere trasferiti al D.O.T.E. (Dirigente Operativo Trazione Elettrica) di Mungivacca senza il minimo preavviso, a distanza di  100 Km dalle loro case, trasferimenti decisi per  “coprire buchi” creati sempre dagli stessi  sopra  citati.                                                                                                       E’ triste assistere a episodi come quello verificatosi il 23 dicembre in cui si è svolta una messa prenatalizia, celebrata da un prete di Mottola (come se a Taranto non ce ne fossero) organizzata dalla CISAL all’interno dei locali aziendali, occupandoli come fossero sedi private, con l’aggravante di non coinvolgere tutti i lavoratori, ma solo gli iscritti al suddetto sindacato, come se non tutti i lavoratori avessero il diritto a prendervi parte; è stato come assistere a chi abusa e con prepotenza, si assume il diritto di fare ciò che vuole. Altro episodio da segnalare è quello che fa capo a un ex segretario Cgil, attualmente componente della segreteria territoriale  CISAL, che si fa autorizzare all’utilizzo di un autobus aziendale per uso proprio, al fine di permettere ai suoi iscritti liberi dal servizio, di partecipare il giorno 04/12/2014 all’inaugurazione della sede “Associazione G. Lamorgese”  e della “Società Mutuo Soccorso autisti Ferrovie Sud Est” presso il deposito di Bari con un autobus partito da Manduria. Infine gli operatori di esercizio categoria trainante di questa azienda, che giornalmente su mezzi di cui volutamente taccio lo stato, vengono aggrediti dai nostri infuriati utenti/viaggiatori che dopo aver pagato costosi abbonamenti, vengono lasciati a terra o se fortunati, stivati e compressi sui nostri autobus. Per non parlare della nomina da parte del commissario governativo avv. Luigi Fiorillo di un numero folto di dirigenti, che non ha recano alcuna miglioria, ma al contrario ha aggravato il passivo di bilancio. Da non trascurare le assunzioni a tempo determinato fatte attraverso la società ADECCO Spa Italia, gestite senza rendere conto alcuno alle OO.SS. se non con quelle in camera caritatis, lavoratori a cui non sono noti nè compiti e retribuzione. La  Segreteria Provinciale Autoferrotranvieri UGL Taranto invita tutti i lavoratori a smettere di tacere e di non continuare a dare sostegno a queste  persone che giorno dopo giorno porteranno l’azienda alla rovina, E’ arrivato il momento di interrompere e ribaltare questa situazione, affinché ci sia trasparenza e una gestione competente!». 
 


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