MENU

Le "pezze a colori"

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

1
GIU
2017

Che ci fa la ex direttrice del Museo di Taranto insieme alla camomilla "radioattiva"? Entrambe sono fra i protagonisti degli avvenimenti più importanti della settimana

Ci sembra doveroso in apertura della presente nota fornire al lettore alcune doverose informazioni relative a modi di dire tipici tarantini che molto bene esprimono il disagio e il divario esistente tra i poteri “forti” di chi sta al Governo e del popolo amministrato.
Chi sta al Governo sostiene di non sbagliare mai, anche quando l’errore viene evidenziato da organi giudiziari amministrativi e non, invece il popolo amministrato viene sanzionato e deve pagare subito altrimenti l’importo della sanzione finisce per crescere a dismisura. E’ proprio il caso di ricordare che il popolo amministrato “non ha santi protettori su questa terra”.
La premessa serve ad introdurci nella espressione tarantina: “trovare la pezza a colori”, l’equivalente dell’italiano “trovare una soluzione tampone”. E’ noto che nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha annullato le nomine di cinque direttori di altrettanti musei italiani e il tutto ha fatto scatenare l’ira del ministro dei Beni Culturali, Franceschini. Questi, a più riprese, ha sostenuto che noi italiani abbiamo fatto una brutta figura agli occhi della scena internazionale, quando avrebbe con più onestà e correttezza, dovuto dire che il Governo ha fatto una bruta figura di fronte al mondo della cultura. Ha subito annunciato il ricorso avverso la sentenza, immediatamente esecutiva, del Tar, ma, ecco la “pezza a colori”, infatti mentre licenziamo la presente nota non sappiamo ancora se l’emendamento presentato concernente gli effetti della sentenza del Tar, per la quale si attende il pronunciamento del Consiglio di Stato, sarà approvato.
In pratica, a poche ore dalla sentenza del Tar, nelle cinque sedi che hanno visto “decapitati” i titolari delle direzioni museali sono stati nominati i loro supplenti.
Il provvedimento che starebbe per essere approvato insieme alla “manovrina”, ci sembra inopportuno perché le sedi interessate hanno un loro direttore e che, nelle more, non era proprio necessario fare una forzatura del genere.
Precisiamo anche che per noi tarantini la direttrice Eva Degl’Innocenti fino ad oggi ha fatto benissimo facendo aumentare  del 72% il numero dei visitatori del MarTa e, per questo, le siamo grati. Qui il problema non è in riferimento alla persona sulla cui, e della cui, professionalità non si può nutrire alcun dubbio, ma il cuore del problema sta nel fatto che è stato contestato che per taluni direttori l’esame orale, che per legge è pubblico, tale non sarebbe stato, come dire facciamo una cernita tra “figli” e “figliastri”.
Senza nulla togliere alla direttrice Degl’Innocenti, chi ce lo dice che altra persona destinataria per legge di tale incarico non avrebbe fatto altrettanto bene, anche perché la nomina della Degl’Innocenti ha coinciso con l’inaugurazione dell’ultimo piano del MarTa e con l’esposizione al pubblico della copia della Dea in Trono di Berlino e della Tomba dell’Atleta che richiama a fiumi visitatori da ogni parte del mondo.
Nella stessa manovrina si viene a sapere che, tutto ciò è stato già approvato, che dal 2018 scompariranno le monete da 1 e 2 centesimi, per cui il poverissimo “di turno” non potrà fare a meno di dire che mi hanno tolto anche questi che, in pratica, non servivano a nulla.

***

Come un fulmine a ciel sereno si è appreso che 24 persone e 4 imprese operanti nella Città Vecchia, per lavori di ristrutturazione e di rimozione (le famose fontanelle a mare dell’Amministrazione di Bello), sono state coinvolte in una inchiesta della Guardia di Finanza. Vengono accusati di non aver svolto i lavori o di averli svolti parzialmente e di aver messo a tacere tutto e tutti con i classici regali. Il problema è molto grave perché riguarda palazzi storici come il Pantaleo, ma soprattutto perché l’inchiesta potrebbe allargarsi e arrivare a ipotetici politici. Come dire che ancora una volta il popolo amministrato paga i guai che i signori dai “colletti bianchi” commettono.

***

E’ scoppiata la guerra dei sondaggi. Chi è ai primi posti e in pole position per l’eventuale ballottaggio sta zitto perché gli va bene, sono gli altri a lamentarsi. Anche qui il problema è nel metodo perché quale attendibilità si può dare ad un sondaggio fatto a poco più di 600 elettori. Ad oggi non sappiamo in quanti realmente si recheranno alle urne, ma un fatto è certo, che i tanto auspicati chiarimenti e programmi tardano ad arrivare. In questa campagna elettorale per le amministrative, chi non può certamente lamentarsi sono i tipografi, i ristoranti e i proprietari di locali sfitti che diventano sedi del comitato. Altra guerra è quella per i criteri con i quali sono stati scelti e sorteggiati gli scrutatori che certamente avranno una gran mole di lavoro da svolgere.
Ma forse non avremo nemmeno il tempo di archiviare le nostre elezioni amministrative perché alle porte è pronta la lunga e “calda” campagna elettorale “balneare” che  dovrebbe condurre gli italiani alle urne entro il 24 settembre, sempre che venga approvata la legge elettorale.

***

Lunedì scorso è arrivato il “carico” di turisti croceristi che per la seconda volta in poche settimane hanno avuto modo di poter ammirare le bellezze paesaggistiche monumentali e architettoniche di Taranto e di alcuni paesi della provincia.

***

Arriva il Bonus Nido di 1000 euro all’anno alle famiglie con bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2016 e con meno di tre anni d età. I genitori potranno presentare domanda dal prossimo 17 luglio fino al 31 dicembre.
Per il Buono Nido sono stati stanziati per l’anno corrente 144 milioni di euro, 250 per il 2018, 300 per il 2019 e 330 a decorrere dal 2020.

***

Torna a splendere il sole della speranza per i mitilicoltori tarantini sia perché il prodotto di quest’anno è qualitativamente alto, ma soprattutto perché dopo 16 lunghi mesi di attesa sono stati approvati i finanziamenti per i risarcimenti per i danni subiti dagli stessi appunto 16 mesi fa.

***

Quando eravamo più giovani due slogan così recitavano: “Chi beve birra campa cent’anni”e "Chi beve birra ha sempre vent’anni”.
Nel campo della produzione della birra Taranto vanta un grande marchio, quello della Raffo, da tutti conteso e finito in Estremo Oriente. Ebbene, il nuovo slogan, a partire dalla prossima estate sarà: “Chi beve Birra Raffo sostiene l’Università”. Si tratta di acquistare bottiglie speciali per contribuire a finanziare l’acquisto di strumenti didattici.

***

La camomilla con i suoi fiori, con il suo profumo, con il suo infuso mai poteva pensare di andare a finire tra i rifiuti radioattivi. La scoperta è stata fatta per caso nei giorni scorsi portando via i primi fusti radioattivi dalla Cemerad di Statte. Lo ha comunicato il Commissario Corbelli che adesso avrà il compito di capire come mai la camomilla sia andata a finire tra i rifiuti radioattivi.

***

Chiudiamo con una notizia che dovrebbe riempire di gioia i cuori dei poveri utenti dei bus urbani, infatti con la prossima riforma scatterà la norma secondo la quale ci sarà il rimborso del biglietto all’utente se il ritardo supererà i 30 minuti. Ciò nella teoria, ma nella pratica sappiamo bene che mai nessuno avrà il rimborso perché nella norma ci sono una serie di clausole alle quali potranno fare ricorso i gestori dei servizi dei trasporti su gomma urbani ed extraurbani.
E allora, non ci affatichiamo più di tanto perché tra “pezze a colori” e “lavori fantasmi” nell’isola del tesoro del capoluogo ionico, non ci resta che abbozzare come sempre un sarcastico sorriso ripetendo con il nostro Totò: “E io pago…!”.



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor