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La culla e gli idioti del crimine

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

18
GEN
2018

Due brutti episodi di cronaca (il furto della culla per i bimbi indesiderati e l'occupazione della casa di una novantenne) ci riportano bruscamente a una realtà di degrado. Ma per fortuna ci sono anche delle buone notizie a compensare

L’attenzione maggiore di questa settimana ricade su due episodi che devono far riflettere un po’ tutti.
Il primo è il furto del materasso e del guanciale della “Culla per la vita” presente al SS. Annunziata. L’ignobile gesto è stato messo in atto di sera con una tecnica semplice; infatti i malintenzionati hanno aperto la piccola saracinesca che dà l’accesso alla culletta.
L’importante struttura, che è stata inaugurata qualche mese fa, ha sede in via Crispi angolo via Dante all’interno del nosocomio.
Altri ladri hanno tentato un raid all’interno del Presidio Pneumologico in via Bruno dopo aver scavalcato la recinzione.
Il terzo episodio di violenza, perché ogni furto è atto di violenza, è stato consumato ai danni di una nonnina di 93 anni di Taranto che è stata costretta per le sue condizioni di salute ad essere ricoverata al SS. Annunziata. Venuta a conoscenza del ricovero una famiglia senza casa è entrata nell’appartamento della nonnina, se ne è impossessato  e ha messo ai piedi dei cassonetti dei rifiuti i mobili della malcapitata.
Un gesto ignobile che non trova alcuna giustificazione e per il quale non sappiamo come andrà a finire.
Certamente la vecchietta non pensava mai a una disgrazia così imprevedibile.
L’episodio certamente più inquietante di quelli ricordati è certamente il furto alla “culla per la vita”. Preoccupa il fatto che gli autori siano ragazzini e che con tale gesto non abbiano dimostrato alcun rispetto per la vita e, nel nostro caso, per la vita che è nata da poco, in condizioni di disagio, infatti nella “Culla per la vita” vengono lasciati i bimbi nati indesiderati.
Si tratta di una versione moderna dell’antica ruota dei trovatelli o “reietti” ma da allora ne è trascorso del tempo.
Occorre far capire ai ragazzi il rispetto per ogni forma di vita umana, occorre che chi lamenta il diritto alla casa lo faccia attraverso il canale della legalità.
Occorre, infine, che in tutti questi casi la Magistratura svolga le dovute indagini, che i colpevoli vengano puniti secondo la legge per evitare di dover tornare su tali assurdi fatti di cronaca all’indomani del nuovo anno per il quale ci siamo augurati tutti che sia migliore di quello passato.
Ma, di questo passo, stiamo, almeno per ora, sulla strada sbagliata.
Intanto apriamo l’almanacco di questa settimana per conoscere le notizie che meritano la nostra attenzione.  
Non si è ancora spenta l’eco per la “guerra” per il riconoscimento Dop per la mozzarella tra la Puglia e la Campania ed ecco che è di nuovo rivalità tra le due Regioni. Questa volta la contesa è per l’attribuzione del marchio Igp del pomodoro pelato di Napoli.
E’ risaputo che la Capitanata produce oltre il 90% del pomodoro italiano, ma soltanto il 25% dello stesso resta in Puglia per la trasformazione del prodotto in pelato e salsa passata. La restante parte viene acquistata dai campani che vantano strutture moderne per la trasformazione del “oro rosso”.
Ebbene, la Puglia ritiene che l’Igp debba essere riconosciuto ad essa perché il prodotto, il pomodoro, viene prodotto nella terra pugliese. I campani si oppongono sostenendo che sono loro a rendere il prodotto commerciabile con la trasformazione nelle loro industrie. Vedremo come andrà a finire.

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La sera del 16 scorso il cielo di Novoli si è illuminato a giorno con la luce della grande “focara” e con  quella dei fuochi d’artificio per la gioia dei ben 50 mila presenti all’evento.
Quella di Novoli è la focara più alta del Mediterraneo con i suoi 19 metri di diametro e l’altezza di ben 22 metri distribuita su 2 piani. Si tratta di una antica tradizione che alcuni vogliono datare al 1664 quando Sant’Antonio Abate diventò patrono di Novoli, ma la focara è certamente molto più antica e oggi comporta al mattino del 16 la bordatura della grande pira con l’installazione in alto del volto di Sant’Antonio Abate dipinto da un artigiano del luogo e dalla gente che vuole contribuire. Nel pomeriggio si svolge la processione seguita dalla benedizione e all’accensione del falò, mentre tutt’intorno è una gran festa con i fuochi di artificio. Per tutta la notte i novolesi hanno ascoltato il concertone che si è protratto fino all’indomani mentre il grande falò, poco per volta, si andava consumando.

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I vini pugliesi conquistano il Presidente Usa, Trump. Saranno ben 4 mila le bottiglie di primitivo di Gioia del Colle che saranno portate in America perché acquistate dal Presidente degli Usa. Si tratta di vini di Cantine Chiaromonte, con una gradazione di 13,5, per un totale di 720 casse. L’altro vino acquistato ha una gradazione di 17 gradi ed è stato super premiato. In precedenza Obama avva acquistato il Vin Cotto del Salento. Trump ha conosciuto il vino acquistato durante la degustazione dei vini italiani a Los Angeles.

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L’olio extra vergine d’oliva pugliese è stato donato a Papa Francesco. Nel corso di una delle ultime udienze del mercoledì al Pontefice è stato donato l’olio extra vergine di Andria prodotto dai detenuti presenti nel carcere di Trani. Il detenuto che lo ha consegnato al Pontefice sta scontando una condanna all’ergastolo e non usciva dal carcere da 15 anni. Il Papa ha molto gradito il dono fattogli.

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Nelle scorse settimane il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha firmato il decreto che istituisce il Distretto Turistico della Provincia di Taranto. Salgono così a 50 i distretti turistici istituiti negli ultimi 4 anni.

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Fino ad oggi l’influenza in Italia ha provocato 30 morti (6 in Puglia) e ha messo a letto 3 milioni di italiani. Dopo i bambini, adesso l’emergenza riguarda soprattutto gli anziani. Il Consiglio dei Medici è quello di attenersi alle loro prescrizioni e soprattutto di starsene a letto.

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L’1,7% degli italiani soffre di scompenso cardiaco. Si tratta del 10% degli uomini e delle donne tra i 75 e gli 80 anni. Sono ben il 56% i pazienti che vengono di nuovo ospedalizzati dopo essere stati curati qualche anno prima.

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All’Istituto brindisino “Ettore Maiorana” dal prossimo anno scolastico gli studenti entreranno alle 10 del mattino e usciranno alle 16.30. L’iniziativa è stata bene accolta da alcuni, ma altri hanno fatto presente che sarà necessario superare alcune criticità come quella del trasporto degli studenti e della mensa scolastica. Si ricalcherà così il modello dei college americani. Si vuole tentare di creare un vero campus a scuola dove gli studenti possano restare anche dopo le lezioni.

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Il Ministero dei Beni Culturali fa sapere che il Museo MarTa di Taranto è solo terzo nella graduatoria tra i musei più visitati di Puglia. Al primo posto troviamo Castel Del Monte con 250 mila visitatori, seguito al secondo posto dagli 81 mila di Siponto e al terzo posto dagli 80 mila di Taranto.

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Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha revocato le deleghe assegnate a otto consiglieri comunali, ha accettato le dimissioni dell’assessore al Personale, Anna Maria Franchitto, e ha annunciato che procederà ad un rimpasto della Giunta dopo le votazioni del prossimo 4 marzo.

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In occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare i detenuti della Casa Circondariale di Taranto, per il V anno consecutivo, hanno raccolto dei fondi che sono stati consegnati alla Caritas Diocesana di Taranto.

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Una attenzione particolare nel periodo natalizio è stata operata nei confronti dei 100 bambini assistiti dall’Ente Morale “Paolo VI” che ha sede in via De Tulio, nella Città Vecchia di Taranto. Sono stati distribuiti dai Rotary e dai Lions kit didattici comprensivi di strumenti per la musicoterapia.

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Sarà multato chi pubblica foto dei propri figli minori su Facebook come previsto da una ordinanza del Tribunale di Roma del 23 dicembre 2017. Il tutto è partito dalla denuncia di un sedicenne che ha chiesto tutela contro la madre che postava sul web foto e commenti di lui.

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Boom di visitatori al Castello Aragonese di Taranto. Nell’anno appena trascorso sono stati 117 mila e negli ultimi 12 anni circa 750 mila. Nell’ultimo anno i tarantini che hanno visitato il Castello sono stati il 25% mentre nel 2008 erano in maggioranza. Sono in aumento i visitatori stranieri con i britannici al primo posto. In aumento anche i visitatori provenienti dai Paesi extraeuropei. Intanto è stato riportato alla luce nel Castello del 1500 composto da 20 mila tessere fittili.
 



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