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Francesco Prudenzano/ «Non solo interessi locali, ma di tutti»

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

30
GEN
2015
Lo ha dichiarato il Segretario Nazionale Ugl Intesa all’interno della riunione con il direttivo provinciale. Le priorità, quelle di sempre: Indotto Ilva, Arsenale e pubblico impiego
 
Franco Prudenzano, Segretario Nazionale Ugl Intesa giunto a Taranto per una riunione importante con il direttivo provinciale Ugl Taranto, ha espresso le sue considerazioni su questioni molto importanti, oramai considerevoli dal punto di vista nazionale oltre che locale, come quelle relative alla situazione dell’indotto Ilva, all’Arsenale di Taranto e al Pubblico Impiego. 
Segretario, qual è lo stato delle cose?
«Per quanto riguarda l’indotto in realtà è tutto come prima, la situazione sembra una presa in giro. Si diceva che stessero risolvendo il tutto, ma ancora 3000 dipendenti sono senza stipendio e c’è da dire che il Governo non ha portato nessuna novità a un tale immobilismo. La mossa del Governo è stata il solito movimento preelettorale di una maggioranza che doveva curare la propria immagine e che non è riuscita a mantenere le promesse». 
In che maniera si sta attivando l’Ugl?
«Noi dell’Ugl stiamo facendo attività tutti i giorni, ieri eravamo a un tavolo permanente; credo che se la situazione non sarà risolta in breve, esploderà. Se non sciolgono le camere e non si indicono le elezioni, non ci sarà ahimè una risposta a breve, perché non c’è un interesse diretto della politica in questo periodo. Sinceramente, ho paura che l’esasperazione porterà a fare anche delle cose più eclatanti di quello che può essere bloccare una strada: naturalmente noi stiamo con i lavoratori, perché non vogliamo assolutamente seguire le dinamiche di una politica ipocrita che fa finta di appoggiare le problematiche di una città».
E dire che non è l’unico problema dell’economia locale. 
«In parallelo c’è anche il problema dell’Arsenale che fino a qualche anno fa contava 3000 dipendenti, ora 1340 e hanno un grosso problema di impiego, nel senso che oramai le commesse al suo interno sono molto scarse, quindi il personale è lasciato a se stesso; in un’Amministrazione seria si sarebbe cercato come impiego un’altra attività, invece hanno lasciato andare le cose per inerzia e ovviamente in questo stato c’è qualcuno che se ne approfitta, che fa il furbo, ma dovremmo tentare di dare lavoro vero a queste persone, cercando di inserirli in altri ambiti dell’Amministrazione e sono sicuro che loro sarebbero contenti. La conversione dell’Arsenale in altri ambiti di produzione, sicuramente è la cosa migliore».
Tutto questo in vista di un importante riordino interno.
«Per quanto riguarda il Pubblico Impiego siamo in piena campagna elettorale, il 3 e il 5 marzo si voterà, si tratta di 3 milioni e duecentomila persone che voteranno per la segreteria generale. La nostra proposta, molto originale a mio parere, è quella di rivedere i dogmi che hanno i vecchi sindacati, il fatto di difendere sempre tutti a patto che siano iscritti, ci ha portato a una contrapposizione con ciò che è il mondo del lavoro. Il lavoratore del Pubblico Impiego viene visto come un privilegiato sempre,  perché avendo l’indeterminato nessuno può licenziarlo e contemporaneamente, non si dà un buon esempio di intensa attività all’interno dell’ufficio. Noi vogliamo stimolare quelle che sono le forze vive all’interno della Pubblica Amministrazione e pensiamo che solo noi con questo tipo di propensione, possiamo alimentare la professionalità isolando i comportamenti negativi dei nostri colleghi che danneggiano tutti gli altri, facendo una selezione accurata anche tra di noi. Stiamo cercando di attivare una qualificazione del dipendente che non equivalga ad aumentargli lo stipendio, ma ad un aumento di complessità delle procedure delle norme di lavoro, elevando la professionalità della Pubblica Amministrazione  e soltanto in questo caso, si palesa la possibilità di ricevere un corrispettivo maggiore. Dobbiamo fare un grosso passo e dare il buon esempio in controtendenza con ciò che si è sentito sin ora!». 
 


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