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Noi ve l'avevamo detto

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

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LUG
2016
Il Lago Forcatella è il risultato di un intervento per il trattamento delle acque reflue, che vengono trattate e immesse in un enorme bacino di raccolta. Un raro esempio di sinergia fra forze politiche contrapposte, tecnica e professionalità d’eccellenza, lo stesso che su queste pagine abbiamo auspicato per risolvere il problema dello sversamento dei reflui fognari in Valle d'Itria
 
 
L’8 luglio scorso, alla presenza del governatore delle Puglie, Michele Emiliano, e di un vasto pubblico composto di autorità regionali, locali, imprenditori e cittadini, è stato inaugurato in agro di Fasano, il “Lago Forcatella”. 
Chi non ha mai visitato quella bellissima parte della Puglia probabilmente ignora che lì non vi sono corsi naturali d’acqua o laghi e che, per gli abitanti, vedere sorgere un bacino idrico da 50 milioni di litri è davvero un evento eccezionale. 
Totale opera dell’uomo. Questa volta, di un uomo che non distrugge il territorio ai soli fini speculativi ma che trova il giusto punto d’incontro fra ambiente e scienza. 
Un maestoso intervento sorto quale prosieguo di un vecchio progetto di smaltimento di acque reflue provenienti dal depuratore a servizio di Fasano e del territorio circostante, finanziato da amministrazione comunale ma, sostanzialmente, da Regione Puglia e C.E. 
Un raro e stimabile esempio di sinergia fra forze politiche contrapposte, tecnica e professionalità d’eccellenza. Il bene del territorio. 
Può sembrare strano il mio entusiasmo contrapposto alle idee che nutro contro il consumo del territorio ma, quest’opera, insieme ad interventi simili mirati al riutilizzo, è esattamente quello che ho sempre inteso quale massima espressione della scienza e della tecnica applicate all’ambiente e dove ho speso una grande parte della mia vita di studio e professionale. 
“L’impianto di affinamento delle acque reflue di proprietà comunale già esistente è stato potenziato con un finanziamento di 3,6 milioni di euro con fondi Fesr, con un bacino artificiale detto “Lago Forcatella”, attrezzato anche con opere di arredo urbano, sentieri e piste ciclabili tra gli ulivi secolari” ha detto Fabiano Amati, consigliere regionale di Fasano che ha fortemente sostenuto questo progetto. 
Il governatore Michele Emiliano ha dichiarato: “Questo succede a Forcatella, nel comune di Fasano, dove oggi abbiamo inaugurato un impianto senza eguali in Europa, capace di trattare tutti i reflui del comprensorio di Fasano e di riutilizzarli sia per l’agricoltura, che per ricaricare la falda acquifera messa in pericolo dai prelievi dei pozzi che fanno risalire l’acqua salata di mare.” 
Nello specifico, l’impianto attinge dal vicino depuratore, dove le acque sono trattate, vengono ottimizzate e immesse in un enorme bacino di raccolta che ha la funzione di stoccaggio e quella di smaltimento, sia per evapo-traspirazione che tramite condotte che alimentano gli impianti irrigatori di molteplici aziende agricole dell’area fasanese. Nei periodi invernali, in cui l’emungimento sarà inferiore, l’eventuale eccesso di produzione sarà smaltito nella falda attraverso trincee drenanti che avranno, inoltre, la funzione di controllare l’immissione di acque marine nel sottosuolo. Non ci saranno più scarichi a mare e questo è già un grande successo. 
Un preciso ciclo dell’acqua che alimenta le produzioni agricole, non disperde le acque in mare e impedisce l’immissione di acqua salina nella falda. Un saggio di genio rurale e ingegneria idraulica. 
Un impianto di qualità considerato un vero progetto tipo per il trattamento delle acque reflue, da riproporre in diverse località della Puglia. Prima fra tutte sarà, probabilmente, Manduria dove gli scarichi dei reflui minacciano uno dei tratti di costa fra i più belli d’Italia. 
Eppure nella stessa regione, nello stesso momento e a distanza di pochi chilometri da Fasano, nel comune di Martina Franca, si sta vivendo un grave stato di emergenza proprio dovuta allo sversamento dei reflui fognari in una vasta area della Valle d’Itria. Così grave da costringere l’intervento della Magistratura e interrompere l’uso della strada statale 172 adiacente all’acquitrino. 
Extra Magazine ha parlato ampiamente di questo grave problema nel numero del 6 maggio scorso con l’articolo “Il depuratore e la valle/ Quando la terra restituisce veleno”. Ma il nostro settimanale non si è limitato a raccontarne storia e disagi, ma come suo uso, ha fornito anche soluzioni, una delle quali molto simile a quella adottata in località Forcatella. Forse ancora più aderente al territorio. 
La Regione Puglia è stata davvero così iniqua con le città del suo territorio? E’ davvero una grave responsabilità della Regione Puglia? La risposta è da ricercare nelle volontà politiche delle amministrazioni che hanno governato sino a oggi Martina Franca e nella miopia di una parte dell’imprenditoria di questo paese. 
La totale mancanza di programmazione territoriale, la famelica ricerca di sfruttamento del suolo, la visione politica racchiusa entro le mura cittadine, la perenne pretesa di ottenere assistenzialismo senza ricambiare con azioni mirate al progresso dell’intera regione, l’incapacità di fruire sensatamente di finanziamenti comunitari, sono fra le principali cause che hanno generato una situazione così estrema quanto dannosa. 
Nonostante Fasano non abbia annoverato nel passato amministrazioni esemplari, l’amore per la propria terra ha prevalso. In questa occasione umiltà e scienza, unite ad una forte partecipazione politica, hanno portato a un grande successo. Esattamente quanto manca a Martina Franca, dove prevalgono egocentrismo e ottusità politica. Dove ci preoccupa di mantenere l’immagine scordando il contenuto e, soprattutto, il benessere dei cittadini. 
Che cosa possiamo consigliare ai vecchi e prossimi amministratori di questo stupendo paese? 
Oltre ad anelare al potere, dovrebbero imparare ad ascoltare i suggerimenti gratuiti che sono offerti, perché continuando così, diventerà davvero difficile vivere in questo meraviglioso angolo della Puglia. 
Inoltre ci sentiamo autorizzati a dichiarare: “noi ve l'avevamo già detto a proposito della Martina Franca -Locorotondo". 
 


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