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Almanacco/Aspettando gli eventi

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

29
MAR
2017

Se dovesse risultare vero che si andrà alle urne per il rinnovo di alcuni Consigli comunali a Taranto e in terra jonica l’11 giugno mancherebbero più di tre mesi a quello che sarà certamente un evento atteso, ma che, alla luce di quanto sta accadendo, sta diventando un vero e proprio tormentone

Ogni mattina una novità, un nuovo candidato sindaco e polemiche su polemiche, come una sorta di sale per dare più sapore al dibattito.
Così però non è perché la gente è ormai stanca di questa giostra sulla quale può salire chi si sente dal Cielo predestinato o prediletto, se vi piace di più, per un compito che non è certamente facile.
Di programmi e di idee nemmeno l’ombra.
Allora, a cosa serve stare dietro al giochetto di questo o quel candidato, se poi la gente oggi è più disaffezionata di ieri alla partecipazione al voto democratico?
E’ per questo che forse è giunto il momento di fermarci e di approfondire le reali tematiche cittadine.
Intanto ad oggi sono sette le candidature certe ma potrebbero diventare tredici.
Al momento le candidature ufficiali sono quelle di Vincenzo Fornaro, Alfonso Alfano, Luigi Romandini, Massimo Brandimarte, Rinaldo Melucci, Piero Bitetti e Stefania Baldassarri.
Poi ci sono quelle quasi certe o, comunque, molto probabili, come quella di Floriana De Gennaro, Franco Sebastio, Riccardo Pagano, Emanuele Papalia, Pino Lessa e chi più ne ha più ne metta.
Ma, cari lettori, vi sembra serio tutto ciò.
Noi, a cui piace mantenere i piedi per terra e vivere pienamente il quotidiano, voltiamo pagina e andiamo ad aprire la nutrita rubrica dell’almanacco con una notizia che ci riempie di gioia: il giovane martinese Antonio Giovinazzi ha debuttato in Formula Uno conquistando quella dodicesima posizione che per lui è l’equivalente di un autentico trofeo.

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Se dovessimo giudicare dalle notizie che ci vengono dovremmo preoccuparci non poco per il futuro della formazione scolastica dei nostri figli. Infatti al concorso del Lazio il 79% dei candidati, aspiranti ad un posto per maestra, non ha superato la scritto. Si resta senza parola nell’apprendere che negli elaborati hanno fatto un uso scorretto della lettera “h”, che hanno utilizzato il “ke” al posto di “che”. Non parliamo di parole sbagliate perché la “mucca” è diventata “muccha”. La parola inglese “ship” che significa “nave” è diventata “sheep” che significa “pecora”. Ma la più bella è che l’“open day” o “giorno di apertura” delle scuole per il periodo relativo alle iscrizioni è diventato “day hospital”.
Il “cloud”, termine informatico, è diventato un uccello migratore. Secondo le aspiranti maestre l’obiettivo dell’insegnamento della lingua italiana sarebbe quello di saper compilare il bollettino postale o l’assegno bancario.
Chiudiamo con questa che è proprio bella: la sezione Primavera riservata ai bimbi dell’asilo nido è diventato il luogo dove sbocciano i fiori.

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Fino a qualche anno fa i pugliesi, per quanto riguarda i voli civili “dipendevano” dalla governativa Alitalia, oggi, per scelta della Regione, i pugliesi sono diventati dipendenti della Ryanair alla quale la Regione corrisponde ben 12 milioni di euro all’anno per ottenere in cambio il beneficio di sconti tariffari per l’utente. Ebbene, Ryanair ha deciso, in modo unilaterale, di cancellar due voli giornalieri importanti da Bari e Brindisi in direzione Roma. Si è giustificata dicendo che l’utenza non riesce a coprire le spese di gestione. E se provassimo a decurtare anche noi qualcosa dai 12 milioni di euro all’anno?

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I nostri lettori ricorderanno che qualche tempo scagliammo una lancia in favore del mantenimento della razza asinina di Martina Franca. Oggi l’allarme riguarda la capra jonica, una capra che si riconosce per le orecchie a penzoloni ma che va lentamente estinguendosi rispetto ai 100 mila esemplari presenti oltre un secolo fa.
Eppure ha bisogno di poco per la cura e l’allevamento e, soprattutto, riesce a produrre giornalmente fino a mezzo litro di latte, un latte particolarmente digeribile.

