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In cattedra!/Scuola ionica in fiamme

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

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LUG
2015

Università, disegno di legge sulla “buona scuola”, timori sull’inizio del nuovo anno scolastico in Puglia. E’ su queste tre direttrici che si sviluppa l’”incendio” che sta interessando anche la nostra Regione.

 

 

Nei giorni scorsi il Presidente del Comitato per la Qualità della Vita, Carmine Carlucci, Antonio Fornaro e Anna Maria La Neve hanno presentato alla stampa gli insegnamenti universitari per la sede di Taranto che sono stati deliberati dal Senato Accademico.

Il Dipartimento Ionico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo dell’Università degli Studi di Bari, sede di Taranto, ha deliberato per l’anno accademico 2015-16 le seguenti lauree: in Economia e Amministrazione delle Aziende; Laurea Magistrale in Strategia di Impresa e Management; Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza e Laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime afferenti a dipartimenti istituiti a Bari; per Taranto, invece, sono state approvate la Laurea in Scienze Ambientali, Informatica e Comunicazione Digitale, Professioni Sanitarie, Scienze dei Beni Culturali in Teledidattica. Proprio quest’ultima ha determinato un forte presa di posizione da parte degli studenti di terra ionica che si vedono così privati di poter frequentare dal vivo le lezioni in Scienze dei Beni Culturali, né sono valse le oltre 10.000 firme della petizione promossa dal CQV.

Funzioneranno, inoltre, nella sede di Taranto il Politecnico, Ingegneria dei Sistemi Aerospaziali, Ingegneria dell’Ambiente, Ingegneria Aerospaziale, Ingegneria dei Sistemi Avionici, Ingegneria dell’Ambiente LM. Questa offerta formativa si completa con i corsi della Lumsa in Scienze dei Servizi Sociali e del No-Profit; dell’Istituto di Studi Musicali “Giovanni Paisiello” con i corsi pre-accademici di I e II livello.

Proprio per il Paisiello sono molto allarmanti le voci relative a una possibile chiusura del prestigioso e storico Istituto se dalla Provincia non dovesse essere recuperato il denaro necessario per far fronte alle spese di gestione.

Nell’ambito della ricerca a Taranto operano il Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia, il Centro Studi Magna Grecia, il Centro Ambiente e Salute dell’Arpa e il CNR ex Talassografico.

Risultano così non attivati a Taranto la Laurea in Scienze dell’Amministrazione e della Comunicazione nelle Organizzazioni, Scienze di Beni Culturali per il Turismo, Scienze della Maricoltura e le Lauree Magistrali.

Intanto i primi sondaggi parlano di un probabile calo notevole di iscrizioni nell’Università tarantina per il prossimo anno accademico

Nel frattempo alcuni prestigiosi contenitori culturali della sede di Taranto come lo storico e glorioso Palazzo Amati alla “Ringhiera”, sono abbandonati alla mercè dei vandali.

Il CQV propone per l’utilizzo dell’Amati un centro di didattica e di ricerca che veda insieme l’Istituto Nautico dell’Archimede per quanto attiene la logistica e i trasporti, Scienze della Maricoltura, il Museo del Mare con il coinvolgimento del CNR e il presidio medico-veterinario per la fauna marina protetta..

La seconda grande proposta che il CQV presenterà al tavolo programmatico quando questo sarà insediato dal Prefetto di Taranto è la seguente: allocare i corsi del Dipartimento di Medicina presso l’Ospedale San Giovanni di Dio o presso l’Ospedale della Marina Militare.

Per questa seconda soluzione si è pronunciato favorevolmente il direttore dell’Asl di Taranto, avv. Stefano Rossi, che in un recente convegno organizzato dal CQV ha definito “un autentico gioiellino” l’Ospedale della Marina Militare di Taranto.

Lo stesso CQV proporrà la statizzazione del Paisiello e la trasformazione del Consorzio Universitario Ionico in Fondazione.

In questo contesto si inserisce il discorso relativo al disegno di legge sulla Buona Scuola, approvato nei giorni scorsi in Senato, e che continua ad accendere gli animi degli operatori scolastici, degli studenti, delle loro famiglie e di chi da decenni attende di essere immesso nei ruoli.

Nella nostra Regione sono 12.000 i docenti che sognano l’assunzione, mentre i posti vacanti sono soltanto 4.800. Pertanto (come del resto quasi sempre) la beffa ricadrà su chi pur di entrare nei ruoli sarà costretto a lasciare la nostra Regione verso quelle del Nord.

Ma non è soltanto quello delle assunzioni in ruolo il punto più rovente. Ce ne sono altri come quello che prevede dall’anno scolastico 2016-17 l’entrata in funzione di un Comitato che dovrà valutare l’operato dei dirigenti scolastici sui quali pende, come autentica minaccia, la classica spada di Damocle di un possibile licenziamento e tra i componenti del Comitato ci sarà anche un rappresentante dei genitori degli alunni.

Ci sia consentita una riflessione: ma perché solo per la scuola e nella scuola ci devono essere controlli e valutazioni dei docenti da parte di chi non entra nelle aule scolastiche e, invece, per altri settori fondamentali della nostra società, come la Sanità e la Salute, l’utente deve sempre e soltanto subire ed obbedire?

Non meno preoccupati sono i docenti che dovrebbero, se la legge arriverà definitivamente in porto, essere reclutati direttamente dai dirigenti scolastici, così ci saranno scuole di “serie A” e scuole di “serie B” con l’addio ai tradizionali e abituali trasferimenti.

Vero è che si preannunciano novità come quelle relative alle Lingue Straniere, alle Scienze Matematiche, all’Arte, all’Educazione Fisica ed Ambientale con la grande innovazione di marca tutta tarantina, perché voluta dal dott. Mario Balzanelli (direttore del 118 di Taranto), delle lezioni di Primo Soccorso, attività queste destinate ad entrare a far parte dell’organico funzionale.

Intanto c’è da aggiungere che dalle parole ai fatti acqua ne passerà sotto i classici ponti.  E’ il caso delle scuole del capoluogo ionico che necessitano non tanto di una ripitturazione, come di recente è avvenuto, ma anche, e soprattutto, di un autentico controllo sulla staticità e la sicurezza degli stessi edifici scolastici.

E’ appena il caso di ricordare la caduta di un lastrone nella scuola Viola di via Plateja all’indomani delle passate elezioni regionali.

Ma non finisce qui.

Come è noto l’Archita e il Liceo Artistico sono alla ricerca di sedi idonee ad ospitare le due numerose istituzioni scolastiche; così mentre per l’Archita sembra quasi fatta l’acquisizione della sede dell’Istituto Maria Immacolata sembra invece sfumata quella dell’ex Istituto Don Bosco di Viale Virgilio dei Salesiani  per il Liceo Artistico.

Nei giorni scorsi la Provincia ha fatto sapere che ha trovato le disponibilità finanziarie per far fronte alle spese di luce e manutenzione degli edifici scolastici della scuola secondaria superiore che ancora fanno capo a questo ente e della cui sorte si è molto parlato. Speriamo che le risorse possano bastare per l’intero anno scolastico 2015-16.

Questi i temi caldi che trovano “esca” nella torrida estate di questi ultimi giorni.

Speriamo che i temi su accennati possano trovare rapida e idonea soluzione prima dell’autunno per evitare che si dica che all’estate calda ha fatto riscontro un autunno altrettanto caldo.

 



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