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Controcorrente - Arrivederci

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

30
OTT
2015

Carissimi Lettori di Extra Magazine sono giunto anch’io al termine di questo meraviglioso viaggio nel mondo della parola scritta rappresentato dal nostro Settimanale, così come da ogni avventura editoriale che vive sul Pianeta. Con questo scritto prendo commiato da Voi dopo quattro anni di “Controcorrente” che mi auguro Vi abbiano suggerito angoli di lettura non convenzionali degli eventi interni ed internazionali che caratterizzano il nostro tempo. Le testate giornalistiche possono essere grandi o piccole in termini di tiratura di copie ma tutte, indistintamente, hanno un comune denominatore: consentono la libera circolazione delle idee su fatti ed avvenimenti che permeano la vita di tutti noi ed offrono un ampio spettro di opinioni. Per me poi, scrivere su Extra Magazine, ha rappresentato un mezzo straordinario per mantenere vivo il rapporto con la mia città, con la mia terra, con i colori ed i profumi della mia storia familiare e della mia infanzia pur restando a centinaia di chilometri di distanza. È stato il cordone ombelicale con la terra Madre che amo e mi manca nella quotidianità così come amo e mi manca la mia Madre biologica. Ma, come Natura vuole, anche questo cordone ombelicale prima o poi doveva essere tagliato per muovere altri passi, per vivere altre stimolanti realtà, per incontrare altre donne ed altri uomini con cui intrecciare nuovi fili umani ed intellettuali. Tutto questo senza dimenticare nessuno di Voi e ringraziarVi, tutti e ognuno, per la benevolenza dimostrata nel leggermi. Per tutti i Lettori di Extra Magazine permettetemi di salutare e ringraziare il Maestro Benvenuto Messia per essere stato un mio assiduo lettore e che più volte mi ha manifestato la Sua simpatia e benevolenza. Un grazie sentito a tutta la Redazione per aver reso agevole il mio contributo e all’Art Director Carmela Marangella che ho fatto disperare innumerevoli volte con i miei cronici ritardi nell’inviare gli articoli. Un ringraziamento ed un abbraccio al mio fraterno amico Francesco Mastrovito con il quale condivido, tra le altre cose, il piacere della buona musica e delle buone letture. Grazie al Direttore Rosa Colucci al cui coraggio, o forse incoscienza, devo l’esaltante ed irripetibile avventura di questi quattro anni. Parafrasando vorrei dire che gli uomini passano ma i Giornali rimangono, così prendo congedo e, in punta di piedi per non disturbare, esco dalla Comune per tornare ad essere uno di Voi, un affezionato lettore. Arrivederci!

 



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