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Clementina Losavio/Il respiro della vita

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

15
MAR
2013

 

Non si arresta il numero delle morti da soffocamento: un fenomeno che colpisce prevalentemente i bambini, ma che si verifica anche tra gli adulti. La presidente dell’associazione “Ti darò respiro” ci spiega come agire in questi casi e ci dà appuntamento al maxi evento sulla disostruzione pediatrica  
 
A volte è questione di attimi, istanti pieni di panico, travolti da un dolore impetuoso che si abbatte improvvisamente gettando il buio totale e annullando ogni distanza tra la vita e la morte. In Italia 52 bambini all’anno muoiono per soffocamento: un dato sconcertante legato a un fenomeno di cui si parla ancora poco e che, invece, potrebbe evitarsi attraverso una forte rete di informazione e comunicazione. È da qui che nasce l’associazione ‘Ti darò respiro’, volta a diffondere una luce di speranza, attraverso la conoscenza di tecniche  e manovre adatte per la disostruzione pediatrica. La prima sfida si terrà venerdì 15 marzo, nell’arena Cromìe di  Castellaneta Marina, dove verrà svolto un grande evento in cui verranno mostrate tutte le tecniche di disostruzione attraverso l’ausilio di immagini, video e dimostrazioni pratiche su manichini. La lezione, che sarà svolta anche in lingua dei segni, verrà ripresa dalle telecamere della Rai, per poi essere trasmessa in un documentario di Super Quark. A dare rilievo all’evento, la presenza del dott. Squicciarini, da sempre attivo in questo settore, come ci spiega la presidente dell’associazione, l’avv. Clementina Losavio, intenta nella realizzazione di ulteriori manifestazioni che possano rivelarsi utili per tutti, diminuendo il numero di tragiche morti. 
Avv. Losavio, con la sua associazione “Ti darò respiro” si occupa di un tema molto delicato: quello della disostruzione pediatrica. Come si è avvicinata a questo problema?
«Circa quattro anni fa, per puro caso, mi capitò di seguire una trasmissione televisiva, su una rete nazionale, nella quale il dott. Marco Squicciarini affrontava il problema delle morti infantili per soffocamento, causate dall’occlusione della trachea, per cibo o altro corpo estraneo. Da lì nacque un immediato interesse per la tematica che fino a quel momento non conoscevo». 
Alcuni dati dimostrano che, in Italia, circa 52 bambini all’anno muoiono per soffocamento, eppure non si parla molto di questo tragico fenomeno: conferma?
«Si, questa è la brutta notizia. Vorrei aggiungere qualcosa in più: 52 bambini all’anno equivale a dire che in Italia un bimbo a settimana muore soffocato da una caramella o da una fetta di prosciutto o da un wurstel (che, statisticamente, è l’alimento più pericoloso). Si tratta di un dato insostenibile nella sua tragicità. Pensiamo al dramma che vivono, in quegli istanti,  il genitore, il nonno o la maestra presenti che non sanno cosa fare: pochi secondi possono separare la vita dalla morte. La cosa positiva è che questi tragici eventi possono essere evitati: basta saper eseguire alcune semplici manovre. Purtroppo di questo fenomeno non si parla abbastanza, ma ci sono persone come il dott. Marco Squicciarini che, per puro spirito umanitario, da anni dedicano  la propria vita alla diffusione di queste conoscenze nella popolazione».
Il problema del soffocamento per ostruzione da corpo estraneo, non riguarda solo bambini, ma può coinvolgere anche gente adulta: di fronte a queste emergenze, quali sono i primi comportamenti da adottare?
«La percentuale di rischio di soffocamento da corpo estraneo è maggiore nei bambini rispetto agli adulti, per due ordini di motivi: il primo è la predisposizione dei piccoli a portare oggetti ed altro alla bocca che in questo modo cercano di esplorare il mondo esterno,  in una fase molto delicata per la loro crescita; il secondo motivo è relativo alle peculiarità anatomiche del laringe nell’età infantile e alla mancanza di dentizione posteriore: tutti elementi che rendono l’evento statisticamente più probabile. Ciò non toglie che si possa morire e si muoia per la stessa ragione anche da adulti: proprio in provincia di Taranto, recentemente, è venuta a mancare una donna di 44 anni soffocata da una fetta di prosciutto. In generale, in ipotesi di soffocamento,  è necessario chiamare subito i soccorsi avanzati, ma anche intervenire immediatamente e nella maniera corretta, sapendo riconoscere i sintomi, ed evitando manovre errate o addirittura controproducenti. Per fare tutto questo è necessaria una buona informazione».
Quali sono, invece, i danni che si possono provocare esercitando delle manovre di soccorso sbagliate?
«Il danno maggiore è quello di ottenere il risultato esattamente opposto a quello sperato: di aggravare la situazione, anziché riuscire a eliminare l’ostruzione». 
Ci sono delle corrette abitudini che possono aiutarci a evitare eventuali tragici soffocamenti?
«Per quanto riguarda i bambini, bisogna eliminare dalla loro portata oggetti di dimensioni ridotte, e quindi oggetti che abbiano un diametro inferiore a 4,5-5 cm. Potrebbe apparire una misura strana o eccessiva, ma non è così. A tal proposito esistono dei “verificatori di oggetti pericolosi” attraverso i quali è opportuno far passare gli oggetti che si lasciano nella disponibilità dei bambini: tutto ciò che passa attraverso il verificatore è evidentemente pericoloso. Per quanto riguarda il cibo, sarebbe buona abitudine evitare che i bambini mangino mentre compiono altre attività, come correre, camminare, giocare: la difficoltà di coordinamento delle varie funzioni aumenta la probabilità di questi tragici eventi. Infine, bocconi piccoli e consumazione dei pasti, senza fretta, ma qui siamo già nel buon senso comune».
Con la sua associazione, darete vita a un grande evento che si proporrà di illustrare a tutti le manovre di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare pediatrica: l’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di persone? Come sarà strutturato l’incontro?
«Per tutti i motivi sopra esposti e soprattutto per coinvolgere il maggior numero di persone possibile, la nostra associazione, “Ti darò respiro”, ha organizzato un evento senza precedenti in Puglia: una maxi lezione completamente gratuita, rivolta alla popolazione, anche in lingua dei segni, che sarà tenuta dal dott. Marco Squicciarini, Formatore Nazionale della Rete Scientifica Sanitaria delle Federazione Italiana Medici Pediatri. Al termine della lezione, coloro che vorranno provare personalmente avranno a disposizione gli istruttori che li guideranno nella pratica. Data la straordinarietà dell’evento sarà presente anche una troupe di Super Quark che registrerà la serata per poi mandarla in onda durante una puntata del programma».
Ritiene che ci siano altre tecniche di pronto soccorso che debbano essere diffuse? Se sì, in quale modo si potrebbe procedere per renderle note e utili a tutti?
«Sì, di sicuro la rianimazione cardio-polmonare, anche per gli adulti. Bisognerebbe diffondere queste conoscenze in modo capillare nella popolazione e chissà se in futuro la nostra associazione non riesca anche in questo intento. La volontà e la passione non ci mancano».
 


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