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Le Regioni minacciano lupo e orso: la perdita di diversità aggrava le sfide globali

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

31
MAG
2018

Il 22 maggio 2018 si è svolta la Giornata Mondiale della Biodiversità. Giornata simbolo per la tutela della diversità biologica, ma diventata “storia a sè” a poche settimane dal suo svolgimento. Diventata “storia” perché due specie simbolo dei nostri boschi, orso e lupo, rischiano di vedere messa a rischio la loro tutela. Le amministrazioni regionali chiedono infatti libertà nella gestione delle due specie. La loro richiesta al Governo è la modifica del DPR sulle specie aliene per ottenere così libertà di deroga alla Direttiva Habitat superando il parere del Ministero ed avendo così mano libera nella gestione delle specie. Il Ministero dell’Ambiente si è dichiarato contrario, mentre il governo ancora non si è espresso. Il tentativo delle Regioni è improprio e contrario allo spirito UE e della Giornata Mondiale della Biodiversità. La Direttiva Habitat è l’unica norma europea che protegge “l’inestimabile capitale collettivo rappresentato dalla biodiversità” come dichiarato dall’attuale Presidente della Repubblica. La Direttiva vuole proteggere le specie e gli habitat più significativi dell’Unione Europea e se davvero esiste un accorato appello comune alla difesa della biodiversità e al rispetto degli ecosistemi , non si comprende il tentativo sconsiderato delle Regioni. Le specie simbolo, il lupo e l’orso, non possono rappresentare un ricatto di poteri locali restii ad attuare misure idonee di prevenzione. Molteplici allevatori ogni giorno dedicano il proprio impegno a cercare di rendere possibile una coabitazione con le specie “aliene”. Impegno sostenuto da molte persone e associazioni nazionali come il WWF che nel corso delle sue campagne si è espresso per la tutela integrale del lupo e dell’orso. La campagna Sos Lupo del WWF ha raccolto e presentato al Ministero dell’Ambiente oltre centonovantamila firme in difesa del lupo. Le Istituzioni ancora una volta tradiscono lo spirito e il sentire popolare, ancora una volta un controsenso. Le Regioni si erano espresse a maggioranza contro gli abbattimenti attraverso impegni espliciti ed ora invece chiedono di poter agire in piena autonomia su un argomento che, insieme alla tutela degli impollinatori e delle api, raccoglie molteplici sensibilità. Sarà fondamentale approvare e favorire una gestione nazionale del Piano d’Azione e Conservazione del lupo senza proteggere interessi politici o propagandistici che conducono all’abbattimento degli animali. Ancora una volta siamo di fronte ad un problema etico in cui prevale il concetto di animali di serie A e animali di serie B, dove non prevalgono coscienze etiche ed etologiche a loro difesa. La tutela della biodiversità rappresenta un impegno comune: ogni “elemento” è importante a ristabilire un equilibrio tra uomo, natura, animali. Il segretario della Convenzione sulla diversità biologica, Cristiana Pasca Palmer, recita: “La perdita di natura aggrava altre sfide globali come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e idrica, la salute pubblica e può portare a conseguenze catastrofiche per l’esistenza umana”. Intervenire, adottando comportamenti responsabili, contribuisce a rendere possibile la tutela e il rispetto della diversità.



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