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Martina Franca - A tutela dell'ultimo presidio

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

15
MAG
2015

L'avvocato Mario Caroli, candidato alle regionali del 31 maggio, chiede che si eviti la scelta sciagurata della chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Martina Franca.

"L'Ufficio del Giudice di pace di Martina Franca è stato allestito cambiando sede e risparmiando sul canone di fitto e impiegando lavoratori in mobilità. La spending review è stata dunque applicata. Eppure si chiude, perché l'amministrazione comunale di Martina Franca sceglie così.
L'ufficio del Giudice di pace di Martina Franca rappresenta l'ultimo presidio giudiziario nella città. Eppure si chiude, perché l'amministrazione comunale di Martina Franca sceglie di chiudere.
L'ufficio del Giudice di pace di Martina Franca rappresenterebbe la possibilità, soprattutto per molti giovani avvocati martinesi, di condurre con minori disagi, in questo periodo difficilissimo, la professione forense. Eppure si chiude, perché una insensibile amministrazione comunale di Martina Franca sceglie di chiudere.
Non solo i circa 350 avvocati martinesi ma i cittadini tutti, che hanno nell'ufficio giudiziario di prossimità un servizio insostituibile per la soluzione spesso benevola di controversie altrimenti complicate, devono sottostare a questa incomprensibile e ingiusta decisione che è nell'amministrazione comunale di Martina Franca.
Dall'Unità d'Italia la città di Martina Franca ha sempre avuto almeno un ufficio giudiziario. L'amministrazione di Franco Ancona batterà un altro record negativo, quello di privare la città anche di questo servizio, per la prima volta nella storia d'Italia. Deve levarsi altissima la voce di protesta della popolazione martinese. Si eviti in extremis, se ancora possibile, una scelta sciagurata."




Commenti:

Anonimo 19/MAG/2015

A prescindere dalle sagge e dotte ragioni dell'avvocatura locale e dell'esigenza di una giustizia "più vicina" ai Martinesi. Con la soppressione anche del Giudice di Pace si continua a determinare la tanto scongiurata - solo a parole - "morte del Centro Storico" e in maniera -poi non del tutto irrilevante - l'ulteriore "smacco" commerciale a quei pochi esercizi di somministrazione e commerciali rimasti nel Centro Storico o nei suoi pressi. Credo che gli amministratori di questa città con la continua soppressione dei diversi uffici pubblici , nei pressi del Palazzo Ducale -posto all'interno del Centro Storico - continuano a dimostrare "distacco" verso il Centro Storico che per continuare ad essere tale e a restare bello non può continuare a patire le conseguenze dello "svuotamento": lo spopolamento è un fenomeno del tutto naturale ed ovvio e pur tuttavia non del tutto inevitabile, ad esempio con delle politiche di incentivo e/o sgravio; la chiusura degli Uffici Pubblici, poiché cosciente, appare invece quanto meno insensata e priva di alcuna giustificazione riguardo a qualsiasi primaria esigenza di tutela, preservazione e tutela dei Centri Storici. Ancor di più dopo che è prossimo anche il completamento di un parcheggio a ridosso del Centro Storico. Credo sia il caso di un ripensamento al riguardo ed in particolare sia d'obbligo l'abbandono di una politica/ modo di fare disfattista ad opera di chi si avvicenda nelle Amministrazioni. Sono da "amare" quelle persone e/o amministratori che non distruggano per il solo gusto di vanificare ciò che è stato fatto da chi ha preceduto ma - invece -chi dimostra capacità ed in grado di migliorare o utilizzare al meglio, nell'interesse della comunità, ciò che già c'è ed è stato realizzato.

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