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Gruppo di famiglia… in Parlamento!

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

18
GEN
2013

Espletate le prime formalità di inizio campagna elettorale, presentazione dei simboli e liste dei candidati, le segreterie dei partiti ed i loro leader concentrano ora le loro migliori energie per portare a conoscenza degli elettori i punti cardine dei rispettivi programmi politici, per i quali chiedono il consenso. Siamo ancora in una fase preliminare, anche se già molto calda, ma mi sembra di aver individuato alcuni cavalli di battaglia di due delle formazioni che vanno per la maggiore a livello nazionale. I progetti riguardano l’attenzione alla solidarietà sociale e la centralità della famiglia, nel solco della migliore tradizione storica e culturale delle due forze politiche che le propugnano, rispettivamente il PD di Bersani e l’UDC di Casini.

Solidarietà sociale ed attenzione alla creazione di nuovi posti di lavoro o, quantomeno, di garanzia del lavoro a chi (soprattutto giovani) si trovano in oggettiva difficoltà di intrapresa. Una prima risposta al problema il PD ce la fornisce scorrendo le liste dei candidati alle elezioni, più o meno scaturiti dalle “parlamentarie” (orrido sinonimo inventato probabilmente da qualcuno che, dopo una notte di bagordi ed eccessive libagioni, ha voluto dare una rappresentazione plastica dello stato d’animo di chi rende l’anima a Dio, o al diavolo se preferite). In queste troviamo in posizioni “protette”, dove solo una gallina, animale notoriamente stupido, riuscirebbe nell’impresa di non farsi eleggere, un lungo elenco di “famigli”, portaborse e lacchè vari in cerca di occupazione (di scranni parlamentari ovviamente). Qualche nome?
Marietta Tiddei, figlia di Pietro sindaco di Civitavecchia ed ex parlamentare PD, nel Lazio. Flavia Nardelli, figlia del grande notabile DC Flaminio Piccoli, capolista in Sicilia. Nella stessa lista troviamo Daniela Cardinale, figlia dell’ex ministro Salvatore Cardinale. Sempre in Sicilia abbiamo Giuseppe Lauricella, figlio dell’ex presidente dell’assemblea regionale siciliana, e Francantonio Genovese, figlio del senatore Genovese (DC) e nipote dell’ex ministro Gullotti. In Campania Simone Valiante, figlio del deputato PD Antonio. Nella nostra amata Puglia Alessandro Emiliano, fratello con un cognome che a Bari è una garanzia. Anche la Lombardia non si fa mancare nulla con Alfredo Bazoli nipote del potentissimo presidente di Intesa-SanPaolo (sbaglio se ricordo che il PD dovrebbe essere l’erede naturale del partito dei lavoratori? Come cambiano le stagioni della politica!). Poi ci sono le mogli capolista come Valeria Fedeli in Toscana, moglie del senatore PD Achille Passoni. In Piemonte Maria Chiara Carrozza, moglie di Umberto Carpi ex sottosegretario all’industria quando il dicastero era guidato (ma guarda il caso!) da Bersani. Monica Cirinnà nel Lazio, moglie del capogruppo regionale Montino. E vi risparmio il lungo elenco dei fedeli portaborse che tengono famiglia.
Sui temi della centralità della Famiglia si batte da sempre Casini e, caso più unico che raro in politica, è passato dalle parole ai fatti. Silvia Noè, moglie di Federico e cognata di Pierferdy, numero due della lista in Emilia. Dalla cognata a un (quasi) genero, Fabrizio Azzolini, fidanzato di Maria Carolina Casini, nata dal primo matrimonio del Bello (ma, correggetemi se sbaglio, il nostro bolognese non è uno dei più strenui difensori dell’indissolubilità del sacramento del matrimonio? Forse ha la dispensa di Dio per meriti acquisiti), a cui andrà un seggio sicuro in Friuli Venezia Giulia. E siccome i figli “so piezz e cor’e” potevano essere lasciati fuori i figli di Teresio Delfino, sottosegretario sia con D’Alema che con Berlusconi; di Domenico Zinzi, Presidente della provincia di Caserta; di Gino Trematerra, ex senatore ed europarlamentare; di Michele Forte, sindaco di Formia. Non ho coraggio di propinarvi anche l’elenco dei nipoti, a tutto c’è un limite.
Signori è proprio vero! Il vento è cambiato ed è giunto il tempo dei fatti. Come volevasi dimostrare……….
 


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