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Manie/Ruzz-olando sull´I-Phone

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

25
GEN
2013

 

 
È il social game del momento, milioni di persone contagiate dalla febbre del paroliere virtuale, che mette d’accordo grandi e piccini, famosi e non con avvincenti sfide, alla ricerca del polpastrello più veloce del West
 
Ruzzle è il nome del nuovo social game che impazza nel mondo virtuale dei telefoni di ultima generazione, ispirato al vecchio e caro Scarabeo,  ha conquistato 18 milioni di persone nel mondo, diventando una delle applicazioni più scaricate per  dispositivi Android e I-Phone.
Gli svedesi della Mag Interactive, la società che ha sviluppato questo social game, simile al vecchio paroliere (e ad un'altra app chiamata “Boggle” molto  popolare in Svezia nel 2011), hanno deciso di crearne una molto più evoluta e più veloce. Cosi dopo 12 mesi di studi e tentativi hanno dato alla luce: Ruzzle.
Fin da subito la piccola e nuova applicazione è stata scaricata a tal punto da divenire “una mania delle proporzioni mondiali”, infatti sono cento i Paesi coinvolti e dieci le lingue in cui è stata tradotta l’applicazione, tra cui l’italiano. Le sfide “fino all’ultima parola” in un tempo prestabilito sono la base del gioco che prevede degli scontri divisi in tre turni, durante i quali ai partecipanti viene assegnato un punteggio in base alle lettere utilizzate per formare le parole. Niente di nuovo direi: il titolo riprende le regole base di gioco come Scarabeo, ma la genialità della proposta è sicuramente l’integrazione di un contesto “social” capace di sfruttare al meglio le peculiarità degli smartphone, che unita alla possibilità di sfidare un avversario in carne e ossa online, (oppure uno dei propri amici di Facebook o Twitter) alla velocità e semplicità rende questa App una miscela esplosiva!
Amatissime le sfide interattive che sembrano essere proprio il vero aspetto vincente di questa fortunata applicazione, che permette, oltretutto, ai giocatori di pubblicare le vittorie sul proprio profilo Facebook o Twitter, scatenando vere e proprie discussioni tra utenti! A tutto questo poi si aggiunge la possibilità di personalizzare le immagini per il profilo e un sistema di chat, caratteristiche che hanno reso Ruzzle unico, amato e super cliccato.
Ma come ogni gioco che si rispetti, virtuale o reale che sia, c’è sempre il popolo dei furbacchioni che volendo vincere facile, vanno a caccia sul web di “barba-trucchi”, tra cui le parole lunghe nell’ultima delle tre manche, o le lettere con il «moltiplicatore» di punti o ancora la prevalenza di monosillabi.  Ma la prima polemica sul social game si fonda sulle parole, perché pare che molto spesso il gioco accetta parole inesistenti o di dubbio significato, anzi direi che il significato della parola non venga mai espresso. A questo punto penso che potrebbe diventare un altro valore aggiunto del gioco: cioè quello di imparare giocando.
 
Ma al di là delle polemiche il successo di questa applicazione non è in discussione e si gioca a Ruzzle ovunque: per strada, al bar, nella sala d’aspetto del medico, in fila alla posta, sfidando in tempo reale i propri amici e giocando con loro, avendo sempre sottocontrollo il punteggio  e il raggiungimento degli obiettivi: gli achievement. Tutti a cliccare e cercare freneticamente le parole che danno il punteggio migliore per arrivare al 100%, che oltre il quale pare esserci una sorpresa. Ma per chi proprio non riesce a farne a meno, oltre alla versione free dell’applicazione, si può scaricare anche quella a pagamento, con la possibilità di giocare da soli e di conoscere tutte le combinazioni possibili. 
A cadere nella rete anche volti della Tv e dello spettacolo tra cui Gerry Scotti, re di Chi vuole essere milionario, ha annunciato nei giorni scorsi di voler trasformare Ruzzle in un gioco televisivo a premi. Ma lo Scrabble per iPhone piace anche ai profani dei quiz, come l’attore Luca Argentero, o le soubrette Elena Santarelli, Melissa Satta, Federica Panicucci. Ma sono ruzzolati anche intellettuali e giornalisti com Fabio Pastrello, autore televisivo, i giornalisti Nicola Porro (conduttore di In Onda su La 7), Tommaso Labranca e Gianluigi Nuzzi che dichiara :“Ruzzle è geniale, diversivo, ci gioco con parsimonia da dicembre”. Tra i contagiati, anche il deputato uscente del Pd Mario Adinolfi che dice: “Ho scoperto Ruzzle da poche ore. Record di manche 1320, record sulle tre manches 1845. Qualcuno mi spiega se sono punteggi buoni?”. Poi Michele Dalai che su Twitter si lamenta perché alcune parole in italiano non sono riconosciute. Certo direte voi che farebbero i Vip per farsi notare, cosi ho deciso di sentire l’altra campana: quella dei Very Normal People ( gente comune!).
Passeggio ed entro in una caffetteria vicino l’università nel centro storico di Taranto e noto subito della ragazze al tavolo che tra tisane, caffè e libri studiano... a RUZZLE! Mi presento e sollevo i miei dubbi e perplessità: 
Ma perché piace tanto questo gioco?
A rispondermi è Giordana  Caputo, studentessa in scienze della comunicazione:
«E’ una droga, la cosa più bella è sfidare gli amici e batterli sul tempo trovando parole più lunghe. Anche se alle volte allo scadere del tempo inserisci parole per caso senza senso che ti danno comunque punteggio!».
Mi confermano questa tesi anche le altre studentessa al tavolo Fabiana Fornaio, Alessandra Marilli e Barbara Petralla, che mi spiegano anche le regole del gioco.
Quasi soddisfatta mi prendo un caffè  e sfido gli amici di facebook postando sul mio profilo, tramite il mio telefonino, questa domanda: 
Ciao ragazzi, sto scrivendo un pezzo sui giochi online... mi interessa sapere la vostra opinione su RUZZLEEE!! Perchè piace cosi tanto?
Vi posto con fede alcune delle risposte ricevute… a voi l’ardua sentenza.
 
Agostina Stano: «A me personalmente non piace, è solo una brutta copia di scarabeo ed è decisamente abbastanza stupido».
Laura D'avossa: «È che se ci giochi ci rimani sotto...».
Serena Mellone: «Perchè?».
Laura D'avossa: «Perché più ci giochi e più ti agguerrisci, soprattutto con le persone con cui non riesci a vincere, quindi vai di rivincite a go go...».
Valentina Giove: «E’ il gioco del momento e prende molti target d'età... inoltre ha contagiato anche i VIP (fai un giro su twitter... ci sono sfide ovunque... io per esempio ho perso contro Paolo Bitta ...). Rispetto agli altri giochi è più bello perché devi sfidare direttamente l'avversario, in più devi dimostrare di avere capacità "mentali" in poco tempo e per questo ti da più soddisfazione alla fine quando batti l'avversario. Tra l'altro ho letto che grazie al suo successo Gerry Scotti lo vuole trasformare in un gioco televisivo».
Fabiana Spada: «Non so nemmeno cosa sia, per quanto ne so è vintage, per non dire altro…».
 
 

 



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