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Ricorderete MyCicero, l’app dell’Amat per agevolare l’acquisto dei biglietti dei bus e del parcheggio per la sosta. Ebbene, il servizio è stato esteso anche agli abbonamenti civili. Intanto dal 2 maggio parte la rivoluzione per il traffico perché il sindaco Stefàno, a causa dell’eccessivo inquinamento, ha spostato il Terminal bus del cavalcavia e i capolinea dei bus urbani che oggi sostano all’Auchan al nuovo Terminal che è stato preparato di fronte alla Pineta Cimino.

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Il Comune di Taranto cerca di recuperare il tempo perso negli ultimi dieci anni e così, finalmente, affida la gestione del Centro Sportivo Magna Grecia eliminando un vero bubbone di degrado civico e aprendo alla città una struttura della cui chiusura se ne sentivano le conseguenze. Chiude anche il Bar della Villa Comunale al Borgo Umbertino per cessata concessione e così, quello che era il fiore all’occhiello dei tarantini è diventato un insieme di ruderi in mano ai vandali come dimostrano lo stato di abbandono del’ex piscina comunale e l’ormai ex Teatro all’aperto della Villa Peripato.

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Povera cultura tarantina, non c’è giorno in cui non venga bistrattata. Così il glorioso e storico Osservatorio Meteorologico “Luigi Ferrajolo” di Taranto che aveva trovato degna sistemazione nell stabile di via Duomo 181, rischia di chiudere perché il Comune ha intimato di lasciare liberi i locali pedanei e quelli ipogeici. Ma non si può fare perché non si saprebbe dove allocare i costosi e preziosi macchinari.

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Non è mai troppo tardi, infatti un’arzilla nonnina di 107 anni suona ancora con disinvoltura il pianoforte ma ha dichiarato che non se la sente più di studiare, chi non molla invece è la Regina Elisabetta che a 90 anni tranquillamente va ancora a cavallo.

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Le donne pugliesi colpite dal cancro avevano riposto grande speranza nel contributo da parte della Regione per l’acquisto della necessaria parrucca per coprire la calvizie, determinata dall’uso della chemioterapia. Purtroppo la legge Franzoso è rimasta bloccata per un difetto di forma e di procedura.


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Nella provincia jonica sono tornati a risplendere nella loro bellezza originaria lo storico Campanile della Chiesa di Sant’Antonio di Martina Franca, accanto alla Villa Comunale, e la stupenda cupola rivestita in ceramica dello storico Santuario di San  Francesco De Geronimo a Grottaglie.


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Da maggio è previsto l’arrivo per le navi da crociera della Thomson Spirit. Sul sito della compagnia la brochure illustra le bellezze della tappa tarantina. L’accoglienza sarà fatta tra degustazione di cozze e visite al Castello. Va tutto bene ma dovremmo soprattutto preoccuparci di far trovare una Città Vecchia pulita.

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Si torna a parlare della opportunità o meno di rendere fruibile il paesaggio sul Mar Piccolo che si può vedere soltanto al di là del Muraglione. Sarà difficile perché sarà difficile sul Muraglione vige il vincolo della Soprintendenza, invece si è tornato a parlare in questi ultimi giorni con insistenza della possibilità che l’Ospedale Militare possa diventare un Policlinico. Sarebbe bello perché in tal modo si andrebbe a incentivare la ricerca che tanto bene farebbe.

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La consigliera regionale Francesca Franzoso di Forza Italia è firmataria della proposta di legge che vedrebbe cambiato l’attuale regime di prestazione del servizio da parte delle farmacie di turno che sono oggi solo a chiamata, invece la Franzoso propone che tale beneficio sia esteso anche ai farmaci per cui non c’è obbligo di prescrizione come già accade in Emilia Romagna e Lombardia.

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Si registra il boom del morbillo a causa del calo dei vaccini. L’allarme del ministero della Salute parla di un aumento del 230% di casi registrati da gennaio di quest’anno ad oggi. Sono troppi i genitori che rifiutano la prevenzione. Si tratta di una malattia banale ma a rischio encefalite.

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Fino a qualche anno fa i tarantini che si recavano al santuario dei Santi Medici alle Macchie di Oria, dopo la sosta di preghiera si fermavano per trascorrere una sorta di scampagnata. Poi un bel giorno trovarono definitivamente chiuso lo zoo che aveva fatto la felicità dei grandi e dei piccoli. Fino ad oggi l’unica attrattiva resta il Museo Etnografico che si trova nel Santuario oritano dal 2002. Tornerà a Francavilla Fontana.



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