MENU

«Un bronzo che mi rende orgoglioso»

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

13
OTT
2016
Grande risultato del giovane allievo dell’Associazione Taekwondo Mansé di Martina, che si porta a casa la medaglia ai Campionati Europei di Combattimento Cadetti (Categoria -57 kg) disputati a settembre a Bucarest, in Romania: «Un grazie ai miei maestri e alla mia famiglia»
 
 
Certo è che se l’Associazione Taekwondo Mansé di Martina voleva festeggiare in modo appropriato il quinto anno di apertura, non ci poteva essere modo migliore. Perché ci ha pensato il giovanissimo Riccardo Marzolla a confezionare il regalo: medaglia di bronzo agli ultimi Campionati Europei di Combattimento Cadetti, Categoria -57 kg. Il podio è stato conquistato in Romania, nella competizione svoltasi lo scorso settembre. Numerosi allenamenti alle spalle culminati con tre combattimenti che a Marzolla sono valsi il gradino più basso del podio e la soddisfazione dei suoi tecnici della Nazionale M° Baglivo e M° Lo Pinto. Stesso discorso per il presidente dell’Associazione e insegnante tecnico Vito Semeraro, che può tenersi un risultato di grande prestigio per il suo sodalizio ma soprattutto per l’intera città di Martina Franca. Per Riccardo Marzolla un altro passo che ne certifica talento e voglia di emergere, per arrivare, un giorno, nel massimo proscenio per ogni atleta: le Olimpiadi. Un terzo posto che corona i Raduni di categoria svolti in precedenza, dove Marzolla ha superato una nutrita concorrenza fino ad arrivare alla gioia di Bucarest. Taciturno e addirittura timido nella quotidianità, un tenace combattente quando si inizia a fare sul serio.
SOGNANDO I CINQUE CERCHI Le emozioni di Riccardo non tardano ad arrivare: «Mi sento soddisfatto e felice per aver ottenuto questo titolo che rappresenta molto per me, perché ho iniziato a fare taekwondo a otto anni e pensare di aver raggiunto un bel traguardo del genere non può che inorgoglirmi. Inizialmente facevo calcio – ci svela Riccardo, classe 2002 - ma poi decisi di cambiare sport e cimentarmi in qualcosa diverso. Ci pensò mia nonna a trovare la palestra giusta e da quel momento iniziò il mio cammino in questa disciplina. È uno sport che sa darmi emozioni nuove. Ho i miei modelli d’ispirazione, il russo della categoria -68 Alexey Denisenko e l’iraniano della -58 Farzan Ashourzadeh Fallah». E per ogni giovane sportivo, non mancano i modelli di riferimento: «Il mio obiettivo più grande? Allenarmi per le Olimpiadi, penso sia il massimo per chiunque voglia competere a grandi livelli». Poi gli inevitabili ringraziamenti: «Sicuramente i miei maestri che mi danno la carica e la voglia di fare sempre meglio, la mia famiglia che fa sacrifici importanti per accompagnarmi alle gare e tutti i miei compagni. È uno sport che ti insegna a controllare le tue emozioni, la tua forza. Porterò sempre con me le emozioni di Bucarest, momenti che rimarranno indelebili, ma che allo stesso tempo dovranno essere uno stimolo per fare sempre meglio».
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor