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Vincenzo Angelini / Non chiamatele dimissioni

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

14
SET
2017

L'imprenditore, già segretario PD di Martina Franca, chiarisce: "Io ho comunicato semplicemente la mia indisponibilità a rinnovare il mandato, prevalentemente per ragioni di lavoro, che è cosa ben diversa dal rassegnare le dimissioni".

Segretario di una mozione unita, ha portato nuovamente il partito democratico al governo della città con un numero di voti tali da farlo risultare il primo partito di Martina. Per queste ma anche per altre ragioni le sue dimissioni appaiono inusuali. Qual é la vera ragione?
"Lei parla di 'dimissioni', ma questo termine in realtà non si addice al caso di specie.
Io sono fiero dei risultati raggiunti, non si poteva ottenere di piú di quanto ottenuto dal punto di vista elettorale, e sicuramente non vi è nessun motivo politico che mi ha spinto a fare questa scelta.
Io ho comunicato semplicemente la mia indisponibilità a rinnovare il mandato,  prevalentemente per ragioni di lavoro, che è cosa ben diversa dal rassegnare le dimissioni.
Avendo ora anche l'impegno di consigliere comunale, ho preferito non continuare a sottrarre troppo tempo all'azienda.
Si tratta di una comprensibile, quanto umana esigenza. Null'altro".

L'inizio del suo mandato non fu di buon auspicio vista la crisi amministrativa giunta a distanza di pochi mesi dalla sua nomina. Eppure Franco Ancona é stato rieletto Sindaco proprio da iscritto del partito democratico e sostenuto dalla sua segreteria.
"Nel 2016 l'amministrazione Ancona era purtroppo destinata a cadere, a prescindere da chi fosse stato eletto alla guida del PD. C'era chi pronosticava questa fine già a gennaio, quindi alcuni mesi prima lo svolgimento del congresso durante il quale fui eletto segretario.
In quel periodo purtroppo neanche Superman sarebbe riuscito a evitare quella fine anticipata e lo hanno dimostrato i vari tentativi di conciliazione che io stesso provai ad esperire con l'aiuto dell'allora segretario provinciale del partito Walter Musillo, del segretario regionale Marco Lacarra e del Presidente della Regione Michele Emiliano.
Il mio impegno è stato quello di riorganizzare il partito e di renderlo piú solido, anche perdendo qualche pezzo per strada.
Una scelta rischiosa secondo alcuni, ma che è stata pienamente capita e condivisa dal nostro elettorato.
Riportare Franco Ancona a Palazzo Ducale in veste di Sindaco è stata la piú grande soddisfazione che potessi ricevere, dopo aver scelto di intraprendere con coraggio un percorso che non ha tenuto conto dei desiderata dei malpancisti, ma che ancora oggi reputo 'politicamente' giusto".

Tracci un bilancio del suo mandato.
"Il bilancio per quel che mi riguarda è piú che positivo. A seguito della mia elezione, abbiamo innanzitutto ridato una sede dignitosa al circolo del Partito Democratico, abbiamo rimesso i conti a posto e incrementato il numero dei tesserati.
Abbiamo organizzato una Scuola di formazione politica, alla quale hanno aderito tanti iscritti di altri circoli della provincia, e che, grazie alla supervisione del Presidente emerito della Camera dei Deputati On. Luciano Violante, ha visto partecipare in qualità di relatori diversi nomi illustri della politica italiana, tra cui due ex Ministri, nonché qualificati docenti universitari.
Abbiamo svolto un'adeguata campagna di informazione in vista del referendum del 4 dicembre, abbiamo poi ottenuto risultanti importanti in occasione della rielezione di Matteo Renzi alla guida del PD nazionale.
Infine il traguardo piú importante lo abbiamo centrato lo scorso giugno, quando abbiamo vinto le elezioni amministrative, dopo aver creato una lista che rappresentava un ottimo mix di esperienza e novità. Abbiamo finalmente ridato la fascia di Sindaco a Franco Ancona, facendo eleggere 11 consiglieri comunali del PD, primo partito a Martina Franca.
Sono di parte per stilare un bilancio obiettivo, ritengo peró di aver avuto il coraggio di fare delle scelte importanti al momento giusto. Scelte sicuramente difficili, ma che un segretario è chiamato a compiere. In questo non mi sono mai tirato indietro".

Da segretario a Consigliere comunale. Quanto sarà utile l'esperienza del circolo in questa sua nuova carica?
"L'esperienza fatta nel circolo è importante per capire certe dinamiche, anche in seno al Consiglio Comunale. Non a caso tanto tempo fa questa era la prassi.
Per poter amministrare bisogna innanzitutto saper ascoltare e l'arte dell'ascolto la si impara, a volte anche con grande dispendio di tempo ed energie, facendo vita di partito".
Cosa auspica per il pd di Martina che si prepara al congresso?
"Auguro a tutti i componenti del circolo del PD di Martina Franca, che ringrazio affettuosamente per il sostegno dimostratomi e per l'impegno e la disponibilità manifestati in occasione dei vari eventi, di proseguire il cammino intrapreso, senza affannarsi troppo nell'inseguire coloro che si reputano 'portatori di voti', ma continuando piuttosto ad aprire le porte a tutti coloro che si dimostrano 'portatori di idee'.
Infine auguro al PD di centrare il prossimo obiettivo, ossia di riportare Martina Franca in Parlamento".

 



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