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Figli: cosa si rischia a portarli via

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

10
NOV
2016

La madre impedisce  al padre di incontrare  il figlio: condannata  per sottrazione di minore

 

Quando in una coppia c' è aria di crisi quasi sempre lo strumento di ricatto sono i figli.
Così può accadere ad esempio che la madre si allontani dalla casa familiare portando con sé i figli.
Questo atteggiamento è assolutamente sbagliato non solo perché un genitore non può decidere arbitrariamente di sottrarre i figli all'altro genitore, magari perché prova nei confronti dell'ex rancore o rabbia, ma è un atteggiamento negativo anche  perché si può andare incontro a conseguenze penali e civili.
Penalmente si risponde del reato di cui all' art. 574 c.p. (sottrazione di persone incapaci o minori) tutte le volte in cui un genitore impedisca all'altro di vigilare sul figlio, di svolgere la sua funzione educativa e di avere un legame affettivo con la prole.
In sede civile, invece, un simile comportamento può comportare l'addebito della separazione.

 

Il caso

Sottrazione di persone incapaci o minori, art. 574 c.p.: con riferimento a questa tipologia di reato si vuole ricordare una sentenza della Corte di Cassazione, la numero 42370 del 4 novembre 2009,  che ha ritenuto una donna responsabile per il suddetto reato perchè aveva allontanato il figlio dal padre consentendo soltanto contatti telefonici con lo stesso. In questo modo aveva limitato l' esercizio del diritto di visita del padre nelle diverse manifestazioni del ruolo paterno. In sede civile, invece, questo atteggiamento può comportare l'addebito della separazione; si ricorda in tal senso una sentenza della Cassazione (la n. 10719 dell'8 maggio  2013) che non ha riconosciuto a una donna  l'assegnazione  della casa coniugale e l'affidamento dei figli perchè la stessa, durante il periodo delle vacanze estive, si era allontanata  dall'abitazione con la prole, all'insaputa del marito senza dare notizie, per molti mesi, di sé  e dei figli. Per questa ragione era stato disposto il collocamento dei figli presso il padre pur restando inalterato il regime di affidamento condiviso.



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