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Più che santo, ricco

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

8
MAR
2013

 

Si concentrano sul Cimitero le attenzioni dell’Amministrazione Comunale che rischia di dividersi su di un affare da oltre quattromilioni di euro.
 
E’ brutto e malmesso il Cimitero comunale di Martina Franca. Pochi servizi e di pessima qualità. Come dimostrano le foto a corredo di questo articolo, si va dalla Chiesetta inagibile da anni, alla stanza mortuaria che presenta la parte esterna molto simile a un deposito di rottami e cianfrusaglie mentre l’interno non ha il benché minimo comfort (almeno una sedia) per i parenti del defunto. Che dire poi di quello che succede al momento dell’esumazione delle salme? 
Assistere a questa procedura non può non lasciare basiti, sia nei modi che nei luoghi in cui questa viene svolta. Il feretro che viene trasportato su un qualcosa non molto dissimile a una carriola; i parenti costretti a “rincorrere”, anche sotto la pioggia, il caro estinto che si avvia a essere irrorato di enzimi per poter accelerare la fase di decomposizione e, per chiudere in bellezza, il luogo dove questo procedimento viene effettuato: una specie di capanno che può essere tanto un deposito di attrezzi, quanto un luogo per stoccare rifiuti. Nell’assistere a tutto questo non può che scaturire una semplice domanda: ma la dignità dov’è? Non solo questo non è un camposanto, ma non è nemmeno un campo dignitoso. Ci sarebbe molto da dire anche sui tempi dei “canonici” dieci anni per l’esumazione oltre che sui campi di rotazione, ma di questo avremo momenti e modi per parlarne in seguito. Tornado alla situazione attuale, ecco che qualcosa si muove e si muove forse un po’ troppo.  Il 31 dicembre scorso il settore Lavori Pubblici, a mezzo del suo dirigente Giuseppe Mandina, premesso che “a seguito di sopralluogo effettuato da personale tecnico di questo Settore, presso il Cimitero Comunale, è stata constatata la necessità di effettuare interventi di manutenzione straordinaria del Cimitero Comunale, nonché per la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali” determina, pur senza alcun tipo di progetto ma solo a seguito di sopralluogo, di mettere da parte un tesoretto da 261.058,74 euro. Contemporaneamente si individuano all’interno del cimitero, quarantasette lotti da poter assegnare per la costruzione di cappelle private. Si va da un minimo di 4 metri e 8 centimetri, praticamente una bara in piedi, fino a un massimo di venti. Il tutto alla modica cifra a metro quadro di 1.500,00 euro che in alcuni casi potrebbero raggiungere i 1.950,00. Sicuramente una roba non per tutti e che nel complesso porterebbe nelle casse comunali  1.014.652,50 euro. La proposta di assegnare questi lotti, il 12 febbraio viene presentata in  Consiglio Comunale che l’approva all’unanimità dei presenti: sedici su venticinque. Nonostante l’approvazione in consiglio, sui modi e termini qualche perplessità rimane e Pasquale Massafra, esponente di IdeaLista, affida le proprie a un comunicato stampa: “Un bando a cui si può partecipare solo se si rispettano diversi requisiti con assegnazione tramite sorteggio delle domande presentate corrispondenti ai requisiti richiesti secondo la valutazione che verrà fatta dall’Ufficio Tecnico. Noi di IdeaLista chiediamo il massimo della trasparenza sulle procedure, chiediamo che il sorteggio sia pubblico e che il bando venga pubblicizzato attraverso tutti i canali a disposizione, anche perché stiamo parlando di una somma pari a circa unmilione di euro che entrerebbero nelle casse comunali”. I passi ufficiali dell’Amministrazione Comunale, si fermano quindi tra la determina dell’UTC e la delibera di Consiglio Comunale che, tradotte in vil denaro, fanno al momento 1.275.711,20 euro. Ma la partita più importante, sotto tutti i punti di vista, si sta ancora giocando e vede contrapposti a Palazzo Ducale, da una parte il neo consigliere regionale Antonio Martucci, che del cimitero ne ha sempre fatto un suo cavallo di battaglia; dall’altra Franco Convertini l’Assessore ai Lavori Pubblici. L’idea di entrambi, è quella di una ristrutturazione complessiva del Cimitero Comunale con la costruzione di un bel numero di nuovi loculi, cappelle, un forno crematorio, una nuova Chiesa, altri servizi attualmente mancanti e qualche posto di lavoro da poter distribuire. Tra l’altro nel pacchetto sarebbe compreso anche il servizio delle lampade votive e delle esumazioni. Ma come si arriva a creare tutto questo? Semplice, con un project financing ovvero la possibilità di far realizzare a terzi i lavori, concedendo per un certo numero di anni la gestione. Un affare da circa tremilioni di euro. Se l’idea iniziale unisce Martucci e Convertini, non coincidono però le strade che i due vogliono perseguire per la realizzazione. In realtà più che le strade, diversi sono i progetti presentati, ma soprattutto diverse sono le società che i due intendono coinvolgere. Se nel caso di Antonio Martucci si parla di una società “forestiera”, ma esperta e operante da molti anni nel settore, per l’assessore Franco Convertini la soluzione è più “casalinga” e vedrebbe coinvolta, oltre che dei progettisti locali, anche la SERVECO del patron Pierino Chirulli, mente dell’Associazione “Martina 2020” che alle ultime amministrative, non è un mistero, si è “spesa” per il consigliere comunale Vito Cramarossa. L’affare diventa quindi una questione politica che vede contrapposti da una parte il Centro democratico, gruppo al quale ha aderito Antonio Martucci dopo l’uscita dall’IDV, dall’altra il Partito Democratico, o parte di esso, a cui fa capo l’assessore Franco Convertini. Tra i due un ruolo di mediazione lo sta svolgendo il sindaco Franco Ancona, anche se resta da capire se più nell’interesse della “Res publica” o della tenuta della sua maggioranza. 
 


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